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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Teatro Mariupol: si temono 300 vittime. Kharkiv: “Morte 4 persone in attacco all’ospedale”. Onu: “Fosse comuni” a Mariupol. Mosca ammette, morti 1.351 militari russi. Accordo Usa-Ue per sostituire il gas russo. Biden oggi in Polonia: atterraggio d’emergenza per il presidente polacco

Immagine di copertina
Credit: REUTERS/Marko Djurica

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 25 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – A un mese dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, non sembra ancora arrivato il momento della fine delle ostilità, anzi. Nella giornata di ieri (qui la cronaca della giornata), la Nato ha deciso di “fornire più assistenza all’Ucraina, anche dal punto di vista militare”, mentre il presidente Usa Joe Biden, che ieri ha partecipato a Bruxelles al vertice della Nato e al Consiglio europeo sull’Ucraina, mentre oggi sarà a Varsavia per incontrare il premier polacco Andrej Duda, ha varcato il confine oltre il quale vi sarà un eventuale intervento Nato contro la Russia: “Se Mosca usa armi chimiche, risponderemo”. Il Cremlino, dal canto suo, ha fatto sapere che la decisione dell’Alleanza atlantica di supportare militarmente Kiev è la dimostrazione di “voler continuare le ostilità”. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina ora per ora.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 19,45 – Kiev: “Mosca vuole finire la guerra entro il 9 maggio” – La Russia vuole porre fine alla guerra in Ucraina entro il 9 maggio, celebrato come il giorno della vittoria sulla Germania nazista. Lo affermano fonti di intelligence dello Stato maggiore delle forze armate ucraine.

Ore 18,30 – Liberati i soldati che sfidarono Mosca a Snake Island – Sono stati liberati nel primo scambio di prigionieri concordato con la Russia i 19 soldati che, sull’isola di Snake Island, sul Mar Nero, sfidarono l’esercito russo rispondendo a un ultimatum via radio con un laconico: “Andate a farvi fottere”.

Ore 17,10 – Kuleba: “Negoziati con Mosca molto difficili” – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha definito “molto difficili” i negoziati con Mosca, promettendo di non fare marcia indietro sulle sue richieste. “Il processo negoziale è molto difficile” ha dichiarato il ministro, che poi ha aggiunto: “La delegazione ucraina ha preso una posizione forte e non rinuncia alle sue richieste. Insistiamo, prima di tutto, su un cessate il fuoco, garanzie di sicurezza e integrità territoriale dell’Ucraina”.

Ore 16,50 Mosca: “Principali obiettivi della prima fase completati” – Gli obiettivi della prima fase dell’invasione russa in Ucraina “sono stati completati”. Lo ha dichiarato il capo della direzione operativa dello Stato maggiore della Difesa russo, Serghei Rudskoy. “In generale, i principali obiettivi della prima fase dell’operazione sono stati completati. Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato notevolmente ridotto, il che consente, sottolineo ancora una volta, di concentrare gli sforzi principali sul raggiungimento dell’obiettivo principale: la liberazione del Donbass” ha affermato Rudskoy.

Ore 16.30 – Biden in Polonia: in gioco non solo Ucraina ma democrazia nel mondo – “La posta in gioco non è solo la difesa dell’Ucraina ma la democrazia nel mondo” lo ha detto Joe Biden parlando alle truppe Usa in Polonia, ricordando che “siamo nel mezzo di una battaglia tra democrazie e autocrazie”. Biden si è fermato a mangiare un pezzo di pizza con i soldati dell’82/ma divisione aviotrasportata di stanza proprio in Polonia.

Ore 16.10 – Kiev: colloqui difficili ma non rinunciamo a richieste – I negoziati in corso con Mosca sono “molto difficili”, ma Kiev “non rinuncerà alle proprie richieste”. Lo afferma il governo ucraino.

Ore 16.00 – Colloqui di pace, Erdogan: intesa vicina in 4 punti su 6 – Ucraina e Russia sono vicine a un accordo su quattro dei sei punti al centro delle trattative, in cui la Turchia sta svolgendo un ruolo di mediazione. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando con i giornalisti al suo ritorno da Bruxelles, dove ha preso parte a un vertice straordinario della Nato. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, i punti su cui c’è un accordo riguardano l’adesione dell’Ucraina alla Nato, l’adozione della lingua russa in Ucraina come lingua ufficiale, la smilitarizzazione dell’Ucraina e la sicurezza collettiva. Secondo il presidente turco, non sarebbe ancora arrivata un’intesa sulla questione della Crimea e del Donbass.

