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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Oggi il giorno della vittoria contro il nazismo, Zelensky: “Abbiamo vinto allora, vinceremo ora”. Parata anche a Mariupol, occupata dai russi

Immagine di copertina
Credit: REUTERS/Viacheslav Ratynskyi

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 9 MAGGIO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Settantacinquesimo giorno di guerra in Ucraina: oggi gli occhi sono tutti puntati su Mosca dove si terrà la parata della Vittoria per celebrare la vittoria della Russia sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. C’è attesa per il discorso che Vladimir Putin terrà sulla Piazza Rossa e durante il quale potrebbe annunciare una “guerra totale” nei confronti dell’Ucraina. Nel frattempo, nella giornata di ieri, il presidente russo ha dichiarato che la Russia sconfiggerà la “feccia nazista”, mentre l’ucraino Volodymyr Zelensky in un video ha paragonato i russi ai nazisti. A Mariupol, invece, i combattenti del Battaglione Azov asserragliati nell’acciaieria Azovstal hanno fatto sapere di non avere nessuna intenzione di arrendersi né di negoziare con i russi definiti “animali”. Di seguito tutte le notizie di oggi, 9 maggio 2022, in diretta.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 9 MAGGIO 2022

Ore 19.45 – Media ucraini: ripresi i bombardamenti su Azovstal – I russi hanno ripreso i bombardamenti nell’area dell’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo sostiene il canale ucraino Ukraine Now, citando lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine. Secondo il sito i combattimenti continuano anche a Rubizhne, nella regione di Luhansk.

Ore 17.26 – Comune Mariupol: i russi preparano attacco chimico alla Azovstal – A Mariupol i russi stanno preparando “un grande attacco chimico atteso per mercoledì 11 maggio” contro i combattenti ucraini asserragliati nell’acciaieria di Azovstal: lo sostiene il vicepresidente del Consiglio comunale di Mariupol, Oleksandr Lashin, in un videomessaggio sulla sua pagina Facebook.

Ore 16.10 – Macron: “Pace non si costruisce con l’umiliazione di Mosca” – “Non dobbiamo cedere alla tentazione dei revanscismi. Domani avremo una pace da costruire” e “dovremo farlo con Ucraina e Russia attorno al tavolo. Ma questo non si farà né con l’esclusione reciproca né con l’umiliazione”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un passaggio del suo discorso a Strasburgo per la cerimonia di chiusura della Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Ore 16.00 – Onu, distrutti uffici postali e vittime tra impiegati – La guerra in Ucraina ha causato gravi danni agli edifici e alle infrastrutture del servizio postale e sono numerose le vittime e i feriti tra gli impiegati. L’Unione postale universale (Upu), l’agenzia delle Nazioni Unite per la cooperazione internazionale nel settore postale, ha annunciato un intervento per favorire la ricostruzione della rete postale in Ucraina attraverso un apposito fondo.

Ore 15.50 – Michel ha assistito a distruzione edificio a Odessa – Il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, durante la sua visita a Odessa ha “assistito alla distruzione di un edificio residenziale”. Lo apprende l’Agi da una fonte europea.

Ore 15.40 – Zelensky: “Sbloccare i porti per permettere esportazione grano” – “È importante impedire una crisi alimentare nel mondo causata dalle azioni aggressive della Russia”. Lo scrive su Telegram Volodimir Zelensky, chiedendo “misure immediate per sbloccare i porti ucraini per permettere le esportazioni di grano”.

Ore 15.30 – Kiev, le nostre truppe si sono ritirate da Popasna – “Il nemico non cessa le sue operazioni offensive per stabilire un controllo totale sulle regioni di Donetsk, Lugansk e Kherson e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata”, ha aggiunto l’esercito di Kiev, sottolineando che nella regione di Donetsk le truppe russe proseguono i loro attacchi intorno alle località di Lyman, Popasniansky, Severodonetsk e Avdiivka.

