Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:01
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’esercito online del governo cinese che scrive 480 milioni di post all’anno sui social

Immagine di copertina

Uno studio dell'università di Harvard sostiene che il governo cinese diffonda ogni anno milioni di post sulla rete per distrarre i cittadini dalle critiche contro Pechino

Un recente studio (pdf) dell’università statunitense di Harvard sostiene che il governo cinese abbia sviluppato una vera e propria strategia attraverso cui diffonde sui social network milioni di post volti a distrarre la popolazione dalle critiche rivolte a Pechino, utilizzando impiegati statali spacciati per cittadini qualunque.

I ricercatori hanno riportato che nel corso di un anno circa 490 milioni di messaggi sono stati stati postati da funzionari pubblici impiegati presso duecento agenzie governative, tra cui quella delle imposte e delle risorse umane, con l’intento di catalizzare l’attenzione su argomenti innocui e positivi, per non creare un dibattito negativo o critico attorno alle politiche del governo cinese.

Già in passato si era parlato in Cina di un Fifty Cent Party” (il “partito dei 50 centesimi”), composto da un esercito online di persone che si crede vengano pagate fino a 50 centesimi per ogni singolo post, secondo quanto rivelato da fonti non ufficiali. Ma, almeno fino a oggi, si è sempre pensato che si trattasse di cittadini comuni.

L’analisi di quasi 43.800 post ha rilevato che il 99,3 per cento di questi sia stata opera dei dipendenti pubblici in questione, e che solitamente le pubblicazioni coincidano con i momenti politicamente più sensibili per il governo.

Lo studio si è basato su documenti trapelati da un ufficio della propaganda governativa nella Cina orientale, e suggerisce che attraverso questi post, più che difendere il governo, si vogliano evitare in ogni modo le controversie e i dibattiti, spostando l’attenzione su temi meno scomodi.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Esteri / Esclusivo – Ecco come la Russia interferisce sulla campagna elettorale per le europee
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza
Esteri / Yanis Varoufakis fa causa allo Stato tedesco
Esteri / Esclusivo – Ecco come la Russia interferisce sulla campagna elettorale per le europee
Esteri / Fonti israeliane: "Il leader di Hamas Sinwar non si nasconde a Rafah"
Esteri / Guerra Israele-Hamas: "Truppe e tank israeliani circondano Rafah Est”
Esteri / La mucca cinese di Xi Jinping attira consensi in Europa
Esteri / Biden: “Se Netanyahu attacca Rafah fermerò le forniture di armi americane”. La replica di Netanyahu: “Avanti anche da soli contro Hamas”. 80mila persone in fuga da Rafah
Esteri / AstraZeneca ritira il suo vaccino anti-Covid dopo le ammissioni sugli effetti collaterali
Esteri / Gli Usa fermano la fornitura di bombe a Israele, Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”. L'annuncio di Hamas: “Colloqui finiti, Israele è tornato indietro”
Esteri / È iniziata l’invasione israeliana di Rafah: "Preso il controllo del valico. Uccisi 20 miliziani e individuati nuovi tunnel". Netanyahu: “La proposta di Hamas voleva solo impedire l’operazione a Rafah”