Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Israele è disposto ad accogliere i civili feriti di Aleppo

Immagine di copertina

Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato ai giornalisti di voler offrire cure mediche ai civili siriani, soprattutto quelli evacuati da Aleppo est

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì 20 dicembre 2016 che Israele sta considerando la possibilità di accogliere nel paese i feriti provenienti dalla città di Aleppo, in Siria, per essere curati negli ospedali israeliani.

Negli ultimi tre anni, diverse persone rimaste ferite nel corso del conflitto in Siria sono stati trasportati in territorio israeliano per le cure mediche attraverso le alture del Golan, territorio siriano tre quarti del quale sono occupati da Israele sin dal 1967. Tel Aviv e Damasco sono formalmente in stato di guerra da decenni.

“Siamo pronti ad accogliere donne e bambini feriti, e anche uomini che non siano combattenti, a portarli in Israele e fornire loro le cure di cui necessitano nei nostri ospedali, come abbiamo già fatto per migliaia di civili siriani”, ha dichiarato Netanyahu ai giornalisti.

“Ho chiesto al ministro degli Esteri di cercare il modo di espandere la nostra assistenza medica alle vittime della tragedia siriana, e in particolare ad Aleppo”.

Secondo le autorità turche, l’operazione per evacuare Aleppo est ha portato fuori dall’enclave ribelle circa 37.500 persone, che sono trasportate verso i territori controllati dall’opposizione.

Il Comitato internazionale della Croce rossa, tuttavia, parla di sole 25mila persone da quando sono cominciate le operazioni di trasferimento giovedì 15 dicembre, dopo che Damasco e i suoi alleati hanno ottenuto la vittoria sui ribelli della parte orientale della città settentrionale siriana, il 13 dicembre.

Gli attivisti rimasti sul posto denunciano che ancora tantissimi civili aspettano di essere evacuati in condizioni difficili a causa del freddo e della mancanza di beni di prima necessità.

L’evacuazione di civili e ribelli da Aleppo est fa parte di un accordo di tregua che punta a mettere fine ai combattimenti nella città, una volta fiorente e popoloso centro commerciale, e a evacuare anche due villaggi sciiti in mano al governo ma assediate dai ribelli.

— LEGGI ANCHE: Tutte le tappe del conflitto siriano dal 2011 a oggi

**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”