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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Biden in Europa: incontri con leader Nato, G7 e Ue. L’Alleanza atlantica approva 4 nuovi battaglioni in Est Europa, Biden: “Segnale forte”. Mosca: “Dimostra di voler continuare ostilità”. Papa Francesco: “Aumento spesa armi una pazzia”. Kiev: distrutta nave russa a Berdyansk

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Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 24 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – A un mese esatto dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, sbarca in Europa dove incontrerà i leader della Nato e terrà un discorso sulla risposta da dare all’attacco di Mosca. Lo statunitense, inoltre, parteciperà e interverrà anche all’incontro del G7 per discutere le conseguenze delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dagli alleati nei confronti della Russia. Il presidente Putin, intanto, ha risposto alle sanzioni Ue dichiarando che d’ora in avanti la Russia venderà il proprio gas solamente se pagato in rubli. Sul fronte del conflitto, invece, continua l’assedio delle truppe russe alle città ucraine, mentre Kiev ha accusato Mosca di aver usato bombe al fosforo. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina ora per ora.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 19,00 – Mosca: “Nato dimostra di voler continuare ostilità” – Secondo la Russia la decisione della Nato di fornire ulteriore supporto all’Ucraina è una prova d’interesse da parte dell’Alleanza atlantica a voler continuare le ostilità. La decisione annunciata al vertice di continuare a fornire supporto politico e pratico al regime di Kiev conferma l’interesse dell’Alleanza a continuare le ostilità”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova.

Ore 18,30 – Biden: “La Nato risponderà all’uso di armi chimiche” – “Risponderemo all’uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden.

Ore 17,30 – Draghi: “No alla no fly-zone” – “Non è possibile coinvolgere nè Nato nè Ue nella garanzia di una no-fly zone”: lo ha dichiarato il premier italiano Mario Draghi a Bruxelles. Il presidente del Consiglio, poi, ha affermato che le sanzioni contro la Russia si stanno dimostrando efficaci, mentre riguardo al pagamento del gas russo in rubli così come richiesto da Vladimir Putin ha sottolineato che si tratta di una “violazione contrattuale”.

Ore 17,00 – Zelensky: “Rischio armi chimiche molto reale” – Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la possibilità che la Russia utilizzi armi chimiche in Ucraina è “reale”. “Il rischio di un uso su larga scala di armi chimiche da parte della Russia sul territorio dell’Ucraina è molto reale” ha dichiarato Zelensky nel discorso video ai capi di Stato e governo del G7.

Ore 16.30 – Ucraina: Rutte, non penso stanotte adotteremo nuove sanzioni – “Non penso che stanotte prenderemo altre decisioni sulle sanzioni, ma non bisogna dimenticare che i pacchetti di sanzioni oggi in vigore sono molto pesanti, i più duri che abbia mai visto da quando faccio politica”. Lo ha dichiarato il primo ministro olandese, Mark Rutte, al suo arrivo al Consiglio europeo.

Ore 16.20 – Kiev: primo scambio tra 10 prigionieri di guerra – Per ordine del presidente ucraino Volodimir Zelensky ha avuto luogo il primo scambio di prigionieri di guerra. Lo ha annunciato il vice primo ministro ucraino Irina Vereshchuk. Il Paese ha scambiato 10 russi catturati con 10 dei suoi militari. I russi hanno portato via anche 11 marinai civili, che sono stati salvati dall’esercito ucraino dopo l’affondamento della nave stamattina vicino a Odessa.

Ore 16.10 – Allarme Wfp, stop cereali affama Nord Africa e Medio Oriente – La guerra in Ucraina sta mettendo in pericolo la sicurezza alimentare delle popolazioni più vulnerabili in tutto il Nord Africa e Medio Oriente, fortemente dipendenti dalle importazioni di cereali dal “granaio ucraino”. A lanciare l’allarme su quello che definisce “l’effetto domino” innescato dal conflitto, con conseguenze catastrofiche su decine di Paesi a migliaia di chilometri di distanza, è Emanuela Cutelli, responsabile comunicazione per l’Italia del World Food Programme (Wfp). Il conflitto in Ucraina ha innestato “una catastrofe nella catastrofe”: come conseguenza dello stop alle esportazioni di grano e mais, milioni di persone nei Paesi del Nord Africa e in Medio Oriente rischiano la fame, anche perché già prima dello scoppio della guerra le loro situazioni alimentari erano devastanti.  Ucraina e Russia insieme garantivano il 30% delle esportazioni di grano mondiale, il 20% di quelle di mais e fino al 76% di quelle di olio di semi.

Ore 16.00 – Germania, manovra da 16 miliardi: 300 euro in più in busta paga contro caro-energia – I lavoratori dipendenti tedeschi riceveranno un’indennità di 300 euro una tantum in busta paga per affrontare il caro-energia mentre gli autonomi beneficeranno invece di una riduzione sull’anticipo della tassa sui redditi. Sono alcune delle misure contenute in un pacchetto del valore di circa 16 miliardi di euro che mira ad aiutare i consumatori a far fronte all’aumento dei costi energetici e a ridurre la dipendenza dal gas russo dopo l’invasione dell’Ucraina.

Ore 15.50 – Ucraina, Lavrov in Cina il 31 marzo – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov andrà in Cina il 31 marzo. Lo ha annunciato la portavoce Maria Zakharova, secondo quanto riporta Interfax. “La terza conferenza ministeriale dei Paesi vicini dell’Afghanistan, che sono Russia, Cina, Iran, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, si svolgerà in Cina il 31 marzo”, ha detto Zakharova in una conferenza stampa a Mosca sottolineando che Lavrov guiderà la delegazione russa.

