Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La canzone del governo americano per spaventare gli immigrati

Immagine di copertina

La Bestia è una canzone popolare creata appositamente per scoraggiare i migranti provenienti dall’America Centrale verso gli USA

Può una canzone diventare un buon deterrente contro l’immigrazione clandestina negli Stati Uniti? Se il brano in questione viene direttamente promosso dal Dipartimento della Sicurezza Interna americano, la risposta è sì.

Nell’ambito di una campagna pubblicitaria per sensibilizzare gli stranieri sui pericoli dei viaggi illegali, lo U.S. Customs and Border Protection (CBP) ha prodotto diverse canzoni sul tema, meglio conosciute come migra corridos. Sono storie di morte, di forte impatto emotivo sui rischi e i casi di violenza che si possono incontrare lungo il tragitto verso gli Stati Uniti.

Tra queste, la più popolare è “La Bestia”, prodotta da Rodolfo Hernandez, volto noto dietro a queste canzoni e originario del Messico. Il racconto è incentrato sul famoso treno che dal sud del Messico termina il suo tragitto al confine americano. Rapimenti, furti e omicidi sono solo alcuni degli aspetti che hanno ribattezzato questo convoglio come il titolo del brano.

La canzone, creata appositamente per il mercato musicale dell’America Centrale, è diventata una hit. Ventuno radio tra Honduras, El Salvador e Guatemala trasmettono a ritmi regolari il pezzo. Le sonorità cumbia attirano gli ascoltatori che, quasi ogni giorno, chiamano i loro programmi preferiti per poter ascoltare “La Bestia”.

Il trucco di un tale successo è semplice. Nessuna sponsorizzazione governativa è stata segnalata, pertanto la canzone risulta essere una delle tante del programma giornaliero delle radio e non il “brano degli americani”. In un articolo del 2009 di Associated Press, la portavoce di U.S. Border Patrol Wendi Lee aveva affermato come in quattro anni il numero di morti al confine fosse sceso da 492 a 380, anche grazie alle migra corridos.

La musica, tuttavia, non è la sola protagonista. Spot televisivi e poster contro l’immigrazione clandestina sono già stati prodotti. In un video di sessanta secondi, viene raccontata la storia di un ragazzo che, dopo aver scritto una lettera a suo zio per informarlo della decisione di attraversare il confine, saluta la madre e si mette in cammino. La scena dopo lo riprende senza vita nel deserto di Sonora.

L’utilizzo della musica in radio per intimorire potenziali clandestini ha un doppio vantaggio per il governo americano. Non solo, infatti, è un mezzo di comunicazione fruibile a tutti, ma evita anche di colpevolizzare direttamente le persone interessate in questa scelta di vita. «Le canzoni non accusano nessuno di fare qualcosa di sbagliato, non ci sono né eroi né colpevoli in questi brani. Fanno solo sapere alla gente che le loro vite sono in pericolo», afferma Carlo Nicolau, il compositore de “La Bestia”.

Ti potrebbe interessare
Economia / Ottanta Paesi raggiungono un accordo “storico” sull’e-commerce al WTO ma gli Usa non ci stanno
Esteri / L’Internazionale dei Rifugiati alla carica delle Olimpiadi di Parigi 2024
Esteri / Elon Musk: “Mio figlio ucciso dalla cultura Woke”. Lei risponde: “Padre narcisista e assente
Ti potrebbe interessare
Economia / Ottanta Paesi raggiungono un accordo “storico” sull’e-commerce al WTO ma gli Usa non ci stanno
Esteri / L’Internazionale dei Rifugiati alla carica delle Olimpiadi di Parigi 2024
Esteri / Elon Musk: “Mio figlio ucciso dalla cultura Woke”. Lei risponde: “Padre narcisista e assente
Esteri / Parigi 2024: l’app di incontri gay Grindr bloccata al Villaggio Olimpico. Ecco perché
Esteri / L’Ue trasferisce all’Ucraina i primi proventi dei beni congelati alla Russia: 1,5 mld euro per la difesa di Kiev
Esteri / Barack e Michelle Obama appoggiano la candidatura di Kamala Harris alla Casa bianca
Esteri / Kamala Harris riceve Netanyahu: “Israele ha il diritto di difendersi ma non resterò in silenzio sulla sofferenza di Gaza”
Esteri / Francia, attacchi coordinati sulla rete ferroviaria a poche ore dalle Olimpiadi: treni nel caos
Esteri / La resa: ecco cosa può succedere ora negli Stati Uniti dopo la rinuncia di Joe Biden
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti nei raid dell'Idf”. Jihad Islamica spara razzi verso Israele: nessun ferito