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Kim Jong-un avrebbe fatto fucilare un suo ministro per essersi addormentato in parlamento

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La notizia, riferita da fonti sudcoreane, non è stata confermata né smentita da Pyongyang. Se fosse vero sarebbe solo l'ultima di una serie di purghe volute dal leader

Fonti governative sudcoreane hanno riferito che il leader nordcoreano Kim Jong-un il mese scorso ha condannato a morte un alto funzionario statale, il ministro dell’Istruzione Kim Yong-jin, che ricopriva inoltre la carica di vice premier, con l’accusa di “mancato rispetto” e tradimento. 

Da quando è giunto al potere, Kim Jong-un, ha già epurato funzionari sospettati di slealtà. 

Secondo alcuni media, il ministro sarebbe stato giustiziato perché addormentatosi durante un’audizione in parlamento, alla presenza del dittatore nordcoreano.

Nel mese di febbraio, era stata diffusa la notizia che un altro ufficiale militare della Corea del Nord, Ri Yong-gil, era stato ucciso, ma pochi mesi dopo, a maggio, l’uomo è stato visto al Congresso del partito dei lavoratori. Ciò evidenzia quanto sia difficile e spinoso avere delle informazioni attendibili e veritiere circa quello che succede nel regime di Pyongyang. 

Il ministero sudcoreano per l’Unificazione, il dipartimento governativo che gestisce i rapporti con la Corea del Nord è, insieme con l’agenzia di spionaggio, la fonte primaria di informazioni su Pyongyang, ma non sempre attendibili.

Il ministero per l’Unificazione ha anche riferito che un altro ministro, il responsabile dei rapporti di intelligence, Kim Yong-chol, era stato inviato per un mese di rieducazione insieme a un altro ufficiale, Choi Hwi, a luglio scorso.

L’ultima esecuzione sulla quale Pyongyang ha rilasciato informazioni ufficiali è l’epurazione del famigerato zio di Kim Jong-un, Chang Song-Thaek, nel 2013.

La conferma più forte di un’esecuzione di solito è data dal fatto che un funzionario semplicemente scompare dalla vita pubblica del paese. Se Kim Yong-jin non è stato effettivamente ucciso, potrebbe comparire nel prossimo evento pubblico di regime.

Se invece verrà confermata l’esecuzione di Kim, sarebbe solo l’ultimo di una serie di purghe ed esecuzioni di alti ufficiali volute da Kim Jong-un, da quando è salito al potere nel 2011.

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