Ore 15.45 – Farnesina agli italiani: Non andate a combattere in Ucraina – “In merito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione relative alla partecipazione di cittadini italiani al conflitto in Ucraina, la Farnesina ricorda che tali condotte possono essere considerate penalmente rilevanti ai sensi della normativa vigente (artt. 244 e 288 del codice penale). La Farnesina ribadisce, a tutela della sicurezza dei cittadini italiani, l’assoluto sconsiglio a recarsi nel Paese”. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri.

Ore 15.40 – Biden: “Valutiamo un sistema di difesa antiaereo” – Al vertice straordinario della Nato “abbiamo avuto il privilegio di ascoltare direttamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Continueremo a sostenerlo e a sostenere il suo governo con una significativa assistenza di sicurezza per combattere contro l’aggressione russa”. Lo afferma il presidente americano Joe Biden, dando il “benvenuto” alle misure di molti altri alleati a fornire assistenza di sicurezza. “Siamo impegnati a identificare ulteriori apparecchiature, inclusi sistemi di difesa aerea, per aiutare l’Ucraina”.

Ore 15.35 – Kiev: “Rinforzi militari russi in Bielorussia e Crimea” – La Russia sta schierando rinforzi militari in Bielorussia e Crimea per potenziare la sua offensiva, con l’obiettivo di circondare Kiev e occupare interamente le regioni di Donetsk e Lugansk, nel Donbass. Lo ha dichiarato lo stato maggiore dell’esercito ucraino.

Ore 15.30 – Kiev: “Seimila ucraini deportati in Russia come ostaggi” – “Deportando forzatamente i cittadini di Mariupol nel proprio territorio, la Russia si muove verso il prossimo livello di terrore. Seimila ucraini sono già ora nei campi russi dove potrebbero essere usati come ostaggi”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko. “I convogli umanitari in fuga verso le parti non occupate dell’Ucraina continuano a essere bombardati. Questa barbarie deve finire”.

Ore 15.25 – Lamorgese, 67mila profughi arrivati ma flusso decresce – “Abbiamo registrato finora l’arrivo di 67mila profughi ucraini in Italia, di cui il 90% sono donne e minori, 26.000 ragazzi e 36.000 donne, solo 5.000 sono uomini” e “ieri abbiamo rilevato un decremento rispetto ai 3.000-4.000 arrivi quotidiani: ne sono arrivati 1.600, un dato riscontrato anche da altri colleghi europei ma ciò non toglie che se venissero attaccate città come Odessa e Leopoli i flussi riprenderebbero in maniera massiccia”. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo in streaming all’assemblea nazionale delle Autonomie locali italiane (Ali).

Ore 15.20 – Draghi ha incontrato Erdogan, focus anche su Libia – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, a margine del vertice Nato. Nel corso del colloquio sono stati affrontati gli sviluppi della crisi in Ucraina e la situazione nel Mediterraneo, con particolare attenzione alla Libia.

Ore 15.15 – Biden, 4 nuovi battaglioni sono un segnale forte – “La creazione odierna di quattro nuovi battaglioni in Slovacchia, Romania, Bulgaria e Ungheria sono un segnale forte che difenderemo collettivamente e proteggeremo ogni centimetro del territorio della Nato”. Lo ha dichiarato il presidente americano, Joe Biden, in una nota al termine del vertice straordinario della Nato.

Ore 15.10 – Stoltenberg (Nato), Cina non deve sostenere invasione russa – “I leader della Nato hanno confermato che la Cina non deve fornire un sostegno economico o militare all’invasione russa. Al contrario deve esercitare la sua significativa influenza sulla Russia per la pace”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo il vertice straordinario della Nato, in cui i paesi membri hanno raddoppiato il numero di battaglioni sul fianco orientale dell’alleanza, con quattro nuovi battaglioni in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, oltre a nuove forniture di armi all’Ucraina. “È stata approvata una significativa fornitura di armi all’ucraina tra cui anticarro, difesa aerea e droni che si sono dimostrati altamente efficaci”, ha detto Stoltenberg, che ha aperto alla fornitura di sistemi di difesa aerea. “Accolgo con favore i passi di molti altri alleati per fornire supporto difensivo all’Ucraina e insieme, siamo impegnati a identificare ulteriori attrezzature, compresi i sistemi di difesa aerea, per aiutare l’Ucraina”, ha detto. “Oggi i leader della Nato hanno deciso di riposizionare la nostra deterrenza e difesa a lungo termine per affrontare una nuova realtà della sicurezza”.

Ore 15.05 – Usa, sanzioni contro 328 deputati e 48 aziende – Nuove misure restrittive di Washington contro la Russia come ritorsione per l’invasione dell’Ucraina. Nel mirino delle sanzioni sono finiti 328 deputati della Duma e 48 aziende della difesa.

Ore 15.00 – Stoltenberg (Nato), responsabilità non inasprire conflitto – “Abbiamo la responsabilità che il conflitto non si inasprisca oltre perché sarebbe più pericoloso e devastante”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo il vertice dei paesi Nato a Bruxelles, in cui ha espresso preoccupazione per un possibile attacco con armi chimiche e biologiche. “Siamo preoccupati in parte perché vediamo la retorica e vediamo che la Russia sta cercando di creare una sorta di pretesto accusando l’Ucraina, gli Stati Uniti e gli alleati della Nato di prepararsi a usare armi chimiche e biologiche”, ha detto Stoltenberg.”C’è anche il rischio che un attacco abbia un effetto diretto sulle persone che vivono nei paesi della Nato”.

