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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Nuovo attacco Houthi nel mar Rosso: abbattuti 21 droni e missili. Crosetto: “Non vorrei una nuova guerra”. Rsf, 2 giornalisti arrestati da Israele hanno subito torture | DIRETTA

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Delegazione di Israele torna al Cairo per colloqui su ostaggi. Blinken, servono misure concrete per Stato palestinese

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 10 gennaio

I bombardamenti sulla striscia di Gaza continuano senza sosta, nonostante l’annuncio di una nuova fase dell’operazione militare israeliana. Nelle ultime ore sono state colpite Khan Yunis e Rafah, nel sud della striscia, e altre aree nella parte centrale dell’enclave palestinese, dove 1,9 milioni di persone (quasi l’85 percento della popolazione) sono sfollate. Ieri è arrivato in Israele il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che dopo il suo incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito il sostegno di Washington al suo alleato, criticando però il bilancio delle vittime “troppo alto” nella striscia.

Il capo della diplomazia statunitense, al suo quarto viaggio in Medio oriente dal 7 ottobre,  oggi ha incontrato il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmud Abbas, mentre rimane alta la tensione a livello regionale. Ieri il gruppo libanese Hezbollah ha attaccato con due droni il quartier generale del Comando Nord dell’esercito israeliano, in risposta ai raid che hanno ucciso Wissam Tawil, uno dei leader militari di Hezbollah, e Saleh al-Arouri, dirigente di Hamas. L’Idf, a sua volta, ha rivendicato l’uccisione di Ali Hussein Burji, comandante delle forze aeree di Hezbollah nel sud del Libano. Il movimento sciita ha ammesso che quattro suoi membri sono stati uccisi ieri, ma ha negato che tra di essi ci fosse un suo comandante. Dal 7 ottobre, almeno 23.357 persone sono state uccise negli attacchi israeliani sulla striscia di Gaza e più di 59.410 sono rimaste ferite. Il bilancio dell’attacco del 7 ottobre è di 1.139 vittime israeliane. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, mercoledì 10 gennaio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.

DIRETTA

Ore 16.30 – Oms annulla un’altra missione di aiuti a Gaza “per motivi di sicurezza” – L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha annullato “per motivi di sicurezza” un’altra missione di aiuti medici prevista a Gaza. Secondo il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si tratta della sesta missione cancellata dall’agenzia Onu nel nord di Gaza dall’ultima avvenuta il 26 dicembre.

Ore 15.30 – Deir el-Balah, bombardamento vicino ospedale: 40 persone morte e ferite – Le forze israeliane hanno bombardato un edificio residenziale accanto all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nella parte centrale della striscia di Gaza, un’area che l’esercito israeliano aveva in precedenza definito “sicura”. Lo hanno dichiarato le autorità di Gaza, secondo quanto riporta al-Jazeera. L’attacco ha provocato più di 40 tra morti e feriti “il che”, sottolinea una nota, “conferma che non esiste alcun posto sicuro nella striscia di Gaza come sostiene l’occupazione israeliana”. “Condanniamo con la massima fermezza i massacri e i crimini dell’occupazione contro il nostro popolo palestinese e chiediamo al mondo intero di fermare la guerra genocida condotta contro i civili”, ha dichiarato l’amministrazione di Gaza.