Ore 15.50 – Wsj, Biden rinuncia a promessa elettorale su nucleare – Gli Stati Uniti continueranno a utilizzare le armi nucleari come deterrente sia per attacchi convenzionali e minacce non nucleari, oltre che di attacchi nucleari. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden rinuncerà così alla promessa fatta in campagna elettorale di ricorrere alle armi nucleari solo in risposta a minacce nucleari. Lo ha riportato il Wall Street Journal, citando fonti dell’amministrazione americana, secondo cui Biden ha spiegato che le armi nucleari potrebbero essere usate anche in “circostanze estreme” nel caso di uso da parte della Russia di armi convenzionali, biologiche, chimiche e di attacchi cyber. La decisione sarebbe dovuta anche alla pressione degli alleati.

Ore 15.40 – Kiev, ucciso un altro generale russo – Un altro generale russo è stato ucciso in Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere della presidenza ucraina Oleksiy Arestovych, secondo quanto riporta Kyiv Independent. Secondo quanto dichiarato negli scorsi giorni dalle autorità di Kiev, la Russia ha perso almeno 6 generali e decine di ufficiali in un mese di guerra. L’ultima vittima sarebbe Yakov Ryezantsev, morto a Chornobaivka, a nord di Kherson.

Ore 15.30 – Gazprom chiede all’India di pagare il gas in euro – Il gigante energetico russo Gazprom ha chiesto all’India di pagare il gas in euro, nel tentativo di liberarsi dalla dipendenza dal dollaro. Lo riporta Reuters citando due fonti, secondo cui l’azienda statale indiana Gail sta ancora esaminando la richiesta, formulata la scorsa settimana.

Ore 15.20 – Russia, progressi solo su “questioni secondarie” – Nei negoziati in corso tra Ucraina e Russia sono stati compiuti progressi limitati a ”questioni secondarie”, ma non si è andati avanti su ”questioni politiche importanti”. Lo ha detto il capo dei negoziatori russi Vladimir Medinsky citato dall’agenzia di stampa russa Interfax.

Ore 15.15 – Mosca, risponderemo subito a tentativi no-fly zone – La Russia “risponderà immediatamente in modo appropriato al tentativo di chiudere lo spazio aereo sull’Ucraina”. Così il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, in un briefing riportato dall’agenzia russa Ria Novosti.

Ore 15.10 – Mosca, obiettivi prima fase operazione “completati” – I principali obiettivi della prima parte dell’operazione russa in Ucraina “sono stati completati”. Lo ha detto lo stato maggiore della Difesa russo, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. La Russia avverte inoltre che “reagirebbe immediatamente” ad un’eventuale chiusura dello spazio aereo sopra l’Ucraina”.

Ore 15.00 – Mosca ammette, morti 1.351 militari russi – La Russia ha riconosciuto la morte di 1.351 dei suoi soldati dall’inizio dell’offensiva militare in Ucraina, il primo bilancio ufficiale delle vittime russe nel conflitto da più di tre settimane. Dall’inizio dell’intervento in Ucraina il 24 febbraio, “1.351 soldati sono stati uccisi e 3.825 feriti”, ha affermato il vice capo di Stato maggiore russo, Sergei Roudskoy, durante una conferenza stampa. Il precedente bilancio ufficiale di Mosca, risalente al 2 marzo, riportava 498 soldati russi uccisi. Secondo Kiev, le perdite russe sono molto più pesanti. Rudskoy ha anche descritto come un “grande errore” la consegna di armi a Kiev da parte dei Paesi occidentali. “Prolunga il conflitto, aumenta il numero delle vittime e non avrà alcuna influenza sull’esito dell’operazione”, ha dichiarato.

Ore 14.50 – Onu, finora più di 1.000 vittime civili – L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha confermato finora 1.081 vittime civili nella guerra in Ucraina, a fronte di 1.707 feriti.

Ore 14,40 – Atterraggio d’emergenza per il presidente polacco – Atterraggio d’emergenza per l’aereo che trasportava il presidente polacco Andrei Duda a incontrare l’omologo americano, Joe Biden. Lo comunicano i media di Varsavia.

