Un infermiere tedesco è sospettato di aver ucciso decine di pazienti
L'uomo, già condannato in passato per l'omicidio di due persone, iniettava nelle vittime un farmaco che causava l'arresto cardiocircolatorio
Niels Hoegel, infermiere tedesco di 40 anni, è sospettato di aver ucciso decine di suoi pazienti in due diversi ospedali della Germania.
L’uomo era già stato condannato a febbraio 2015 per l’omicidio di due persone, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Delmenhorst, città di 75mila abitanti vicino a Brema, nel nord della Germania.
Il 28 agosto la polizia ha dichiarato che sono state riesumate le salme di oltre 130 pazienti, la cui morte è collegabile all’infermiere tedesco.
“Abbiamo le prove che Hoegel sia responsabile dell’uccisione di almeno 90 persone”, ha detto il capo della polizia Arne Schmidt in una conferenza stampa.
In passato, l’uomo aveva confessato di aver iniettato ai propri pazienti un farmaco che provoca l’arresto cardiocirculatorio. Agli inquirenti aveva detto che lo faceva per poi salvarli una volta in fin di vita, mettendosi così in buona luce agli occhi dei colleghi.
Il numero delle morti causate da Hoegel potrebbe essere anche superiore di quello stimato, ma molti dei pazienti deceduti sono stati cremati. È quindi impossibile rilevare tracce del farmaco nel loro corpo e collegare le loro morti con il comportamento dell’infermiere.
Il caso ha avuto inizio nel 2005, quando un collega di Hoegel lo ha visto iniettare il farmaco incriminato in un paziente dell’ospedale di Delmenhorst.
Se il numero delle vittime fosse confermato, l’infermiere diventerebbe il serial killer con il maggior numero di morti nella storia della Germania.