Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:17
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Libia, il generale Khalifa Haftar è pronto a marciare su Tripoli

Immagine di copertina
Credit: AFP PHOTO / ludovic MARIN

Alcuni analisti sostengono che il maresciallo intenda dare l’assalto alla capitale prima di novembre, quando è prevista una conferenza di pace in Sicilia, organizzata dall’Italia

Durante una riunione tenutasi ieri, giovedì 6 settembre, con una trentina di leader tribali, trasmessa in diretta dall’emittente televisiva libica Al Hadath, il maresciallo Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito Nazionale Libico sostenuto dal parlamento di Tobruk, la cui legittimità non è riconosciuta dalla comunità internazionale, si è detto pronto a marciare su Tripoli, in LibiaLibya news

Si tratta delle prime dichiarazioni del militare, che controlla la gran parte della Cirenaica, dall’inizio degli scontri tra milizie rivali nella capitale libica.

Il generale Haftar ha apertamente rifiutato il progetto di nuova Costituzione che dovrebbe essere ratificato dal parlamento di Tobruk entro il 10 settembre.

In diverse occasioni, il maresciallo libico ha assicurato che l’Esercito Nazionale Libico è pronto a marciare su Tripoli e che la cattura della capitale sarà “rapida”.

A tale scopo, Haftar ha rivelato di essere in contatto diretto con alcune milizie presenti nelle città di Misurata e Zentan.

Durante la diretta, il generale ha annunciato che alcune milizie presenti a Tripoli sarebbero pronte a prendere d’assalto la città. “Gli scontri degli ultimi giorni stanno cambiando la geografia della presenza delle milizie nella capitale”, ha detto il militare. “Non lasceremo cadere Tripoli, lì il popolo libico dovrà vivere in sicurezza”.

Per quanto riguarda la Costituzione, Haftar ha detto che il progetto deve essere posticipato fino a dopo le elezioni e non prima. “Altrimenti, il popolo libico rifiuterà la nuova Costituzione”.

Secondo l’emittente Radio France Internationale, alcuni analisti sostengono che il maresciallo intenda dare l’assalto alla capitale prima di novembre, quando è prevista una conferenza di pace in Sicilia, organizzata dall’Italia.

La Libia è sempre più nel caos. Nella capitale Tripoli gli scontri tra le milizie proseguono da ormai oltre una settimana e il tentativo del premier Fayez al-Sarraj, che proprio per fermare le violenze ha dichiarato lo stato di emergenza, non ha sortito effetto.

Il governo italiano ha specificato che non ci sarà alcun intervento militare in Libia, ma si impegnerà nella pacificazione del paese.

Il 4 settembre è stato raggiunto un accordo per il cessate il fuoco a Tripoli, secondo quanto riferito da fonti delle Nazioni Unite.

Dopo la firma avvenuta martedì sera dell’accordo di cessate il fuoco mediato dalla missione delle Nazioni Unite Unsmil, la situazione risulta calma nella maggior parte dei luoghi degli scontri nel sud della capitale.

Roma vorrebbe prima raggiungere un accordo tra le parti in conflitto in Libia per poi portare il paese alle elezioni il prossimo anno, mentre la Francia spinge per organizzare le consultazioni entro il 10 dicembre.

In nove giorni di combattimenti tra le forze fedeli al governo di Tripoli e la milizia ribelle della Settima brigata si sono registrati almeno 66 morti, tra cui 21 civili, 187 feriti e 12 dispersi, mentre almeno 1.825 famiglie risultano sfollate dalla città dall’inizio degli scontri.

Ieri, la Settima Brigata ha denunciato una violazione del cessate il fuoco, dopo essere stata attaccata da una milizia, conosciuta come al-Daman, in alcuni scontri che hanno causato almeno due feriti.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Aiea: “L'Iran domenica ha chiuso gli impianti nucleari per sicurezza”. Media: “Hamas disposto a rilasciare 20 ostaggi per la tregua”
Esteri / Stati Uniti, Trump: “Il mio processo è un attacco all’America”
Esteri / Iran a Onu invoca il diritto all’autodifesa. Macron: “Risposta sproporzionata. Isolare Teheran e aumentare le sanzioni”. Media: "Israele risponderà all’Iran, ma senza scatenare una guerra regionale"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Aiea: “L'Iran domenica ha chiuso gli impianti nucleari per sicurezza”. Media: “Hamas disposto a rilasciare 20 ostaggi per la tregua”
Esteri / Stati Uniti, Trump: “Il mio processo è un attacco all’America”
Esteri / Iran a Onu invoca il diritto all’autodifesa. Macron: “Risposta sproporzionata. Isolare Teheran e aumentare le sanzioni”. Media: "Israele risponderà all’Iran, ma senza scatenare una guerra regionale"
Esteri / Attacco dell'Iran a Israele: ecco cosa è successo sui cieli del Medio Oriente
Esteri / A Gaza oltre 33.700 morti dal 7 ottobre. Idf colpiscono Hezbollah in Libano. L'Iran: "Non esiteremo a difendere ancora i nostri interessi". La Casa bianca: "Non vogliamo una guerra". L'appello del Papa: "Basta violenza!". Il G7 convocato da Meloni: "Evitare un'ulteriore escalation nella regione". Israele non ha ancora deciso se e quando rispondere all'attacco di Teheran
Esteri / Iran: Pasdaran abbordano una nave "collegata a Israele" | VIDEO
Esteri / L’ex ambasciatore Usa era una spia a servizio di Cuba: “Condannato a 15 anni di carcere”
Esteri / Australia, accoltella i passanti a Sydney: 6 morti. La polizia: "Non è terrorismo"
Esteri / Usa: Biden interrompe il suo viaggio in Delaware e torna a Washington. Israele chiude le scuole
Esteri / Hong Kong: il portoghese Joseph John è il primo europeo incarcerato ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale cinese