Ore 13.40 – Putin, Occidente discrimina tutto ciò che è legato a Russia – In Occidente “sta aumentando la discriminazione verso tutto ciò che è legato alla Russia”. Lo ha denunciato il presidente russo Vladimir Putin in un discorsi a una cerimonia di premiazione di stato nell’ambito della cultura, sottolineando gli episodi di “divieto di scrittori e libri russi” in Europa e Usa. “Questo nel nostro paese non è possibile”, ha aggiunto, “non abbiamo posto per l’intolleranza etnica”. Lo riporta Ria Novosti.

Ore 13.38 – Stoltenberg, Nato fornisce sistemi di difesa aerea – “I paesi alleati della Nato hanno fornito e stanno fornendo sistemi di difesa aerea avanzati per l’Ucraina e questo li ha aiutati ad abbattere aerei e a proteggersi dagli attacchi dall’aria”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al Tg2. “Ma penso che non sarebbe utile elencare ogni tipo specifico di sistema di armamenti forniti ed esattamente da quale paese e per dove per motivi operativi. Abbiamo deciso di non entrare in ogni dettaglio”, ha aggiunto. “Gli alleati della Nato forniscono un sostegno significativo, un sostegno militare all’Ucraina. E ne vediamo l’effetto sul campo di battaglia perché abbiamo visto il coraggio e la professionalità delle forze ucraine nell’uso di queste armi”, ha evidenziato l’ex premier norvegese.

Ore 13.35 – Di Maio su missione russa Covid, “Aiuti da tutto mondo” – Durante la pandemia, “l’Italia ha ricevuto aiuti da tutti i Paesi del mondo, da Est a Ovest. Dopo gli aerei russi, per esempio, sono arrivati anche quelli ucraini”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Luigi Di Maio, intervistato da RaiNews, commentando le parole dell’ambasciatore russo Razov che ha criticato Roma per non essere stata riconoscente.

Ore 13.30 – Russia, cappellano militare ucciso da un razzo ucraino: prima vittima in territorio russo – Un cappellano militare russo è stato ucciso in un attacco missilistico ucraino in territorio russo. Lo ha dichiarato la Chiesa ortodossa russa, secondo cui Oleg Artyomov stava prestando servizio nel villaggio di Zhuravlyovka, nella regione russa di Belgorod, vicina al confine con l’Ucraina. Artyomov “è stato colpito dai bombardamenti di uno Smerch (lanciarazzi) ucraino ed è morto”, ha detto sui social media il dipartimento militare del Patriarcato di Mosca. Si tratta della prima vittima annunciata pubblicamente di un bombardamento in territorio russo, dall’inizio della guerra in Ucraina.

Ore 13.25 – Unhcr, rifugiati salgono a 3,725 milioni – Sono saliti a 3.725.906 i rifugiati fuggiti dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riporta l’ultimo aggiornamento fornito dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, che conferma la stima di 6,48 milioni di sfollati interni e di 12 milioni di persone bloccate dai combattimenti. In Italia, sono finora giunti 65.350 profughi. Prima della guerra, erano 230mila gli ucraini presenti in Italia.

Ore 13.18 – Di Maio: “Speriamo di accogliere la Russia al tavolo di pace il prima possibile” – Il ministro degli Esteri italiano ha dichiarato che la Turchia “sta portando avanti importante opera di mediazione”, affermando che Ankara è la capitale in posizione più avanzata per riuscire a organizzare un tavolo di pace. Secondo Di Maio, le sanzioni sono “l’unico strumento pacifico per fermare la guerra”. In un’intervista a RaiNews24, Di Maio ha detto che l’unico modo per fermare l’avanzata russa, “è togliergli linfa con le sanzioni”.

Ore 13.15 – Di Maio, meno di 200 italiani in ucraina – Secondo il ministro degli Esteri italiano, in Ucraina sono rimasti meno di 200 italiani, molti dei quali non vogliono lasciare il paese.

Ore 13.10 – Di Maio, da Zelensky aperture ma Putin non dà segnali – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky “ha fatto aperture importanti anche sulle questioni territoriali, ma Vladimir Putin non dà segnali”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervistato su Rainews.

