Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’iracheno arrestato per le esplosioni di Dortmund è un membro dell’Isis

Immagine di copertina

Ad affermarlo è il pubblico ministero tedesco che, però, aggiunge che non ci sono prove della sua partecipazione all'attacco all'autobus del Borussia

I pubblici ministeri tedeschi hanno emesso un mandato d’arresto contro un 26enne iracheno che è stato fermato in connessione con le esplosioni che hanno coinvolto l’autobus della squadra di calcio del Borussia Dortmund prima dell’incontro di quarti di finale di Champions League contro il Monaco.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

I giudici tedeschi ritengono che l’uomo arrestato il 12 aprile sia un membro del sedicente Stato Islamico.

L’ufficio del pubblico ministero ha dichiarato che non ci sono prove che l’uomo, Abdul Beset, arrivato in Germania passando per la Turchia nel 2016, abbia preso parte all’esecuzione dell’attacco a Dortmund.

Un giudice deciderà se approvare il mandato d’arresto che permetterebbe di trattenere l’uomo per più di 24 ore.

“Le indagini finora non mostrano prove che il sospetto abbia preso parte all’attacco”, ha dichiarato il pubblico ministero, aggiungendo che l’uomo era un membro della “organizzazione terroristica straniera” dell’Isis in Iraq, dove guidava un commando di 10 unità coinvolto in casi di rapimenti e uccisioni.

Anche la seconda persona finita nel mirino degli investigatori per l’attacco contro l’autobus del Borussia Dortmund non è più sospettata di essere coinvolta nelle esplosioni. “Il sospetto non è stato comprovato”, ha spiegato una portavoce della procura federale tedesca. Non ci sono indizi di un suo coinvolgimento nel fatto. 

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”