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Home » Esteri

Salgono a 16 le vittime degli attentati di Barcellona

Immagine di copertina
Credit: Reuters

Tra il 17 e il 18 agosto, due attacchi terroristici hanno colpito la Catalogna, uccidendo anche tre italiani e causando oltre 150 feriti

Uno dei feriti dell’attacco terroristico andato in scena sulle Ramblas di Barcellona il 17 agosto è deceduto,​​ portando a 16 il numero delle vittime degli attentati avvenuti in Catalogna.

La vittima è una donna tedesca di 51 anni, morta il 27 agosto presso l’Ospedale del Mar di Barcellona. La signora, le cui generalità non sono ancora note, era in condizioni critiche.

Secondo le autorità catalane altre 24 persone restano ricoverate negli ospedali della città, di queste cinque versano ancora in condizioni critiche.

Intorno alle ore 17 di giovedì 17 agosto, infatti un furgone Fiat Toledo aveva travolto la folla sulla Rambla di Barcellona dopo aver percorso almeno 530 metri a una velocità media di 80 chilometri orari.

Il mezzo, guidato secondo la polizia catalana da Younes Abouyaaqoub, ha proceduto a zig zag nell’area pedonale della popolare località turistica, entrando all’altezza di Plaça Catalunya e andandosi a schiantare contro un’edicola, più o meno all’altezza del mercato de La Boquerìa.

Dei finora 12 accusati di far parte della cellula che ha operato in Spagna, cinque sono stati già uccisi dalla polizia nella sparatoria di Cambrils, due – tra cui l’imam Abdelbaki Es Satty, ideatore del piano terroristico – sono morti nell’esplosione avvenuta nel covo di Alcanar, durante la preparazione degli ordigni.

 L’attentatore, un marocchino di 22 anni, era stato ucciso il 21 agosto presso il piccolo comune di Subirats, in Catalogna, a 50 chilometri da Barcellona. Quattro persone erano poi state arrestate, di cui due sono già state rilasciate.

Intanto, a dieci giorni dagli attentati, una folla di mezzo milione di persone è scesa in piazza contro il terrorismo. La manifestazione è andata in scena alle 18 del 26 agosto sul Passeig de Gracia, un viale storico del capoluogo della Catalogna.

Il corteo è stato aperto da uno striscione con la scritta “No tinc por” – “io non ho paura” in catalano – portato da 75 rappresentanti dei servizi di emergenza e di sicurezza della Catalogna.

Proprio dietro di loro hanno sfilato le autorità spagnole, tra cui il re Felipe VI e il premier Mariano Rajoy, insieme al presidente catalano Carles Puigdemont e alla sindaca di Barcellona Ada Colau.

Sia il re, sia il primo ministro sono stati fischiati dalla folla che ha anche urlato alcuni slogan indipendentisti. La Catalogna infatti terrà un referendum per l’indipendenza l’1 ottobre 2017.

Il nuotatore che non si è tuffato per omaggiare le vittime di Barcellona

Spagna, morte nel pomeriggio

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