Ore 13.00 – Forze russe aprono fuoco su operai che ripristinavano fornitura elettrica – Nel villaggio di Zelezda Gaya, nella regione di Zaporizhzhia, nel distretto di Vasilevsky, ieri, i russi hanno aperto il fuoco sul gruppo degli operai che lavoravano sul ripristino dei sistemi di fornitura elettrica. Ci sono due feriti e l’attrezzatura è sta danneggiata. Lo riferisce l’azienda Zaporizhzhiaoblenergo secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.

Ore 12.50 – Michel: “Premeremo su chi aiuta ad aggirare sanzioni” – L’Unione Europea “continuerà a lavorare per mettere in atto le sanzioni” adottate contro Russia e Bielorussia per la guerra in Ucraina e per “ridurre e chiudere” le vie disponibili per aggirarle. Per questo, l’Ue “proseguirà nell’impegno diplomatico con i Paesi terzi che forniscono” modi alla Russia per sfuggire o ridurre l’impatto delle sanzioni. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, a margine del summit a Bruxelles.

Ore 12.40 – Kiev, forze russe hanno creato un corridoio Crimea-Donetsk – Le forze russe hanno parzialmente creato un corridoio terrestre verso la Crimea dal territorio della regione ucraina di Donetsk. Lo ha affermato il ministero della Difesa ucraino.

Ore 12.20 – Onu: “fosse comuni” a Mariupol – Il capo della delegazione dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha detto che a Mariupol sono presenti “fosse comuni”. “Abbiamo sempre più informazioni sulla presenza di fosse comuni”, ha detto ai giornalisti Matilda Bogner, secondo quanto riporta il quotidiano britannico Guardian. Il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu) ha detto in collegamento video che una delle fosse conteneva 200 corpi.

Ore 12.10 – Erdogan, incontrerò Putin nei prossimi giorni. Oggi colloquio con Zelensky –  Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che potrebbe vedere il presidente russo Vladimir Putin nei prossimi giorni per convincerlo a sedere allo stesso tavolo con il collega ucraino Volodimir Zelensky e trovare una via d’uscita alla guerra in Ucraina. “Potrei incontrare Putin nei prossimi giorni e fare un punto sul vertice Nato. Gli chiederò di essere l’architetto delle prossime mosse verso la pace. Dovremo lavorare per un uscita onorevole da questa situazione”, ha detto Erdogan. Erdogan ha anche detto che oggi avrà un colloquio con Zelensky. L’obiettivo del colloquio con Zelensky, così come quello dei prossimi giorni con Putin, è quello di ”negoziare e valutare l’esito dei colloqui alla Nato”, ha detto Erdogan.

Ore 12.00 – Finlandia sospenderà linee ferroviarie verso la Russia – L’operatore ferroviario nazionale finlandese, VR,  sospenderà il servizio tra Helsinki e San Pietroburgo da lunedì prossimo, chiudendo uno degli ultimi collegamenti tra l’Unione Europea e la Russia. Il confine tra Finlandia e Russia rimarrà aperto al passaggio di auto private.

Ore 11.55 – Mosca accusa figlio Biden per laboratori biologici ucraini – Il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov ha detto che Mosca chiederà spiegazioni a Washington sulla partecipazione del figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden alle attività dei biolaboratori in Ucraina.”Certo, chiederemo anche spiegazioni. E non solo noi. Sai che la Cina ha già chiesto queste spiegazioni, ha chiesto che questo programma e la situazione siano resi trasparenti al mondo. Naturalmente, questo sarà di interesse per molti”, ha detto Peskov, secondo quanto riporta la Tass.

Ore 11.50 – Ue chiuda frontiere con Russa e Bielorussia – Il governo ucraino ha chiesto all’Ue di chiudere le frontiere con Russia e Bielorussia, per terra, aria e mare, allo scopo di applicare le sanzioni imposte in seguito all’invasione di Mosca in Ucraina. Lo sottolinea il ministero ucraino per le infrastrutture, che un una nota lancia l’appello a “bloccare completamente i collegamenti via mare e via terra con Russia e Bielorussia” per “incrementare la pressione economica” sui due paesi.