Ore 14.55 – Nato: gravi conseguenze per uso armi chimiche – “Condanniamo anche gli attacchi contro le infrastrutture civili, comprese quelle che mettono in pericolo le centrali nucleari. Continueremo a contrastare le bugie della Russia sul suo attacco all’Ucraina ed esporremo narrazioni inventate o fabbricate operazioni ‘false flag’ per preparare il terreno a un’ulteriore escalation, anche contro la popolazione civile ucraina. Qualsiasi uso da parte della Russia di un’arma chimica o biologica sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze”. È quanto si legge nella dichiarazione finale del summit della Nato, che definisce la decisione del presidente russo Vladimir Putin di attaccare l’Ucraina “un errore strategico, con gravi conseguenze anche per la Russia e il popolo russo”. “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha distrutto la pace in Europa e sta causando enormi sofferenze umane e distruzione”, hanno detto i leader alleati. “Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina nei termini più forti possibili. Chiediamo al presidente Putin di fermare immediatamente questa guerra e di ritirare le forze militari dall’Ucraina, e chiediamo alla Bielorussia di porre fine alla sua complicità, in linea con la risoluzione sull’aggressione contro l’Ucraina adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 marzo 2022”.

Ore 13.55 – Mosca, scoperti in Ucraina 30 laboratori armi biologiche – Il ministero della Difesa russo ha affermato che sono stati localizzati 30 laboratori utilizzati per lo sviluppo di armi biologiche in 14 siti in Ucraina. Lo riporta l’agenzia russa Tass.

Ore 13.50 – Zelensky, nell’intervento alla Nato non ha chiesto no-fly zone – Il presidente ucraino non ha rinnovato la richiesta di imporre una no-fly zone sui cieli ucraini, durante l’intervento in videocollegamento al vertice della Nato tenuto oggi a Bruxelles. Lo riporta Associated Press, citando una fonte statunitense, secondo cui Zelensky non ha neanche fatto riferimento alla richiesta di aderire alla Nato.

Ore 13.45 – Kiev, Russia passerà a una guerra di logoramento – Secondo Mykhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraino e membro della delegazione ucraina nei colloqui di pace, la Russia dovrà iniziare una guerra di logoramento a causa dell’insuccesso dell’offensiva e l’alto numero di vittime.

Ore 13.42 – Kuleba, Kiev in trattative per garanzie di sicurezza – Sono in corso trattative tra l’Ucraina e Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Turchia, sulle garanzie di sicurezza chieste da Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba in un’intervista con El Pais, in cui ha spiegato cosa intende l’Ucraina per garanzie di sicurezza. “La garanzia di sicurezza della Spagna in quanto membro della Nato è l’articolo 5, che dice che se qualcuno lo attacca, tutti gli altri membri lo difenderanno. Vogliamo qualcosa di simile che dica che se qualcuno attacca l’Ucraina, quei paesi che danno le loro garanzie di sicurezza forniranno all’Ucraina tutte le armi necessarie entro 24 ore, adotteranno una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede di fermare l’aggressione e imporre sanzioni”, ha detto.

Ore 13.39 – Media, Usa disposti a accogliere fino 100.000 ucraini – Gli Stati Uniti intendo accogliere fino a 100.000 ucraini in fuga dall’invasione russa. Lo riporta Reuters, citando due fonti a conoscenza dell’imminente annuncio.

Ore 13.37 – Cremlino, Johnson leader anti-russo “più attivo – Il primo ministro britannico Boris Johnson è “il più attivo” leader anti-russo, secondo il Cremlino. Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov, secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. “Per quanto riguarda il signor Johnson, lo vediamo come il partecipante più attivo nella corsa a essere anti-russi”, ha detto. “Porterà a un vicolo cieco di politica estera”.

Ore 13.35 – Kiev: “Morti 128 bambini dall’inizio della guerra” – La procura generale ucraina ha dichiarato che finora 128 bambini sono morti in Ucraina a causa del conflitto iniziato il 24 febbraio scorso. Nello stesso periodo, altri 172 bambini sono rimasti feriti.

Ore 13.30 – Biden, alleati uniti contro l’attacco ingiustificato – “Oggi a Bruxelles mi incontro con i nostri alleati della Nato, i membri del G7 e il Consiglio europeo per discutere la nostra risposta in corso all’attacco immotivato e ingiustificato della Russia all’Ucraina. Siamo uniti in difesa della democrazia e con il popolo ucraino”. Lo ha scritto in un tweet il presidente americano, Joe Biden.

Ore 13.25 -Borsa Mosca riapre dopo quasi un mese, rialzo del 4,37% – La Borsa di Mosca ha chiuso con un rialzo del 4,37%, dopo quasi un mese di sospensione decretata dalla Banca Centrale a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente per l’offensiva militare russa in Ucraina. La seduta ha visto una contrattazioni parziale, con un numero limitato di azioni dell’indice Moex.  Tra i 33 titoli scambiati oggi per sole quattro ore, sono saliti la società chimica PhosAgro (+26,62%), la società petrolifera Tatneft (+20,11%) e il più grande produttore indipendente di gas naturale del paese Novatek (+18,48%). Tra i titoli in perdita, la compagnia aerea russa Aeroflot (-16,44%), la società energetica Inter RAO (-6,94%) e le azioni privilegiate dell’operatore di gasdotti Transneft (-6,06%). Oltre ad autorizzare le contrattazioni su un numero limitato di titoli, la banca centrale russa ha vietato la vendita allo scoperto dei titoli più liquidi in borsa. Prima della chiusura delle contrattazioni, deciso lo scorso 28 febbraio, il mercato azionario era crollato del 45% e i principali titoli erano scesi di oltre il 58%.