Ore 15.20 – Odessa, attacco missilistico durante visita Michel – Dopo l’interruzione causata dai bombardamenti sulla città Charles Michel e il primo ministro ucraino hanno proseguito il loro incontro in un rifugio. Lo riportano fonti UE. Nell’incontro con il primo ministro Denys Shmyhal è stato affrontato soprattutto il tema degli aiuti umanitari, militari e finanziari per Kiev, ed è stata sottolineata “l’importanza” di fornire liquidità al governo di Kiev.

Ore 15.10 – Dl Ucraina bis, via libera a golden power per idroelettrico – La golden power si estende alle concessioni di “grande derivazione idroelettrica”. Lo prevede un emendamento del senatore del M5s Andrea Cioffi, approvato dalle commissioni Finanze e Industria del Senato che hanno terminato nella notte l’esame del dl Ucraina bis. La modifica estende i poteri speciali dello Stato già nei settori strategici di energia, trasporti e comunicazioni anche alle concessioni di competenza regionale.

Ore 15.00 – Macron: Non lasciare che qualche veto blocchi impegno UE – “Le avanguardie, le opinioni diverse sono sempre state il volano della crescita dell’ Europa ma negli ultimi anni penso che la necessita’ di decidere a 27 abbia rallentato questo impegno. I capi di Stato e e di governo non si riuniscono mai come eurozona, e questo e’ sbagliato. l’Europa a piu’ velocita’ esiste gia’. Non dobbiamo escludere nessuno ma non dobbiamo neanche lasciare che pochi blocchino tutto”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron alla cerimonia di chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Ore 14.50 – Macron: Ucraina è già membro affettivo nostra famiglia – “La guerra in Ucraina e la legittima aspirazione del suo popolo, come della Georgia e della Moldavia, a unirsi all’Unione Europea ci invitano a ripensare la nostra geografia e l’organizzazione del nostro continente. L’Ucraina con il suo coraggio e la sua battaglia è già membro di cuore della nostra Europa, della nostra famiglia e della nostra Unione”. Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron alla cerimonia per la conclusione dei lavori della Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Ore 14.40 – Mosca: Varsavia “connivente” in aggressione a ambasciatore – “Una protesta risoluta” è stata presentata alle autorità polacche dalla Russia per l’aggressione subita dall’ambasciatore di Mosca a Varsavia mentre deponeva fiori al cimitero dei soldati sovietici caduti durante la seconda guerra mondiale. In un comunicato del ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass, si accusa la polizia polacca di non essere intervenuta per proteggere il diplomatico, Sergei Andreyev, e le autorità di Varsavia di essere state “conniventi con i teppisti neo-nazisti” autori dell’attacco.

Ore 14.30 – Macron, non siamo in guerra con la Russia – “Non siamo in guerra con la Russia, lavoriamo per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, come europei, per il ritorno della pace sul nostro Continente”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, alla cerimonia per la conclusione dei lavori della Conferenza sul Futuro dell’Europa. “Sta solo all’Ucraina definire le condizioni di negoziazione con la Russia”.

Ore 14.20 – Macron: obiettivo è finire guerra, Russia non può vincere – “Il nostro obiettivo è fare terminare la guerra quanto prima, fare di tutto affinché l’Ucraina possa resistere e la Russia non possa vincere. Preservare la pace sul resto del Continente europeo ed evitare ogni tipo di escalation”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, alla cerimonia finale della Conferenza sul Futuro dell’Europa. “Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti, per bloccare le fonti di finanziamento sul lungo termini della guerra in Russia”, ha aggiunto. “Per sostenere l’Ucraina abbiamo mobilitati mezzi finanziari e militari come mai prima d’ora”, ha evidenziato.

Ore 14.10 – Media: Putin ha assistito alla parata con una coperta sulle gambe – “Putin per la prima volta in tutta la storia della Russia e dell’Unione Sovietica ha seguito la parata del 9 maggio non in piedi, ma seduto e con una coperta poggiata sulle gambe”. Lo sostiene il giornalista Yuri Colombo, collaboratore di diverse testate italiane e internazionali, che intervenendo sul canale svizzero Rsi a proposito delle celebrazioni del 9 maggio, ha aggiunto: “Mi ha colpito. È evidente che ci siano segnali di affaticamento”.