Ore 11.40 – Gas: Cremlino, Gazprom sta lavorando sui pagamenti in rubli – Il presidente Vladimir Putin ha dato disposizioni al gigante russo dell’energia Gazprom di accettare i pagamenti per le sue esportazioni di gas naturale in rubli e deve capire come questo possa essere effettuato nei prossimi quattro giorni. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Il più grande produttore russo di gas naturale liquefatto, Novatek, non ha invece ricevuto queste istruzioni. Putin mercoledì scorso ha detto che la Russia vuole il pagamento in rubli per il gas venduto a paesi “ostili”, dopo che gli Stati Uniti e gli alleati europei si sono uniti per imporre sanzioni alla Russia volte a forzare il suo ritiro dall’Ucraina.

Ore 11.30 – Russia, riprendono voli per Egitto, Israele e Turchia – La Russia riprenderà i voli diretti, via Sochi, per Armenia, Egitto, Israele, Kazakistan, Turchia e Uzbekistan. Lo ha annunciato Aeroflot, specificando che le tratte saranno operate tramite la controllata Rossiya che utilizzerà aeroplani SuperJet 100. Nell’Hub di Sochi saranno basati fino a 10 apparecchi dedicati a 17 destinazioni.

Ore 11.20 – Cremlino, rottura relazioni G20 “non è danno mortale”. Negato l’uso di bombe al fosforo – La rottura delle relazioni con il G20 non e’ un “danno mortale” per la Russia. Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, che ha anche smentito qualsiasi violazione delle convenzioni internazionali sull’impiego delle armi in Ucraina, negato l’utilizzo di bombe al fosforo. “La Russia non ha mai violato alcuna convenzione internazionale”, ha aggiunto Peskov, sottolineando come Biden voglia “distogliere l’attenzione” dal programma chimico e biologico degli Usa in Ucraina.

Ore 11.10 – Chernihiv circondata dalle forze russe – La città settentrionale ucraina di Chernihiv è stata circondata dalle forze russe. Lo ha detto stamattina il governatore regionale Viacheslav Chaus, secondo quanto riportato da Reuters. Chaus ha dichiarato alla tv ucraina che la città è attaccata dall’artiglieria e dall’aviazione russa.

Ore 11.05 – Biden e von der Leyen, accordo su trasferimento dati Ue-Usa – “Sono orgoglioso di annunciare che abbiamo compiuto anche un altro importante passo avanti sul flusso di dati” e “abbiamo concordato una protezione senza precedenti per la privacy e la sicurezza dei dati per i nostri cittadini. Questa nuova disposizione migliorerà il quadro della Privacy shield, promuovendo la crescita e l’innovazione in Europa e negli Stati Uniti aiutando le piccole e grandi aziende a competere” su scala globale”. Lo ha annunciato il presidente americano, Joe Biden, nel punto stampa congiunto con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “I flussi di dati autorizzati facilitano 7.100 miliardi di dollari di relazioni economiche tra gli Usa e gli Ue”, ha precisato Biden.

Ore 11.00 – Missione a Bergamo, ambasciatore russo: mano tesa che qualcuno ha morso – Con la missione del marzo del 2020 “al popolo italiano è stata tesa una mano di aiuto, ma se qualcuno morde quella mano non è onorevole”. L’ambasciatore russo a Roma è tornato sulla missione con cui la Russia inviò aiuti nel nostro paese durante la prima ondata della pandemia, tornata al centro delle polemiche negli scorsi giorni. “La missione è andata solo nei posti indicati dall’Italia, precisamente a Nembro, centro della pandemia in quel momento”, ha aggiunto. “Facevano solo quello che veniva detto dai colleghi italiani e la missione russa è terminata quando l’Italia ha proposto di concluderla. Le autorità italiane hanno espresso gratitudine per quanto fatto”.

Ore 10.55 – Lavrov: contro la Russia c’è una guerra ibrida totale – Contro la Russia è stata aperta “una guerra ibrida totale”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov citato dall’agenzia Tass.

Ore 10.50 – India e Cina chiedono cessate il fuoco immediato in Ucraina – Il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar ha dichiarato che India e Cina hanno concordato sull’importanza di un cessate il fuoco immediato in Ucraina, dopo aver parlato con il suo omologo cinese Wang Yi.

Ore 10.40 – Autorità ucraine: bombardato policlinico a Kharkiv, 4 morti – L’esercito russo ha bombardato un policlinico a Kharkiv, nel distretto di Osnovyansky. Lo riferisce Ukrinform, che cita la polizia della regione di Kharkiv. Nell’attacco sono morte 4 persone. “Gli occupanti russi continuano a uccidere civili a Kharkiv. A seguito del bombardamento mattutino delle infrastrutture civili con lanciarazzi, 7 civili sono rimasti feriti, 4 dei quali sono morti “, si legge nella nota, in cui si segnala che le forze russe hanno sparato sul policlinico nel quartiere Osnovyansky, dove si trova il centro degli aiuti umanitari, oggi verso le 7:45. Non ci sono strutture militari nelle vicinanze, viene precisato.