Ore 13.20 – Zelensky, ora tocca alla Nato garantire la sicurezza – “Abbiamo mostrato di cosa siamo capaci e quanto possiamo dare alla sicurezza comune in Europa e nel mondo”, “ma la Nato deve ancora mostrare cosa può fare l’Alleanza per salvare le persone”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso in videocollegamento con il summit straordinario della Nato. “Il mondo sta aspettando e anche l’Ucraina”, ha precisato Zelensky. Kiev, ha aggiunto, “è in attesa di azioni reali e vere garanzie di sicurezza da coloro la cui parola è degna di fiducia e le cui azioni possono mantenere la pace”, ha concluso il presidente ucraino, che nel suo discorso ha accusato la Russia di distruggere l’Ucraina dal cielo. “L’Ucraina non ha potenti armi antimissilistiche. Ha aerei molto più piccoli della Russia. Pertanto, il loro vantaggio nel cielo è l’uso di armi di distruzione di massa. E si vedono le conseguenze oggi: quante persone sono state uccise, quante città pacifiche sono state distrutte”, ha detto.

Ore 13.15 – Alleati Nato insistono, “Cina non sostenga Mosca” – Durante il vertice della Nato a Bruxelles, “molti” leader hanno ritenuto che “la Cina debba assumersi le proprie responsabilità nella comunità internazionale” e che sarà necessario “continuare a chiedere alla Cina di non sostenere la Russia nella sua aggressione”. Secondo un alto funzionario americano, gli Stati Uniti hanno inoltre avviato consultazioni con i loro alleati per fornire missili antinave all’Ucraina, uno scenario che tuttavia presenterebbe “difficoltà tecniche”.

Ore 13.10 – Cremlino, Shoigu ha partecipato a riunione con Putin – Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha preso parte all’incontro tra Vladimir Putin e i membridel Consiglio di sicurezza russo. Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russo Dmitri Peskov. Shoigu, in passato indicato come possibile successore di Putin, non appare in pubblico da quasi due settimane, un’assenza che ha lasciato spazio alle voci più disparate sui social media. Leggi qui.

Ore 13.05 – Gas: continua a salire al Ttf, +7% – I prezzi europei del gas continuano a salire al Ttf. Dopo un avvio in moderato calo, il contratto sale ora del 7% a 125 euro per magawattora.

Ore 13.00 – Iran, al lavoro con Russia per bypassare Swift – L’ambasciatore iraniano a Mosca ha dichiarato che Russia e Iran stanno lavorando per unificare i propri sistemi di pagamento internazionali e aggirare le sanzioni sull’utilizzo del circuito internazionale Swift, da cui molte banche russe sono state escluse a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

Ore 12.55 – Usa-Nato si preparano a rischi incidenti nucleari – Gli Stati Uniti e la Nato si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e biologici russi. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando funzionari dell’amministrazione Biden, secondo i quali i preparativi includono anche misure di deterrenza. Secondo l’agenzia statunitense, oggi il comunicato del vertice del G7 che si terrà a Bruxelles intimerà alla Russia di non usare armi chimiche o nucleari.

Ore 12.50 – Anpi: invio armi vicino a linea rossa, ci avvicina al coinvolgimento – In merito al conflitto in corso tra Ucraina e Russia “la domanda da porsi, nell’ambito di un piano di aiuti da inviare agli ucraini, è quale sia la linea rossa da non superare, oltre cui c’è il rischio di una conflagrazione. L’invio di armamenti è sicuramente nei pressi della linea rossa, perché le sanzioni parlano il linguaggio dell’economia, ma le armi parlano solo il linguaggio della guerra e, assieme all’aumento del budget militare, ci avvicinano al coinvolgimento diretto del nostro Paese”. Lo ha detto il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, in un passaggio della sua relazione al 17/o Congresso nazionale dell’associazione. Stamattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio aveva confidato che il congresso dell’Anpi sarebbe stato “un momento importante” di “solidarietà attiva con chi sta resistendo”.

Ore 12.45 – Cremlino: gas solo in rubli crea problemi ai paesi ostili – “Pagare il gas russo solo in rubli potrebbe creare problemi ai paesi ostili alla Russia”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

Ore 12.40 – Zelensky alla Nato: dateci 1% dei vostri 20mila carrarmati  – “Avete almeno 20.000 carri armati. L’Ucraina ha chiesto l’uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli. Ma non abbiamo una risposta chiara”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky nel suo intervento alla Nato, secondo quanto riporta l’Ansa citando Pravda Ucraina. Zelensky ha spiegato che i mezzi servono per “sbloccare le nostre città, dove la Russia tiene in ostaggio centinaia di migliaia di persone, creando artificialmente la fame, distruggendo letteralmente i quartieri residenziali nelle ceneri”.

Ore 12.35 – Papa Francesco: “Aumento spesa armi una pazzia” – Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si è compromesso a spendere credo il 2% o il 2 per mille del Pil per comprare armi come risposta a quello che sta accadendo. Una pazzia”. È il duro attacco di papa Francesco alle misure decise a livello europeo dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Continua a leggere qui

Ore 12.30 – Zelensky chiede alla Nato aiuti militari “senza restrizioni” – “Per salvare le persone e le nostre città, l’Ucraina ha bisogno di assistenza militare senza restrizioni. Proprio come la Russia usa il suo intero arsenale contro di noi”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, nel suo messaggio per i capi di stato e di governo della Nato riuniti nel vertice straordinario a Bruxelles.”Questa mattina c’erano bombe russe al fosforo. Gli adulti sono stati uccisi e i bambini sono stati uccisi di nuovo”, ha detto Zelensky.

