Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:27
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Coca-Cola ferma la produzione in Venezuela

Immagine di copertina

La scarsità di una delle materie prime della Coca-Cola, lo zucchero, ha costretto la multinazionale americana a interrompere la produzione della famosa bevanda

La Coca-Cola ha reso noto di aver fermato la produzione della sua famosa bibita in Venezuela a causa della scarsità di una delle sue materie prime, lo zucchero.

Una portavoce della società statunitense, Kerry Tressler, ha affermato che le bevande senza zucchero come la Coca-Cola Light continueranno a essere prodotte. Ha anche aggiunto che la Coca-Cola “sta cercando di risolvere velocemente la situazione insieme ai fornitori, alle autorità venezuelane e ai soci”.

La produzione di zucchero del paese sudamericano è crollata a causa degli ormai elevatissimi costi di produzione e della mancanza di disponibilità di fertilizzanti. Si stima che il Venezuela produrrà 430mila tonnellate di zucchero nei prossimi 12 mesi, rispetto alle 450mila dell’anno passato. Inoltre, secondo il dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, importerà 850mila tonnellate di zucchero grezzo e raffinato.

Il Venezuela vive un periodo di forte crisi economica. In passato, l’esportazione del petrolio, di cui il paese è ricco, permetteva al governo di distribuire sussidi alimentari a tutta la popolazione. Il crollo del prezzo del greggio ha causato una contrazione delle rendite e quindi dei sussidi.

La situazione generale dell’economia venezuelana si ripercuote sulla popolazione. I cittadini devono fare ore di fila per riuscire a comprare i generi alimentari di base. Un sondaggio condotto da alcuni istituti universitari ha rivelato che l’87 per cento degli intervistati riceve uno stipendio insufficiente a coprire il fabbisogno alimentare della propria famiglia.

La forte inflazione, arrivata all’800 per cento secondo il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, la crisi energetica e la mancanza di sicurezza sono gli altri fattori principali che contribuiscono all’instabilità economica del paese. Altre multinazionali, fra le quali Ford, Procter & Gamble e Halliburton, hanno rallentato la produzione o fermato i propri investimenti nel paese sudamericano.

— LEGGI ANCHE: I FRIGORIFERI VUOTI PER LA CRISI ENERGETICA IN VENEZUELA

LA TERRIBILE CRISI ECONOMICA DEL VENEZUELA
Ti potrebbe interessare
Esteri / "Il 7 ottobre
le truppe di Israele
spararono
anche contro i civili sequestrati da Hamas"
Esteri / Gaza: 40.988 morti dal 7 ottobre. Libano: ancora scambi di colpi tra Israele e Hezbollah
Esteri / Benvenuti a Vienna: la metropoli del futuro
Ti potrebbe interessare
Esteri / "Il 7 ottobre
le truppe di Israele
spararono
anche contro i civili sequestrati da Hamas"
Esteri / Gaza: 40.988 morti dal 7 ottobre. Libano: ancora scambi di colpi tra Israele e Hezbollah
Esteri / Benvenuti a Vienna: la metropoli del futuro
Esteri / Reportage TPI – La guerra sotto l’ombrellone: così gli ucraini sfidano le bombe sulle spiagge di Odessa
Esteri / Il piano di pace delle Lobby per l’Ucraina: ecco cosa prevede (e cosa c’è dietro) la proposta attribuita a Donald Trump
Esteri / I 47 secondi che salvarono la carriera politica di Kamala Harris
Esteri / La famiglia secondo JD Vance: ecco come la pensa il vice di Trump sulla genitorialità e come può influenzare le presidenziali Usa
Esteri / Così Israele finanzia i coloni violenti nei Territori palestinesi occupati
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "17 morti nei raid di Israele". Cisgiordania: uccise attivista Usa e 13enne palestinese. Idf prepara "mosse offensive" contro Hezbollah"
Esteri / Andrii Sybiha è stato nominato nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina: ecco chi è