Ore 10.30 – Mariupol, autorità municipali: “Si temono 300 morti nel teatro” – Il consiglio comunale di Mariupol ha stimato in almeno 300 vittime il bilancio dell’attacco russo al teatro di Mariupol, sulla base di quanto riportato da testimoni. Lo ha dichiarato un portavoce del consiglio comunale. Il dato è stato citato anche dal sindaco della città, da settimane sotto l’assedio delle forze russe. Dopo l’attacco, sono state estratte dalle macerie circa 150 persone. Secondo le autorità, 1.300 persone si trovavano nei sotterranei del teatro per proteggersi dai bombardamenti.

Ore 10.20 – Von der Leyen: “Impegno Usa è un grande passo” – “L’impegno americano di fornire all’Ue almeno altri 15 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto quest’anno è un grande passo perché sostituirà le forniture energetiche che riceviamo dalla Russia”. Lo ha detto la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen dopo l’incontro con Joe Biden. Secondo von der Leyen, i 50 miliardi di metri cubi rappresentano un terzo delle importazioni europee dalla Russia.

Ore 10.10 – Biden: “Europa riduca la sua dipendenza dal gas russo nel più breve tempo possibile” – Joe Biden ha annunciato un piano per aumentare le forniture di gas naturale liquefatto in Europa, come parte degli aiuti per consentire all’Europa di rinunciare al gas russo dopo l’invasione dell’Ucraina. Biden ha dichiarato che quest’anno gli Stati Uniti invieranno all’Europa 15 miliardi di metri cubi di gas liquido se l’Europa intende ridurre la sua dipendenza dal gas russo, con l’impegno di inviare 50 miliardi di metri cubi all’anno fino al 2030. “So che è costoso per l’Europa abbandonare il gas russo ma è la cosa giusta da fare”, ha detto. Il presidente americano ha anche detto di non ritenere che questa decisione sia “in conflitto con gli obiettivi climatici che vogliamo raggiungere”. “Faremo in modo che ci siano le infrastrutture per un’energia pulita per il futuro”, ha detto.

Ore 10.00 – Cina: Nato è un residuo della Guerra Fredda  – La Cina si oppone “con forza ad accuse e sospetti infondati, nonché a qualsiasi tentativo di esercitare coercizione e pressione”, ricordando che, “in quanto residuo della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, la Nato segue un concetto di sicurezza obsoleto”. È il commento di un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l’Ue sul vertice straordinario del Patto Atlantico, in cui i leader hanno invitato tutti gli Stati, inclusa la Cina, a sostenere l’ordine internazionale, compresi i principi di sovranità e di integrità territoriale, in merito all’invasione della Russia a danno dell’Ucraina.

Ore 9.50 – Ambasciatore russo in Italia: “Preoccupati per uso armi italiane contro russi” – “La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi. Voglio ricordare decisione che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati”. Lo ha detto l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergei Razov, arrivato al tribunale di Roma per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato dopo alcuni articoli pubblicati sui quotidiani italiani in cui si parlava della possibile uccisione di Vladimir Putin. “Lavoro in Italia da 8 anni e ho lavorato con Renzi, Conte, Letta e adesso Draghi. Abbiamo fatto di tutto per costruire ponti, rafforzare i rapporti in economica, cultura e altri campi. Con rammarico adesso tutto è stato rivoltato”, ha aggiunto.

Ore 9.40 – Evacuazione Mariupol, autobus da Berdiansk – La vice prima ministra ucraina Irina Vereschuk ha auspicato che oggi i civili riescano a lasciare Mariupol usando le proprie auto, dopo diversi tentativi falliti di aprire un corridoio umanitario dalla città sudorientale ucraina da settimane sotto l’assedio delle forze russe. La vicepremier ha detto che i cittadini che riusciranno a lasciare Mariupol e raggiungere la vicina Berdiansk, potranno salire su pullman che li porteranno nella città centrale di Zaporizhzhia.