Ore 12.25 – Parlamento Ue, 150 milioni per sostenere Moldavia – L’Europarlamento ha destinato 150 milioni di euro per sostenere la Moldavia, che ha accolto centinaia di migliaia di ucraini in fuga dal paese in guerra. Lo ha dichiarato in un tweet la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola.

Ore 12.20 – Bulgaria richiama a Sofia ambasciatore in Russia – Il primo ministro bulgaro, Kiril Petkov, ha richiamato per consultazioni l’ambasciatore in Russia.

Ore 12.15 – Zelensky al parlamento svedese. “L’Ucraina merita di essere membro Ue” – Il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky oggi è rivolto al parlamento svedese. “Non stiamo combattendo solo per il popolo ucraino, ma per la sicurezza dell’Europa e abbiamo dimostrato che meritiamo di essere un membro a pieno titolo dell’UE”.

Ore 11.46 – Il sindaco di Mariupol: “15mila abitanti portati con forza in Russia” – “Circa 15mila residenti di Mariupol sono stati deportati illegalmente in Russia”. Lo rende noto su Telegram il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko, precisando che “gli invasori costringono le persone gia’ stremate dalla guerra a salire sugli autobus e li privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini. “Le persone deportate – aggiunge – vengono prima consegnate nei cosiddetti campi di smistamento da dove vengono poi ridistribuite in varie città remote della Russia”. Secondo il sindaco, i russi bloccano i convogli per l’evacuazione dei cittadini (in particolare oggi sono stati fermati gli autobus che hanno lasciato Zaporozhye in direzione di Berdyansk) “solo per impedire alle persone di tornare nel territorio controllato dall’Ucraina, a dispetto della loro volonta’”.

Ore 11.15 – Cina, Nato disinforma su sostegno a Russia – La Cina accusa il segretario generale della Nato Jens
Stoltenberg di “diffondere disinformazione” sul sostegno della Cina alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Il portavoce del ministero degli Esteri di Wang Wenbin ha replicato che “accusare la Cina di diffondere false informazioni sull’Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto”.

Ore 11.05 – Bloomberg, G7 intimerà a Mosca di non usare armi chimiche o nucleare – Il comunicato del vertice del G7 che si terrà oggi a Bruxelles intimerà alla Russia di non usare armi chimiche o nucleari. Lo riporta Bloomberg.

Ore 11.00 – Nave russa distrutta a Berdyansk, il video – Un video mostra l’incendio che ha avvolto la nave da sbarco russa “Orsk” nel porto di Berdyansk, controllato dalle forze russe. L’attacco è stato rivendicato dalle autorità ucraine.

 

Ore 10.55 – Gas in rubli, Kuleba: nessun paese Ue accetti richiesta Putin – “Se un paese dell’Ue si inchina alle umilianti richieste di Putin di pagare petrolio e gas in rubli, sarà come aiutare l’Ucraina con una mano e aiutare i russi a uccidere gli ucraini con l’altra. Invito i paesi interessati a fare una scelta saggia e responsabile”. Lo ha detto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba.

Ore 10.50 – Oms: “Mille ospedali sulle linee di fuoco” – A un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, sono stati accertati 64 attacchi contro i centri sanitari, che hanno provocato 15 morti e 37 feriti. Lo ha dichiarato l’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo cui più di mille strutture sanitarie si trovano nei pressi delle linee di conflitto. Secondo l’Oms, l’impatto dei primi 28 giorni di conflitto sul sistema sanitario ucraino è stato “devastante”: circa la metà delle farmacie ucraine potrebbero ormai essere chiuse e la vaccinazione contro il Covid-19 e quelle di routine si sono fermate. L’Oms afferma che molti operatori sanitari sono sfollati o impossibilitati a lavorare e milioni di persone attualmente sono senza cure.

Ore 10.45 – Regno Unito: nuove sanzioni a 65 imprese e personalità russe – Il Regno Unito ha imposto sanzioni ad altre 65 entità russe. Tra gli obiettivi delle nuove misure in risposta alla perdurante guerra in Ucraina, alcuni esponenti di spicco dell’economia russa, come l’amministratore delegato di Sberbank Herman Gref, il petroliere Evgeny Shvidler, socio di Roman Abramovich, e  il banchiere Oleg Tinkov. Tra le società, colpite anche le banche Gazprombank e Alfabank.

Ore 10.30 – Russia: la Polonia ha bloccato i conti dell’ambasciata russa – L’ambasciatore russo a Varsavia ha accusato la Polonia di aver bloccato i conti bancari dell’ambasciata.

Ore 10.20 – Giocano con una mina che esplode, gravi tre ragazzi – Tre giovani di 15, 13 e 12 anni sono stati ricoverati in gravi condizioni nel villaggio di Obilne, vicino a Zaporizhzhia, dopo l’esplosione di una mina con cui stavano giocando, senza riconoscerla. Lo riferisce il Servizio di emergenza ucraino.

