Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:29
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La cantante ucraina Jamala vince l’Eurovision

Immagine di copertina

Ha trionfato con un brano anti-Cremlino che racconta la deportazione dei Tatari in Crimea. Battuto il concorrente russo inizialmente favorito

Con il suo brano 1944, apertamente critico nei confronti della politica di Mosca, la cantante ucraina Jamala si è aggiudicata sabato 14 maggio il primo posto nella 61esima edizione dell’Eurovision song contest, il più celebre concorso musicale a livello europeo.

La 32enne Jamala, il cui vero nome è Susanna Jamalaadinova, dal palco dell’Ericsson Globe di Stoccolma, in Svezia, ha avuto la meglio sugli altri due concorrenti finalisti – un’australiana e un russo – con 544 punti, assegnati in parte in base ai voti delle giurie nazionali, in parte in base al televoto del pubblico. 

La canzone di Jamala parla della deportazione dei Tatari dalla Crimea compiuta dall’Unione Sovietica di Stalin, e non a caso si intitola appunto 1944, ossia l’anno in cui 250mila persone di questo gruppo etnico, accusati di collaborare con la Germania nazista, vennero deportati dalla Crimea all’Uzbekistan. Qui molti morirono di fame e malattie. 

In particolare, in alcuni versi del brano musicale, Jamala fa riferimento specifico all’esperienza vissuta dalla bisnonna materna, la quale apparteneva al gruppo etnico perseguitato e deportato. Per questi continui riferimenti, il testo della canzone è stato giudicato critico verso la Russia. Nonostante ciò, la vittoria di Jamala è arrivata a sorpresa, sorpassando di gran lunga il suo avversario favorito, il russo Sergej Lazarev, la cui canzone ricordava quella che vinse l’edizione passata del concorso. 

(Qui sotto l’esibizione di Jamala che si è aggiudicata la vittoria all’Eurovision con la canzone “1944”)

Jamala ha 32 anni ed è nata a Os, nell’attuale Kirghizistan, ma la sua famiglia decise di trasferirsi nuovamente in Crimea, la loro città d’origine. Terminati gli studi musicali presso l’Accademia musicale nazionale di Kiev, con una formazione lirica, Jamala ha poi optato per una carriera nella musica popolare ottenendo successi in diversi concorsi musicali.

Nel 2009 la giovane cantante fu premiata al concorso russo “New Wave”, mentre negli ultimi anni si è esibita spesso nei programmi televisivi dell’Ucraina. Nel 2011 provò a partecipare all’Eurovision, ma fu costretta a ritirarsi dopo una polemica sul conteggio dei voti. 

(Qui sotto la vincitrice Jamala esulta con in mano il premio: Credit: Reuters)


Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”