Ore 9.30 – Orban a Zelensky, sanzioni a energia inaccettabili – La richiesta, avanzata anche dal presidente ucraino, Volodimir Zelensky, di estendere le sanzioni contro la Russia all’energia “è inaccettabile, contraria agli interessi del popolo ungherese”. Lo ha detto il primo ministro ungherese, Viktor Orban, in un video su twitter, a margine del Consiglio europeo. “L’85% del gas e più del 60% del petrolio in Ungheria provengono dalla Russia” ha spiegato Orban, sottolineando come l’imposizione di sanzioni nel comparto energetico si tradurrebbe in un rallentamento dell’economia ungherese. In questo modo “saremmo noi a pagare il prezzo della guerra”, ha puntualizzato il premier, aggiungendo che l’Ungheria non e’ stata il solo paese a sostenere questa posizione. In un messaggio pubblicato su Facebook, Zelensky aveva invitato Orban a “prendere una decisione” sui suoi rapporti con la Russia. “Non c’è tempo per esitare. È tempo di decidere”, ha scritto.

Ore 9.20 – Russia: colpito il maggior deposito carburante dell’esercito ucraino – Il ministero russo della Difesa ha comunicato di aver lanciato missili Kalibr che hanno colpito e distrutto il maggior deposito di carburante rimasto a disposizione dei militari ucraini vicino a Kiev.

Ore 9.10 – Kiev, 20.000 civili hanno lasciato la vicina Borispyl – Il sindaco di Borispyl ha dichiarato che 20.000 civili sono fuggiti dalla città vicina all’aeroporto internazionale di Kiev. Negli scorsi giorni il sindaco aveva chiesto l’evacuazione dei residenti per facilitare le operazioni militari.

Ore 9.00 – Ucraina, procura: “Stupro usato come strumento guerra da forze russe” – Le forze russe usano lo stupro come uno “strumento di guerra”. Lo ha affermato la procuratrice ucraina, Irina Venediktova, accusando i soldati di Mosca di avere violentato una donna in un’abitazione vicino a Kiev. I soldati, ha detto Venediktova, hanno fatto irruzione nella casa a Brovary, alla periferia orientale della capitale, dove hanno ucciso il marito della donna e poi hanno aggredito sessualmente sua moglie davanti agli occhi del figlio.

Ore 8.50 – Mariupol, oggi aperto corridoio umanitario – Oggi sarà aperto un corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili dalla città sudorientale di Mariupol, da settimane sotto l’assedio delle forze russe. Secondo quanto riporta Reuters, i residenti potranno lasciare la città solo tramite la propria auto. Negli scorsi giorni i corridoi concordati con le forze russe avevano escluso la città portuale, obiettivo chiave dell’offensiva russa in Ucraina, iniziata il 24 febbraio scorso.

Ore 8.35 – Dnipro, missili colpiscono edificio militare: “Danni gravi” – Il governatore della regione di Dnipro ha dichiarato che due missili hanno colpito un edificio ucraina intorno a Dnipro, in Ucraina centrale, causando “gravi danni”. Lo riporta Reuters. Il governatore Valentyn Reznichenko ha detto che sono in corso le ricerche dei dispersi tra le macerie.

Ore 8.25 – Ucraina, Kiev: sale a 135 numero bambini morti –È salito a 135 il numero dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha dichiarato la procura generale ucraina in un aggiornamento rilanciato dal parlamento di Kiev sul suo profilo Twitter, secondo cui 184 bambini sono rimasti feriti. Ieri il bilancio era di 128 vittime.

Ore 8.15 – Ucraina, 219mila evacuati dall’inizio dei corridoi umanitari – Sono 219mila gli ucraini evacuati finora tramite i corridoi umanitari. Lo ha detto il vice direttore dell’ufficio presidenziale Kirilo Tymoshenko, secondo quanto riportato dall’ageniza di stampa ucraina Unian.

Ore 8.10 – Colpito deposito di petrolio nel nord-ovest – I servizi di emergenza ucraini hanno dichiarato che un deposito di petrolio è stato è stato colpito durante la notte da bombardamenti russi nel villaggio di Kalinovka, nella regione nordoccidentale di Vinnytsia. Secondo le autorità ucraine, il deposito ha preso fuoco.