Ore 10.10 – Ucraina: vice amb. russo all’Onu, “Nucleare se provocati” – La Russia userà le armi nucleari se provocata. Lo ha detto a Sky News il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitri Polyanskiy. “Se la Russia è provocata dalla Nato, se la Russia viene attaccata dalla Nato, perché no, siamo una potenza nucleare”, ha detto Polyansky quando gli è stato chiesto se ritenga corretto che questa minaccia pesi sul mondo. “Non credo sia la cosa giusta da dire. Ma non è la cosa giusta minacciare la Russia e cercare di interferire. Quindi quando hai a che fare con una potenza nucleare, ovviamente, devi calcolare tutti le possibili conseguenze del tuo comportamento”. Negli scorsi giorni il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha detto a Cnn che il Cremlino potrebbe decidere di ricorre all’arma nucleare se messa di fronte a una minaccia “esistenziale”.

Ore 10.05 – Zelensky, prima intervista a un quotidiano italiano – “Secondo i piani del nemico, si prevedeva la conquista dell’Ucraina entro pochi giorni, 48 o 72 ore. Ma la guerra lampo è fallita e l’eroica resistenza degli ucraini, che stanno difendendo la loro terra, le loro case, le loro famiglie, la loro libertà e sovranità, va avanti da ormai un mese”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un’intervista a La Repubblica, la prima rilasciata a un quotidiano italiano. “Fate pressione sull’aggressore, aumentate le sanzioni contro quei russi che hanno iniziato e conducono questa guerra, rinunciate alle merci russe, ritirate le vostre aziende dal mercato russo”, ha detto. “La Russia deve subire le conseguenze delle sue attività criminali: nella sua economia, negli scaffali vuoti nei negozi, negli yacht e nelle ville sottoposti a blocco, nell’impossibilità di viaggiare nel vostro bellissimo Paese”.

Ore 10.00 – Mosca: conquistata Izyum, nella regione di Kharkiv – Le forze d’invasione russe hanno preso stamane il controllo della città di Izyum, nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “Le unità dell’esercito russo hanno preso il pieno controllo della città di Izyum”, ha detto Konashenkov.

Ore 9.50 – Borsa Mosca, Casa Bianca: stiamo assistendo a una farsa – “Ciò a cui stiamo assistendo è una farsa”. Lo afferma il vice consigliere nazionale statunitense per la Sicurezza nazionale per l’economia internazionale, Daleep Singh, commentando la riapertura della borsa di Mosca, che ha guadagnato il 9 percento dopo una chiusura di oltre tre settimane. “Dopo aver tenuto i suoi mercati chiusi per quasi un mese”, aggiunge Singh, “la Russia ha annunciato che permetterà di scambiare solo il 15% delle azioni quotate, agli stranieri è impedito vendere le proprie azioni e la vendita allo scoperto in generale è stata vietata. Nel frattempo, la Russia ha chiarito che ha intenzione di iniettare risorse pubbliche per sostenere artificialmente le azioni delle società ammesse agli scambi. Questo non è un vero mercato e non è un modello sostenibile, il che sottolinea solo l’isolamento della Russia dal sistema finanziario globale. Gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner continueranno ad agire per isolare ulteriormente la Russia dall’ordine economico internazionale finché continuerà la sua brutale guerra contro l’Ucraina”.

Ore 9.40 – Anonymous annuncia attacco hacker contro la banca centrale russa – Il collettivo Anonymous ha annunciato un nuovo attacco hacker contro la banca centrale russa. “Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti”, hanno scritto su Twitter gli attivisti. Nei giorni scorsi Anonymous ha preso di mira alcune società che continuano a operare in Russia tra cui Nestlé che ha poi deciso di ridurre le sue attività a Mosca.

Ore 9.30 – Unicef: dall’inizio della guerra sfollato un bimbo su due – Un bambino ucraino su due è stato sfollato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio. Lo ha detto il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). “Dall’inizio della guerra un mese fa, su ogni bambino e bambina del paese, uno su due ha dovuto abbandonare le proprie case. È una situazione che non abbiamo mai visto prima, non a memoria d’uomo, ed è quasi impossibile da affrontare”, ha detto alla Cnn il portavoce James Elder.

Ore 9.20 – Bonomi, gas in rubli? Contratti sono ben chiari – “Non mi preoccupa più di tanto la mossa di Putin” sul pagamneto del gas in rubli, “era prevista, per poter sostenere il rublo”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, a Rtl 102.5. “Ma i contratti internazionali sono ben chiari: la valuta da utilizzare è il dollaro”, ha aggiunto Bonomi. Quindi si tratta di “uno dei tanti bracci di ferro tra chi impone sanzioni e chi cerca di difendere la propria economia messa a dura prova”.

Ore 9.15 – Ambasciatore ucraino, ogni giorno crimini contro l’umanità – Oggi è passato un mese esatto “da quando la Russia ha avviato il conflitto più sanguinoso in Europa, aprendo una nuova pagina veramente tragica della storia europea”. L’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, ha esordito così con il suo intervento alla commissione Affari esteri della Camera dei deputati, ricordando che da quel 24 febbraio “ogni giorno massicci bombardamenti distruggono le nostre città, le infrastrutture, le centrali nucleari mentre le truppe russe “continuano a commettere crimini di guerra e contro l’umanità, attaccando i civili, stuprando le donne ucraine”.

Ore 9.10 – Kiev: Mosca non porta via corpi dei soldati, minaccia sanitaria – “La Russia non porta via i corpi dei soldati uccisi sul campo e questo rappresenta una grave minaccia sanitaria per l’Ucraina”. Lo ha affermato il direttore ad interim del dipartimento della salute della regione di Sumy, Anatoly Kotlyar, citato dalla Unian. “Rimangono per strada e rappresentano una grande minaccia, soprattutto ambientale. I corpi privi di documenti sono difficili da identificare”, ha spiegato. Per conservare i cadaveri dei soldati russi sono stati ordinati 10 container frigoriferi, che, a causa del blocco di alcune linee ferroviarie, non sono ancora stati consegnati.