Ore 14.00 – Von der Leyen: cambiare i Trattati per riformare l’UE – I cittadini, con le loro 49 proposte, hanno detto all’UE dove vogliono che “questa Europa vada” e “ora sta a noi prendere la via più diretta. Utilizzando tutti i limiti di ciò che possiamo fare all’interno dei Trattati e, sì, modificando i Trattati dove è necessario”. Lo ha detto la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, alla sessione finale della Conferenza sul futuro (Cofoe) dell’Europa a Strasburgo. “Sarò sempre dalla parte di coloro che vogliono riformare l’UE per farla funzionare meglio”, ha sottolineato, indicando di voler lavorare in questa direzione “senza tabù e senza alcuna linea rossa ideologica”.

Ore 13.50 – Xi a Scholz: “Sosteniamo l’autonomia strategica dell’UE” – Cina e UE sono partner strategici globali e sono un’opportunità l’una per l’altra con interessi comuni che “superano di gran lunga le differenze”. Pechino, ha affermato il presidente Xi Jinping in un incontro virtuale col cancelliere tedesco Olaf Scholz, “sostiene l’autonomia strategica dell’UE. Le relazioni Cina-UE non sono mirate contro qualcuno, non dipendono né sono controllate da terzi. Si tratta di un consenso strategico a cui entrambe le parti dovrebbero aderire a lungo”. Xi, nel resoconto del Quotidiano del Popolo, ha aggiunto che le parti “dovrebbero aderire a una prospettiva dialettica di lungo termine”.

Ore 13.40 – Metsola: futuro dell’Europa legato a quello dell’Ucraina – “Il futuro dell’Europa è strettamente legato al futuro dell’Ucraina. La minaccia che affrontiamo è reale. Quale sarà il giudizio della storia delle nostre azioni? Le generazioni future leggeranno del trionfo del multilateralismo sull’isolazionismo?”. Lo ha detto la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola alla cerimonia di chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Ore 13.30 – Putin: “Nessun dubbio” su risultati operazione in Ucraina – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non avere “alcun dubbio” sul fatto che quella che chiama “l’operazione militare speciale” in Ucraina “produrrà risultati”. Lo riferisce la Tass. “Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l’avrebbe usata”, ha aggiunto Putin.

Ore 13.20 – Michel a Odessa per la festa dell’Europa: “Siamo con voi” – “Sono venuto a celebrare il Giorno dell’Europa a Odessa, la città in cui Pushkin ha detto che ‘si può sentire l’Europa’. E dove oggi il popolo ucraino protegge i suoi monumenti da proiettili e razzi e la sua libertà dall’aggressione russa. Non siete soli. L’Unione Europea è con voi”. Lo ha scritto il presidente del consiglio europeo Charles Michel in un tweet.

Ore 13.10 – Ambasciatore ucraino a Roma: avremo due giorni della vittoria – “Non ho ascoltato il discorso di Putin ma quello del mio presidente Zelensky. Tra poco avremo due giorni della vittoria”. Così l’ambasciatore ucraino a Roma Yaroslav Melnyk nel corso dell’iniziativa a Roma per la Festa dell’Europa.

Ore 13.00 – Xi a Scholz: no a espansione del conflitto – “La crisi ucraina ha nuovamente spinto la sicurezza europea a un bivio critico” e “dobbiamo fare del nostro meglio per evitare l’intensificazione e l’espansione del conflitto, che porterà a una situazione ingestibile”. Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, citato dai media statali, durante un incontro in videoconferenza con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.

Ore 12.50 – Von der Leyen a Zelensky: sull’adesione all’UE parere a giugno – La presidente della commissione UE Ursula von der Leyen ha avuto una videochiamata con Volodimir Zelensky. “Abbiamo dato seguito alla discussione del G7 di domenica. Nel giorno dell’Europa abbiamo discusso del sostegno dell’UE e del percorso europeo dell’Ucraina. In attesa di ricevere le risposte al questionario sull’adesione all’UE, la Commissione mirerà a esprimere il suo parere a giugno”, ha scritto in un tweet.