Ore 8.05 – Londra, Ucraina recupera posizioni a est di Kiev – Le azioni di contrattacco e i problemi logistici e di rifornimento dei russi “hanno permesso all’Ucraina di rioccupare città e le posizioni difensive fino a 35 chilometri a Est di Kiev”. Lo afferma l’ultimo aggiornamento dell’intelligence del ministero della Difesa britannico, secondo cui “le forze ucraine probabilmente continueranno a cercare di respingere l’esercito russo lungo l’asse nord-occidentale da Kiev verso l’aeroporto di Hostomel”. Quanto al fronte meridionale, “le forze russe probabilmente continueranno a cercare di accerchiare Mykolaiv e cercheranno di procedere a Ovest verso Odessa”, ma ” i loro progressi sono rallentati da problemi logistici e dalla resistenza ucraina”.

Ore 8.00 – Pentagono: la Russia sta esaurendo le munizioni di precisione – Lo ha detto Colin Kahl, sottosegretario alla Difesa per gli affari politici, secondo quanto riporta Reuters.

Ore 7.50 – Oggi Biden annuncia piano di aiuti per il gas all’Europa, poi vola in Polonia – Joe Biden annuncerà oggi un piano per aumentare le forniture di gas naturale liquefatto in Europa, come parte degli aiuti per consentire all’Europa di rinunciare al gas russo dopo l’invasione dell’Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti ne parlerà oggi con la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, poco prima di partire per la Polonia, l’ultima tappa del suo viaggio in Europa. Alle 16 incontrerà a Rzeszow,  a circa 100 chilometri dal confine con l’Ucraina, le truppe Usa stanziate “a difesa del fianco orientale della Nato”, secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca. Domani Biden incontrerà l’omologo polacco Andrzej Duda a Varsavia per discutere della “crisi umanitaria e dei diritti umani” dovuta alla guerra in Ucraina.

Ore 7.40 – Zelensky a vertice Ue: sanzioni arrivate “un po’ tardi” – Il presidente ucraino ha condiviso sulla sua pagina Facebook il video del suo intervento al Consiglio europeo di ieri sera, in cui ha ringraziato i leader europei per aver imposto sanzioni alla Russia, affermando però che sono state decise “un po’ tardi”. “Avete applicato le sanzioni. Ve ne siamo grati. Sono passi importanti ma era un po’ tardi”, ha detto il presidente ucraino. “Se fossero state preventive, la Russia non sarebbe entrata in guerra”.

Ore 7.30 – Kiev accusa: 400mila civili ucraini deportati in Russia come ostaggi – L’Ucraina ha accusato Mosca di aver deportato in Russia 402.000 civili, inclusi 84.000 bambini, e ha espresso preoccupazione per il fatto che sarebbero stati usati come “ostaggi”. Lo ha dichiarato Lyudmyla Denisova, commissaria per i diritti umani dell’Ucraina. Secondo la Russia i civili sono stati evacuati volontariamente.

Ore 7.20 – Zelensky a Orban: decidi da che parte stare – In un messaggio pubblicato su Facebook, il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha ringraziato gli Stati membri dell’Ue per il loro sostegno eccetto l’Ungheria, invitando il primo ministro Viktor Orban a “prendere una decisione” sui suoi rapporti con la Russia. “Esiti a decidere se imporre sanzioni o no? Esiti a decidere se far passare le armi o no? Esiti a decidere se commerciare con la Russia o no? Non c’è tempo per esitare. È tempo di decidere”, ha scritto.

Ore 7.10 – Russia, Medvedev: “stupido” pensare che sanzioni possano influire su governo Con le sue restrizioni, l’Occidente sta cercando di mettere i russi contro le autorità, ma al contrario le sanzioni consolideranno solo la società russa e non causeranno malcontento popolare. Lo ha detto l’ex presidente russo Dmitri Medvedev in un’intervista a Ria Novosti, in cui ha affermato che sarebbe questo è il punto debole delle “stupide sanzioni” imposte alla Russia.

Ore 7.00 – Zelensky: siamo vicini alla pace e alla vittoria – “Ci stiamo avvicinando alla pace, ci stiamo avvicinando alla vittoria. Questa guerra non può essere senza vittoria. Così sarà. Non possiamo fermarci nemmeno per un minuto perché ogni minuto riguarda il nostro destino, il nostro futuro e la nostra sopravvivenza”. Così il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un video messaggio alla nazione.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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