Ore 9.05 – Ambasciatore ucraino, mire Russia vanno ben oltre Kiev – L’invasione della Russia è condotta nel “modo più barbaro e inimmaginabile” e “non riguarda solo la sopravvivenza dell’Ucraina ma di tutta l’Europa e dei suoi valori”. A esattamente un mese dall’inizio dell’invasione, l’ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk è intervenuto alla commissione Affari esteri della Camera, avvertendo che “le mire russe vanno ben oltre l’Ucraina, si tratta della sfera di influenza in Europa e in Asia. Dopo l’Ucraina ci possono essere il Kazakistan, la Moldavia, ma anche la Polonia”.

Ore 9.00 – Intesa per 7 corridoi umanitari, manca Mariupol  – Kiev e Mosca hanno concordato per oggi l’apertura di sette corridoi umanitari per evacuare i civili dalle città ucraine. Lo ha detto la vice prima ministra ucraina Irina Vereshchuk, secondo cui non è stato aperto un corridoio dalla città sudorientale di Mariupol, da settimane sotto assedio dalle forze russe. La vicepremier ha detto che gli abitanti rimasti a Mariupol possono tentare di raggiungere la vicina Berdyansk.

Ore 8.50 – Johnson: Putin ha già superato linea rossa – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha chiesto di continuare ad aumentare la pressione sulla Russia per fermare la guerra in Ucraina. “La gente parla di nuove linee rosse per armi nucleari chimiche, biologiche, tattiche o altro. Per me la linea rossa è già stata superata. Sta bombardando, indiscriminatamente, centri civili”, ha detto in un’intervista all’emittente radiofonica Lbc, prima dei vertici di Nato e G7 a cui prenderà parte oggi. “Penso che tutti vogliano entrarci cercando di ottenere la pace. Che tutti noi vogliamo vedere una soluzione in Ucraina. Tutti sperano che Putin si ritiri e fermi questo massacro incredibile e barbaro in cui è coinvolto”, ha detto. “Ma l’unico modo per farlo, pensiamo, c’è un’enorme unità, è continuare con la pressione che abbiamo applicato e aumentarla”.

Ore 8.45 – Quattro morti a Luhansk, l’accusa delle autorità ucraine: “Usate bombe al fosforo” – Nella regione di Luhansk, nel sud est dell’Ucraina, l’esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Sergey Gaidai, citato dall’agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti. “Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Luhansk con missili e bombardamenti al fosforo. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case”. Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.

Ore 8.40 – Kiev, sotto controllo incendi vicino Chernobyl – La maggior parte degli incendi scoppiati nell’area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl sono sotto controllo. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ecologia e delle risorse naturali Ruslan Strelets. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il ministro ha spiegato in un’intervista televisiva che nell’area si sono registrati più di 30 incendi nelle ultime due settimane. “Ci sono stati altri 5 incendi nell’ultima settimana. Oggi la maggior parte di questi incendi è circoscritta. Ci sono ancora piccole aree in cui l’incendio continua”, ha detto.

Ore 8.30 – Riapre la borsa di Mosca, +11,7% – La borsa di Mosca è schizzata dell’11,7 percento alla riapertura, quasi un mese da quando la banca centrale aveva deciso di sospendere le contrattazioni a seguito del crollo dovuto alle prime sanzioni imposte dai paesi occidentali in risposta all’invasione dell’Ucraina.

Ore 8.20 – Kiev, ministero Difesa: a Berdyansk distrutta nave russa – Il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che una nave da sbarco russa, la “Orsk”, è stata distrutta oggi a Berdyansk. “Ce ne saranno di più”, ha dichiarato il ministero. Nel porto della città sudorientale, controllato dalle forze russe, stamattina è scoppiato un grande incendio.

Ore 8.10 – Stoltenberg: Nato contraria a no-fly zone – “Non invieremo truppe Nato sul terreno, perché noi abbiamo la responsabilità di non espandere il conflitto, di impedire che ci sia più distruzione”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, al suo arrivo al vertice straordinario dell’Alleanza atlantica a Bruxelles, che oggi ospiterà anche i vertici del G/ e del Consiglio europeo, a cui prenderà parte il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “Imporre una no-fly zone vuol dire attaccare massicciamente il sistema di difesa aerea russo e quindi entrare in guerra aperta”, ha ribadito Stoltenberg, che ha chiesto maggiori investimenti dai paesi dell’Alleanza atlantica nella difesa.

Ore 8.05 – Johnson, Londra invierà 6.000 missili e 25 milioni sterline – Il Regno Unito invierà 6.000 missili, composti da armi anticarro e ad alto potenziale esplosivo, e 25 milioni di sterline (33 milioni di dollari, 30 milioni di euro) in aiuti finanziari all’esercito dell’Ucraina. Lo ha detto ieri il primo ministro Boris Johnson. “Il Regno Unito lavorerà con i nostri alleati per aumentare il sostegno militare ed economico all’Ucraina, rafforzando le loro difese mentre invertono la tendenza in questa lotta”, ha detto prima dei vertici di Nato e G7.

