Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La canzone del governo americano per spaventare gli immigrati

Immagine di copertina

La Bestia è una canzone popolare creata appositamente per scoraggiare i migranti provenienti dall’America Centrale verso gli USA

Può una canzone diventare un buon deterrente contro l’immigrazione clandestina negli Stati Uniti? Se il brano in questione viene direttamente promosso dal Dipartimento della Sicurezza Interna americano, la risposta è sì.

Nell’ambito di una campagna pubblicitaria per sensibilizzare gli stranieri sui pericoli dei viaggi illegali, lo U.S. Customs and Border Protection (CBP) ha prodotto diverse canzoni sul tema, meglio conosciute come migra corridos. Sono storie di morte, di forte impatto emotivo sui rischi e i casi di violenza che si possono incontrare lungo il tragitto verso gli Stati Uniti.

Tra queste, la più popolare è “La Bestia”, prodotta da Rodolfo Hernandez, volto noto dietro a queste canzoni e originario del Messico. Il racconto è incentrato sul famoso treno che dal sud del Messico termina il suo tragitto al confine americano. Rapimenti, furti e omicidi sono solo alcuni degli aspetti che hanno ribattezzato questo convoglio come il titolo del brano.

La canzone, creata appositamente per il mercato musicale dell’America Centrale, è diventata una hit. Ventuno radio tra Honduras, El Salvador e Guatemala trasmettono a ritmi regolari il pezzo. Le sonorità cumbia attirano gli ascoltatori che, quasi ogni giorno, chiamano i loro programmi preferiti per poter ascoltare “La Bestia”.

Il trucco di un tale successo è semplice. Nessuna sponsorizzazione governativa è stata segnalata, pertanto la canzone risulta essere una delle tante del programma giornaliero delle radio e non il “brano degli americani”. In un articolo del 2009 di Associated Press, la portavoce di U.S. Border Patrol Wendi Lee aveva affermato come in quattro anni il numero di morti al confine fosse sceso da 492 a 380, anche grazie alle migra corridos.

La musica, tuttavia, non è la sola protagonista. Spot televisivi e poster contro l’immigrazione clandestina sono già stati prodotti. In un video di sessanta secondi, viene raccontata la storia di un ragazzo che, dopo aver scritto una lettera a suo zio per informarlo della decisione di attraversare il confine, saluta la madre e si mette in cammino. La scena dopo lo riprende senza vita nel deserto di Sonora.

L’utilizzo della musica in radio per intimorire potenziali clandestini ha un doppio vantaggio per il governo americano. Non solo, infatti, è un mezzo di comunicazione fruibile a tutti, ma evita anche di colpevolizzare direttamente le persone interessate in questa scelta di vita. «Le canzoni non accusano nessuno di fare qualcosa di sbagliato, non ci sono né eroi né colpevoli in questi brani. Fanno solo sapere alla gente che le loro vite sono in pericolo», afferma Carlo Nicolau, il compositore de “La Bestia”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti