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Home » Esteri

Huawei è pronta a lanciare il suo sistema operativo, forse in autunno

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GOOGLE HUAWEI – Huawei è pronta a reagire allo schiaffo ricevuto da Google, che (dopo il bando dell’amministrazione Usa) ha annunciato uno stop agli aggiornamenti dei propri software sui dispositivi prodotti dal colosso cinese delle telecomunicazioni. La casa asiatica, è pronta a lanciare un proprio sistema operativo per sostituire Android e il lancio potrebbe avvenire già in autunno. Comunque non oltre la primavera del 2020.

S&D

Caso Huawei | Nuovo sistema operativo in arrivo

Il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha bloccato Huawei dall’acquisto di merci statunitensi la scorsa settimana, sostenendo che l’azienda era coinvolta in attività contrarie alla sicurezza nazionale.

Dell’arrivo del sistema operativo made in Huawei ha parlato Richard Yu, capo della divisione consumer business della società, confermando delle indiscrezioni che circolavano ieri sui media cinesi. La mossa, come spiegato dal Global Times, “riflette la strategia di Huawei di diventare indipendente e trovare soluzioni alternative” alle forniture di componenti hi-tech dopo l’ultima stretta alla vendita decisa dagli Usa.

“Siamo disponibili a continuare a usare i software di Google e Microsoft, ma non abbiamo altra scelta” che lo sviluppo di un sistema autonomo, ha dichiarato Yu, nel mezzo delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Yu ha assicurato che il sistema operativo sarà di ampia portata e utilizzabile per l’operatività di smartphone, computer, tablet, tv, automobili e dispositivi portatili smart, nonché compatibile con tutte le applicazioni di Android.

> Huawei sfida Trump e Google: “Abbiamo un’alternativa ad Android”

I rumor hanno movimentato i titoli di sviluppatori domestici in Borsa, come Wondertek e Ningbo Bird, balzati ieri a Shanghai del 10%, al limite massimo dei guadagni quotidiani consentiti.

Ma la vicenda ha anche mostrato i limiti della Cina nel settore. Huawei infatti non ha uno sviluppatore sufficientemente valido sul mercato interno tale da sostenere l’evoluzione di prodotti e aggiornamenti, come Android di Google o iOs di Apple. E ha per altro verso rimarcato l’importanza di possedere tecnologie core, nonché quanto sia urgente accelerare, dall’ottica di Pechino, l’autosufficienza.

Alcuni media cinesi hanno menzionato in settimana già l’avvio delle fasi di test del sistema operativo di Huawei destinato a sostituire gradualmente Android. Gli sforzi del gruppo di Shenzhen, includendo gli sviluppi interni dei microchip, serviranno a ridurre il peso delle pressioni esterne. La finestra di 90 giorni concessa dall’ amministrazione Trump per gli acquisti dai fornitori Usa punta a mantenere la piena operatività dei network esistenti. Alla scadenza, senza svolte nel contenzioso commerciale, è difficile che Google possa continuare a vendere i suoi prodotti.

> Caso Huawei, la vicepresidente: “Gli Usa mentono, siamo affidabili”
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