Ore 15.00 – Rsf, due giornalisti arrestati da Israele a Gaza hanno subito torture e trattamenti inumani – Due giornalisti palestinesi arrestati dalle truppe israeliane a Gaza hanno subito torture e trattamenti crudeli, inumani o degradanti. La denuncia arriva da Reporters sans frontières (Rsf), riferendosi a Diaa al-Kahlout, corrispondente del portale con sede a Londra Al-Araby Al-Jadeed arrestato il 7 dicembre scorso e rilasciato il 9 gennaio 2024, e Said Kilani, collaboratore indipendente di Associated Press e Agence France Presse detenuto il 13 dicembre scorso per 14 ore in una base militare nel nord di Gaza. Kahlout era stato identificato da parenti e amici in un video diffuso il 7 dicembre da un soldato dell’esercito israeliano nella Striscia: nel filmato il giornalista appariva in ginocchio, in strada, in mezzo a un gruppo di detenuti seminudi dopo essere stato arrestato poco prima nella sua casa di Beit Lahia, poi bruciata dalle truppe di Israele. Il cronista è stato detenuto in una base militare israeliana vicino a Karam Abu Salem, al confine meridionale con l’Egitto, e secondo fonti di Rsf è stato vittima di torture. Il fotoreporter indipendente Said Kilani invece è stato arrestato il 13 dicembre insieme a un’équipe medica mentre seguiva gli scontri durante l’avanzata delle forze israeliane verso l’ospedale Kamal Adwan. Detenuto per 14 ore in una base militare nel nord di Gaza, Kilani ha raccontato a Rsf: “Siamo stati denudati, insultati, umiliati. I soldati israeliani ci hanno preso tutto”. Una volta rilasciato, il reporter ha ritrovato sua moglie e i suoi figli, anche loro arrestati e poi rilasciati. La loro casa intanto era stata data alle fiamme e la sua attrezzatura professionale distrutta. Cinque giorno dopo il rilascio, il figlio sedicenne è stato ucciso davanti ai suoi occhi da un cecchino israeliano.

Ore 14.00 – Delegazione di Israele torna al Cairo per colloqui su ostaggi – Una delegazione israeliana è tornata al Cairo per nuovi colloqui con l’Egitto su un possibile scambio degli ostaggi presi da Hamas con i detenuti palestinesi in Israele. Lo ha riferito un funzionario egiziano, citato dalla stampa israeliana. Nella capitale egiziana è atteso domani anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

Ore 13.30 – Yemen, huthi confermano attacco contro nave Usa – Yahya Saree, portavoce delle forze huthi dello Yemen, ha dichiarato che il gruppo ha colpito una nave americana nel Mar Rosso. “Le forze navali e missilistiche delle forze armate yemenite hanno effettuato un’operazione militare congiunta con un gran numero di missili balistici e navali e droni, prendendo di mira una nave americana che forniva supporto all’entità sionista”, ha detto Saree, descrivendo l’operazione comeuna risposta all’“attacco doloso” di domenica scorsa da parte delle forze statunitensi. “Le forze armate yemenite continuano a impedire alle navi israeliane o a quelle dirette ai porti della Palestina occupata di navigare nel Mar Arabo e nel Mar Rosso finché l’aggressione non cesserà e l’assedio sui nostri fedeli fratelli nella Striscia di Gaza non sarà interrotto”, ha aggiunto.

Ore 13.10 – Blinken, servono misure concrete per Stato palestinese – “Gli Stati Uniti sostengono misure concrete per la creazione di uno Stato palestinese”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken durante un incontro con il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah. Secondo Blinken, “tutte le tasse palestinesi riscosse da Israele devono essere sistematicamente trasferite all’Autorità Palestinese, in conformità con gli accordi passati”, mentre Israele blocca questi fondi, causando difficoltà finanziarie all’Autorità Palestinese.

Ore 12.50 – Abbas: “Gaza parte inseparabile dello Stato palestinese” – Gaza “è parte inseparabile dello Stato palestinese e non consentiremo alcun tentativo di sradicare il nostro popolo dalla Cisgiordania, da Gerusalemme e dalla Striscia”. Lo ha ribadito il presidente palestinese Mahmud Abbas, noto come Abu Mazen, nell’incontro a Ramallah con il segretario di stato americano Antony Blinken. Abbas ha sottolineato “la necessità che siano scongelati i fondi delle tasse perché la loro trattenuta è contraria agli accordi con Israele e alla legge internazionale”. Inoltre, ha ribadito l’urgenza di portare “aiuto umanitario a Gaza” e di porre fine alla “guerra di sterminio” contro il popolo palestinese nella Striscia.

Ore 12.45 – Blinken, tappa a sorpresa in Bahrein – Il segretario di Stato americano Antony Blinken andrà in Bahrein come tappa a sorpresa del tour in Medio Oriente. Lo rende noto un funzionario Usa.

