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Home » Esteri

Il video dell’uomo che ha aggredito il medico Usa che aveva abusato delle sue figlie

Immagine di copertina
Getty

Larry Nassar è stato nuovamente condannato per violenze sessuali, e dovrà scontare una condanna che complessivamente potrebbe arrivare a 125 anni

Larry Nassar, ex medico della nazionale statunitense di ginnastica artistica, è stato nuovamente condannato per violenze sessuali al termine di un processo al tribunale distrettuale della contea di Eaton, in Michigan, e dovrà quindi scontare minimo altri 40 anni di prigione.

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La condanna, che potrebbe arrivare fino a 125 anni, si aggiunge a quella pronunciata due settimane prima dalla giudice Rosemarie Aquilina nel tribunale distrettuale della contea di Ingham, sempre in Michigan, che lo ha condannato da un minimo di 40 fino a un massimo di 175 anni di reclusione.

Per via di un precedente accordo con l’accusa, Nassar si era dichiarato colpevole di dieci casi di violenza sessuale, sette a Ingham e tre a Eaton, accettando una condanna minima di almeno 25 anni.

A dicembre 2017 un giudice federale l’aveva inoltre già condannato a 60 anni per pedopornografia.

Contando le circa 60 testimonianze di questa settimana, il numero di donne e ragazze che hanno accusato l’ex medico di molestie arriva a 265.

Il processo appena concluso riguarda gli abusi compiuti da Nassar nel centro sportivo Twistars ai danni di tre minorenni tra i dodici e i quindici anni tra il 2009 e il 2011.

Leggi anche: Abusi su bambine, molestie alle atlete spacciate per terapie: tutti gli orrori di Larry Nassar

L’udienza del 2 febbraio è stata però segnata dal raptus di Randall Margraves, padre di alcune testimoni.

Alla fine del racconto di due delle sue tre figlie, Margraves si è letteralmente scagliato contro l’imputato, tentando di aggredirlo in mezzo all’aula.

Subito prima aveva chiesto alla giudice di prendere la parola, esordendo con volgari insulti subito censurati dalla stessa. A quel punto ha chiesto che Nassar venisse condannato a “passare cinque minuti” con lui.

Quando la giudice ha rifiutato, Margraves ha deciso di farsi giustizia da solo. L’imputato è stato protetto dagli agenti, che hanno dovuto buttare a terra l’aggressore e scortarlo fuori dall’aula in manette, mentre questo urlava “lei non sa cosa si provi” alla giudice.

Il padre delle vittime è diventato un idolo su internet, dove una raccolta di fondi lanciata da un fan allo scopo di raccogliere mille dollari ne ha invece raccolti più di 30mila in soli tre giorni.

“Non sono un eroe” ha però dichiarato Margraves in tribunale, scusandosi per il suo comportamento. “Le eroine sono le mie figlie e tutte le altre sopravvissute a queste atrocità”.

La giudice Janice Cunningham, che come la sua omologa del tribunale di Ingham ha voluto dedicare qualche parola ad ogni vittima dopo le testimonianze, ha deciso date le circostanze di non punire l’uomo, a cui ha rivolto un acceso rimprovero.

Leggi anche: L’eroico discorso della giudice che ha condannato Larry Nassar

Nel frattempo tutti i membri del consiglio di amministrazione della USA Gymnastic, accusata di aver coperto gli abusi da circa 140 vittime, hanno dato le dimissioni dietro le pressioni del comitato olimpico internazionale.

 

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