Ore 12.40 – Draghi: dopo invasione russa valori Ventotene più attuali – “Di fronte all’invasione russa dell’Ucraina, i valori contenuti nel Manifesto di Ventotene sono più attuali che mai”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel messaggio inviato in occasione del Ventotene Europa Festival. “Dobbiamo ricordare il ruolo avuto dall’idealismo federalista nella costruzione di una coscienza europea a cui dobbiamo affiancare il pragmatismo che è stato alla base della creazione delle prime istituzioni europee e della loro evoluzione”, ha affermato.

Ore 12.30 – Berlino su Putin: “E’ Mosca che ha iniziato la guerra” – “È troppo presto per commentare il discorso di Putin. Prendiamo atto delle sue parole”. Lo ha detto un portavoce di Olaf Scholz, alla conferenza stampa di governo. La posizione russa di aver reagito a una minaccia “non è nuova”, ha aggiunto il portavoce della ministra degli Esteri, ma è la Russia che ha portato la guerra in Europa.

Ore 12.20 – Parata della vittoria improvvisata anche sulla Stazione spaziale internazionale – Una parata della vittoria improvvisata per il 77esimo anniversario della sconfitta della Germania nazista ad opera dell’Unione sovietica si è tenuta anche a bordo della Stazione spaziale internazionale. Lo riferisce la Tass citando le dichiarazioni del cosmonauta russo Oleg Artemyev. L’iniziativa si è svolta nel modulo russo Zvezda con un sorvolo di modelli di un aereo da attacco al suolo Ilyushin Il-2 della Seconda guerra mondiale e di un veicolo spaziale con equipaggio Soyuz MS, utilizzato per trasportare i cosmonauti all’avamposto orbitale.

Ore 12.10 – Podolyak a Radio1: “Italia tra i garanti, dovrà fornire armi in caso di aggressione” – “Dobbiamo ringraziare l’Italia che ha adottato una posizione trasparente a sostegno della democrazia. Possiamo chiamare Roma un nostro sicuro e fedele alleato. I vertici politici del paese capiscono molto bene la situazione che stiamo vivendo. Stanno mostrando reazioni efficaci e veloci sugli eventi in corso”. Lo ha dichiarato in un’intervista a Rai Radio1 il consigliere del presidente Zelensky, Mikhailo Podolyak, membro della delegazione ucraina ai colloqui di pace con la Russia. Secondo Podolyak, l’Italia, è stata “uno dei primi paesi a offrirsi come garante della nostra sicurezza futura, aderendo alla proposta di creare un nuovo assetto di sicurezza”. “Da chi in futuro farà parte di questa nuova architettura di sicurezza ci aspetteremo armi in caso di nuove aggressioni, assistenza finanziaria e umanitaria. Il tutto in base alle vostre disponibilità. La cosa più importante sarà la rapidità”.

Ore 12.00 – Podolyak a Radio1: “L’integrità territoriale non può essere argomento di trattative” –  “La situazione attuale sul campo, la violenza dei russi e il tentativo di Mosca di distruggere il nostro intero settore delle esportazioni ci impedisce di porre fine alla guerra, accontentandoci di tornare lungo i confini del 23 febbraio scorso”. Lo ha dichiarato in un’intervista a Rai Radio1 il consigliere del presidente Zelensky, Mikhailo Podolyak, membro della delegazione ucraina ai colloqui di pace con la Russia, tornando sull’apertura espressa negli scorsi giorni dal presidente ucraino. “Anche se si ritornasse a quel punto zero, dice Zelensky, il volume dell’odio russo nei nostri confronti non garantirebbe una tregua. Ci sarebbe un nuovo assalto, doppiamente crudele. L’integrità territoriale ucraina non si può toccare. Non può essere argomento di trattative”.