Ore 12.35 – Gaza, il bilancio delle vittime sale a 23.357 – Secondo le autorità sanitarie della striscia di Gaza, dal 7 ottobre 23.357 palestinesi hanno perso la vita nei bombardamenti israeliani, mentre 59.410 sono rimasti feriti. Nelle ultime 24 ore, sono stati uccisi 147 palestinesi e sono rimasti 243 feriti. Circa 8.000 persone risultano disperse ma non vengono conteggiate nel bilancio ufficiale delle vittime.

Ore 12.20 – Euro-Med Monitor: “Israele bombarda ultimi generatori della centrale di Gaza” – L’ong Euro-Med Monitor ha dichiarato che Israele ha bombardato gli ultimi impianti rimasti nella centrale elettrica di Gaza. “Con questo, Israele ha distrutto tutti gli aspetti e gli elementi essenziali della vita a Gaza”, ha detto il presidente dell’ong Ramy Abdul, citando la distruzione di “stazioni idriche, strade, ospedali, università” della maggior parte delle scuole e dell’unico mulino presente nella striscia.

Ore 12.00 – Mar Rosso, Crosetto: “Non vorrei una nuova guerra. Missione richiede via libera del parlamento” – Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha affermato che gli attacchi dallo Yemen alle navi nel Mar Rosso devono essere fermati senza innescare una nuova guerra. “È un problema enorme, è una conseguenza di altri conflitti. Non vorrei aprire un terzo fronte di guerra in questo momento”, ha detto a Reuters facendo riferimento agli attuali conflitti in Ucraina e Gaza.

Riguardo la missione internazionale per proteggere le navi civili, a cui l’Italia deve ancora aderire, Crosetto ha risposto così: “C’è una cosa chiamata costituzione, e ci sono leggi per le quali una nuova missione internazionale necessita dell’approvazione parlamentare, necessita di finanziamenti separati”. “Se decidiamo di farlo, sarà una decisione che passerà attraverso una riunione di gabinetto, arriverà in parlamento e sarà votata”, ha aggiunto.

Ore 11.40 – Israele, vicepresidente Knesset: “A Gaza non ci sono innocenti” – Nissim Vaturi, uno dei vicepresidenti del parlamento israeliano è tornato a chiedere di far “bruciare” Gaza perché “non ci sono innocenti”. “È meglio bruciare gli edifici piuttosto che avere soldati che si facciano del male. Non ci sono innocenti lì”, ha detto Vaturi, membro del Likud di Benkamin Netanyahu, all’emittente radiofonica Hakol Baramah. A novembre aveva detto che Israele “non doveva fare altro che bruciare Gaza” e che “dobbiamo schiacciare Gaza, Gaza è Hamas”. Nell’intervista di oggi, secondo quanto riporta il Times of Israel, ha difeso le sue posizioni. Riguardo i palestinesi ancora nel nord di Gaza dopo l’ordine di evacuazione da parte dell’esercito israeliano, ha detto: “Sono centomila. Non ho pietà per coloro che sono ancora lì. Dobbiamo eliminarli”.

Ore 11.00 – Cina: Israele fermi “punizione collettiva” a Gaza – Il ministero degli Esteri cinese ha chiesto un immediato cessate il fuoco a Gaza e ha chiesto a Israele di porre fine alle “punizioni collettive” contro i civili. Pechino ha inoltre esortato le “parti in conflitto” a Gaza ad attuare le risoluzioni del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Ore 10.40 – Blinken incontra Abbas a Ramallah – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato il presidente dell’Autorità palestinese Mahmud Abbas a Ramallah, in Cisgiordania. Secondo la Giordania, Abbas discuterà successivamente una proposta “per un cessate il fuoco immediato” nei colloqui con il re giordano Abdullah II e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che si terranno nella città portuale di Aqaba sul Mar Rosso.

