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Home » Esteri

Lucasfilm: nessuna Carrie Fisher digitale per l’Episodio IX di Star Wars

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È stata smentita la notizia secondo cui l'indimenticata principessa Leila morta il mese scorso sarebbe stata ricreata digitalmente

Nei giorni scorsi si era diffusa la notizia secondo cui Carrie Fisher, indimenticata principessa Leila della saga di Guerre Stellari scomparsa il 27 dicembre all’età di 60 anni, sarebbe stata (forse) ricreata digitalmente per comparire ancora nella saga.

Fisher aveva già partecipato all’Episodio VIII, nelle sale cinematografiche a fine anno, e sarebbe dovuta essere anche nell’Episodio IX, che uscirà nel 2019.

Lucasfilm, tuttavia ha categoricamente smentito la notizia: “Lucasfilm non ha alcuna intenzione di ricreare digitalmente la performance di Carrie Fisher” come principessa Leila.

“Era la nostra principessa, il nostro generale e soprattutto nostra amica. Siamo ancora profondamente addolorati per la sua perdita. Abbiamo cara la sua memoria e il suo lascito come principessa Leila e faremo di tutto per onorare tutto ciò che ha dato a Guerre Stellari”.

La pratica di ricreare digitalmente alcuni personaggi è stata già sfruttata, con reazioni diverse da parte del pubblico, per l’ultimo film dell’universo di Star Wars, Rogue One (uscito a fine 2016), in cui Peter Cushing, attore britannico che nel 1977 aveva interpretato il governatore Tarkin, è stato “riportato in vita” sullo schermo nonostante sia deceduto nel 1994.

È stato possibile grazie a un attore di corporatura simile sul quale gli addetti agli effetti speciali hanno “montato” la testa di Cushing, e ne hanno riprodotto la voce in base alle sue interpretazioni del passato.

Non è stato l’unica volta: anche la stessa Carrie Fisher, che all’epoca del primo film aveva 19 anni, è stata ricreata per una brevissima scena nel finale del film, in cui il suo volto è stato riportato al suo aspetto del 1977 aggiungendolo digitalmente al corpo di una controfigura.

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