Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:39
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Libia, attacco kamikaze al ministero degli Esteri: almeno sei morti, tra cui un diplomatico

Immagine di copertina

Un diplomatico libico, il direttore del dipartimento per le relazioni islamiche Ibrahim al-Shaebi, ha perso la vita in un attacco kamikaze avvenuto, la mattina del 25 dicembre, contro l’edificio del ministro degli Esteri a Tripoli, in Libia. Nel palazzo del ministero avrebbero perso la vita altri due civili.

Tra le vittime si contano anche gli attentatori: uno si sarebbe fatto esplodere e l’altro sarebbe stato ucciso dalle forze di sicurezza. Il terzo, che era disarmato e “indossava solo un giubbotto antiproiettile”, è stato ucciso dalle forze di sicurezza esterne.

Tra le persone che hanno perso la vita, anche Abdulrahman Mazoughi, portavoce delle Brigate rivoluzionarie di Tripoli, una delle milizie più potenti della capitale.

In una dichiarazione, il ministero degli Esteri ha parlato di un “attacco suicida” da parte di “elementi terroristici” e ha elogiato la “professionalità” dei servizi di sicurezza che “hanno limitato il numero delle vittime”.

Si sospetta che l’attacco sia opera di una cellula dell’Isis formata da militanti dell’Africa sub-sahariana, come era già avvenuto per l’attacco condotto a settembre contro la sede dell’ente petrolifero libico (National oil corporation).

La ricostruzione. Un’autobomba è esplosa all’esterno dell’edificio del ministero, situato su Al Shat Road, a un chilometro dall’ambasciata italiana a Tripoli. L’assalto è avvenuto intorno alle 10 (le 9 in Italia).

Secondo quanto riferito dal portavoce delle forze speciali, Tarak al Dawass, un attentatore è entrato nell’edificio dove si è fatto esplodere al secondo piano. Un secondo assalitore è morto nel complesso del ministero dopo l’esplosione di una valigia che stava trasportando. Il terzo, che era disarmato e “indossava solo un giubbotto antiproiettile”, è stato ucciso dalle forze di sicurezza esterne.

Il ministero fa capo al Governo di unità nazionale libico di Fayez al-Serraj, il premier che appena domenica scorsa aveva ricevuto a Tripoli il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Notizia in aggiornamento

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”