Ore 10.10 – Israele: “Colpiti obiettivi nel sud del Libano” – L’esercito israeliano ha affermato di aver nuovamente colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. “Poco fa, un aereo da caccia dell’Idf ha colpito un’infrastruttura terroristica e un complesso militare nella zona di Labbouneh, nel sud del Libano. Inoltre, nella notte un aereo da caccia dell’Idf ha colpito un centro di comando militare nella zona di Kfarchouba”, ha detto su Telegram, ribadendo che l’Idf “continuerà a difendere i suoi confini da qualsiasi minaccia”.

Ore 9.35 – Israele, convocato gabinetto di guerra: si discuterà dei piani per la Striscia – Secondo quanto riporta la stampa israeliana, stasera alle 18 ora italiana  si riunirà il gabinetto di guerra di Benjamin Netanyahu per discutere i piani israeliani per la Striscia di Gaza una volta finita la guerra.

Ore 9.00 – Raid a Rafah, uccisi 15 palestinesi – Quindici palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi in un bombardamento israeliano che ha colpito una casa a Tall as-Sultan, nei pressi di Rafah, a sud della striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. “Siamo stati bombardati stasera mentre eravamo in una casa piena di sfollati”, ha detto all’emittente Harb Nofal. “Ci sono quattro donne tra le persone uccise. Qual era la loro colpa? Qual è stata la colpa dei bambini?”

Ore 8.30 – Israele, 186 soldati uccisi a Gaza – Israele ha annunciato la morte di un altro soldato, ucciso in battaglia nel centro di Gaza. Secondo quanto dichiarato dal portavoce militare, si tratta del riservista Elkana Newlander (24 anni). Il bilancio dall’inizio dell’operazione di terra nella Striscia è ora di 186 soldati uccisi in combattimento.

Ore 8.00 – Usa, abbattuti 18 droni e 3 missili huthi lanciati verso Mar Rosso – Forze americane e britanniche hanno abbattuto 18 droni e tre missili lanciati dal gruppo yemenita filo-iraniano huthi verso le rotte marittime internazionali nel Mar Rosso. Lo ha riferito il Comando Centrale Usa (Centcom), precisando che non sono stati segnalati feriti o danni. Washington a dicembre ha istituito una task force navale internazionale per proteggere dagli attacchi huthi le navi commerciali nel Mar Rosso, una rotta di transito su cui viaggia fino al 12% del commercio globale. Gli huthi hanno lanciato 26 attacchi nel Mar Rosso dal 19 novembre, il giorno in cui hanno sequestrato la nave cargo Galaxy Liner come risposta all’offensiva di Israele su Gaza.

Ore 7.30 – Hezbollah smentisce la morte di uno dei suoi comandanti – Hezbollah smentisce Israele: “Il portavoce militare sionista afferma che è stato ucciso il presunto comandante delle nostre forze aeree ma è falso”, si legge in un comunicato del gruppo libanese pubblicato da al Jazeera. Il comandante “è vivo e non ha mai subito un attentato”.

Ore 7.00 – Israele conferma l’uccisione di un capo militare di Hezbollah – Israele ha confermato l’uccisione di Ali Hussein Burji, uno dei comandanti di Hezbollah. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce dell’Idf Daniel Hagari. “Oggi nel nord abbiamo eliminato il comandante delle forze aeree di Hezbollah nel sud del Libano”, ha dichiarato. Secondo il portavoce, Burji ha effettuato “decine di operazioni utilizzando droni contro Israele”, compreso l’attacco di ieri al quartier generale del Comando Nord a Safed, colpito da due droni carichi di esplosivo.

Ore 6.30 – Blinken: “Il bilancio delle vittime civili a Gaza è troppo alto” – Il bilancio della guerra di Gaza sui civili, in particolare sui bambini, è “troppo alto”. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa in Israele. È necessario che “più cibo, acqua e medicine” arrivino a Gaza e arrivino alle persone che ne hanno bisogno, ha aggiunto Blinken, sottolineando che Israele deve fare tutto il possibile per consentire agli aiuti di spostarsi in modo sicuro in tutta Gaza.

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