Ore 8.00 – Zelensky ai vertici Nato, UE e G7: “Vedremo chi ci ha tradito per soldi” – Nel suo ultimo discorso, Zelensky ha chiesto “passi significativi” da Nato, UE e G7, che terranno vertici oggi a Bruxelles. “La nostra ferma posizione sarà rappresentata a questi tre vertici. In questi tre vertici vedremo: chi è un amico, chi è un partner e chi ci ha tradito per soldi”, ha detto.

Ore 7.50 – Berdyansk, porto in fiamme – Un incendio è scoppiato stamattina nel porto di Berdyansk, occupato dalle forze russe. Secondo Anton Geraschenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, le fiamme sono scoppiate da un “deposito di razzi e armi di artiglieria a Berdyansk, occupata dai russi”. L’incendio potrebbe essere scoppiato nell’area in cui negli scorsi giorni le forze russe avevano iniziato lo sbarco di mezzi militari. La città si trova circa 75 chilometri a nord-ovest di Mariupol.

Ore 7.40 – Mattarella: da Anpi solidarietà attiva a chi resiste – “Il congresso dell’Anpi, associazione che raccoglie l’eredità di coloro che hanno lottato per la libertà, sarà certamente, ancora una volta, un momento importante di testimonianza e di riflessione. Di solidarietà attiva con chi sta resistendo, di ricerca di una pace su cui ricostruire civiltà e diritto. I principi, vivi e attuali, della nostra Carta costituzionale agiscano da guida”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al congresso dell’Anpi.

Ore 7.35 – Mattarella, Ue unita a fianco popolo aggredito – “La democrazia europea è stata garante di pace, motore di dialogo, di sviluppo e affermazione di valori di giustizia e coesione sociale. Ha saputo dare all’unità del Continente – pur con i suoi limiti – ordinamenti plurali e condivisi e oggi questa unità si esprime al fianco del popolo aggredito, chiedendo che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al congresso del’Anpi.

Ore 7.32 – Mattarella: bersaglio è democrazia nata da Resistenza – “Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al congresso dell’Anpi.

Ore 7.30 – Mattarella: aggressione riporta Europa in tempo stragi – “L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia celebra il suo 17esimo congresso in un momento drammatico. L’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 17° Congresso Nazionale dell’ A.N.P.I. in un messaggio al presidente, Gianfranco Pagliarulo.

Ore 7.20 – Regno Unito, avanzata russa su Kiev in forte difficoltà – Le unità militari ucraine hanno condotto con successo la controffensiva nelle città alla periferia di Kiev, e hanno probabilmente ripreso il controllo di Makariv e Moschun. Lo afferma la Difesa britannica nel suo ultimo Intelligence update pubblicato su Twitter. A nord-est di Kiev i russi stanno affrontando significative difficoltà, e la controffensiva ucraina ha probabilmente messo a rischio la ripresa dell’avanzata verso la capitale. Vi è, infine, la realistica possibilità che gli ucraini siano in grado di circondare le unità russe a Bucha e Irpin.

Ore 7.10 – Renault: sospende attività in stabilimento Mosca – Renault ha annunciato la sospensione delle attività del suo stabilimento di Mosca. Lo si legge in un comunicato diffuso dal gruppo in cui si aggiunge che le prospettive finanziare del gruppo sono riviste al ribasso per il 2022.

Ore 07.00 – L’Unione europea si riunisce per le nuove sanzioni a Mosca. È stallo sul dossier energia – Oggi e domani i leader europei si ritrovano a Bruxelles per approvare il quinto pacchetto di misure contro la Russia. Il tema più spinoso sul tavolo è quello dello stop ai rifornimenti di gas e petrolio russi. C’è chi spinge per farlo, come Lituania e Repubblica Ceca, e chi frena, come Germania e Francia. Di Maio: “Non poniamo veti”. In Europa arriva anche il presidente Usa Biden.

Ore 06.30 – Distrutto un ponte chiave per il collegamento con Kiev – Le forze russe hanno distrutto un ponte chiave sul fiume Desna, interrompendo una rotta vitale tra la città settentrionale di Chernihiv e Kiev: lo riporta la Bbc, che cita funzionari ucraini. Il ponte, ha spiegato il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisov, veniva utilizzato per portare aiuti umanitari alla capitale ed evacuare i civili. Il capo dell’amministrazione regionale, Viacheslav Chaus, ha detto che gli aiuti saranno comunque in qualche modo consegnati”.

Ore 06.00 – La Cina con la Russia all’Onu su risoluzione – La Cina si schiera con la Russia all’Onu. La risoluzione elaborata da Mosca sulla situazione umanitaria in Ucraina e bocciata in Consiglio di Sicurezza ha infatti ottenuto un unico voto a favore, quello di Pechino, a fronte di 13 astensioni. Pur parlando della situazione umanitaria in Ucraina, il testo non faceva alcun riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte Russia e al ruolo di Mosca nella crisi. La Russia “sta cercando di usare il Consiglio per coprire le sue azioni”, ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield. “Alla Russia non interessa il deterioramento delle condizioni umanitaria”, ha aggiunto.

Ore 05.00 – Russia, aumentano le probabilità di un golpe – Cresce, per Vladimir Putin, il rischio di un colpo di Stato a Mosca. Lo ha scritto un agente dell’intelligence russa a Vladimir Osechkin, attivista russo fondatore del gruppo di difesa dei diritti umani Gulag.ru. Il malcontento aumenta, scrive l’anonimo ufficiale del Fsb, citato dal Times, tra gli 007 che “non potranno più andare in vacanza nelle vile in Italia o portare i figli piccoli a Disneyland Paris. Non vogliono tornare indietro all’Unione sovietica e ogni mese di guerra in più aumenta la probabilità di una ribellione”.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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