Ore 11.50 – Kiev: colloqui interrotti dopo scoperta crimini sui civili – I colloqui di pace tra la Russia e l’Ucraina sono stati “interrotti dopo la scoperta dei crimini sui civili”. Lo ha detto in un’intervista a Rai Radio1 il consigliere del presidente Zelensky e membro della delegazione ucraina ai colloqui di pace con la Russia, Mikhailo Podolyak. Le negoziazioni “sono in pausa. Continua solo l’attività dei gruppi di lavoro che si occupano di aspetti umanitari e che stanno coordinando, ad esempio, i corridoi umanitari, le evacuazioni e lo scambio dei prigionieri”, ha detto Podoliak. “Gli altri gruppi di lavoro si incontrano virtualmente solo in modo sporadico. Non ci sono le condizioni per un incontro tra i due presidenti. L’escalation generale della guerra contribuisce a renderlo impossibile”.

Ore 11.40 – Media, ucciso vice comandante della Marina ucraina – Il vice comandante della Marina ucraina, il colonnello Ihor Bedzai, è rimasto ucciso durante una missione di combattimento mentre era a bordo di un elicottero Mi-14 colpito da un missile di un caccia russo. Lo ha reso noto il direttore della Come Back Alive Foundation, Taras Chmut, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform.

Ore 11.30 – Mosca: negoziati con Ucraina, non ancora momento per colloqui di persona – Non è ancora il momento per i colloqui di persona tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Lo ha dichiarato il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky. “Per un incontro di persona c’e’ bisogno di qualcosa di più sostanziale”, ha detto.

Ore 11.25 – Putin assiste a parata senza Shoigu accanto, Gerasimov non visto – Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, che usualmente assisteva alla parata militare della Giornata della vittoria accanto al Presidente Vladimir Putin, sulla tribuna, ha sfilato sulla Piazza rossa a bordo di un’auto nera. Ma poi non si è più visto. Così come il capo di stato maggiore, Valery Gersasimov, di cui non è stata diffusa alcuna inquadratura questa mattina. La parata, afferma l’agenzia russa Tass senza citare Gerasimov, è stata comandata dal capo di stato maggiore delle forze di terra, il generale Oleg Salyuko. Putin si è poi recato alla Tomba del milite ignoto, dove ha deposto una corona di fiori. Unico accenno del presidente russo all’arma nucleare, è stato per accusare Kiev di aver iniziato a pensare di dotarsene nuovamente.

Ore 11.20 – UE, proseguono discussioni su sesto pacchetto sanzioni – Proseguono le “discussioni” tra la commissione europea, la presidenza francese del consiglio europeo e gli stati membri più dipendenti dal petrolio russo, tra cui Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, che comprende un embargo entro sei mesi dell’importazione di greggio da Mosca ed entro nove mesi dei prodotti raffinati. Lo riferiscono fonti diplomatiche europee. Una riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli stati, è convocata da tempo per mercoledì prossimo: se l’intesa non verrà raggiunta prima, è possibile che si discuta del pacchetto in quella occasione, posto che si raggiunga per allora un accordo sulle modalità di attuazione dell’embargo petrolifero per i paesi che si approvvigionano dal braccio meridionale dell’oleodotto Druzhba, il più lungo della Terra, che dal Tatarstan russo trasporta greggio in Europa. Fino a ieri l’obiettivo era di approvare il pacchetto entro “l’inizio della settimana”, che è ora in corso.

Ore 11.15 – Odessa: 4 missili hanno colpito la regione – Quattro missili “ad alta precisione” hanno colpito la regione di Odessa. Lo ha riferito il consiglio comunale della città meridionale ucraina, rilanciando i dati del comando operativo del Sud, secondo il quale i missili sono stati lanciati dalla penisola della Crimea. Non ci sono ancora ulteriori dettagli a riguardo. Il consiglio comunale ha aggiunto che gli “occupanti russi” continuano a distruggere le infrastrutture della regione e a esercitare pressioni psicologiche sui civili. Lo riporta l’agenzia Unian.

Ore 11.10 – Londra: Putin “rispecchia il fascismo” di 77 anni fa – Il presidente russo Vladimir Putin e i suoi generali “rispecchiano il fascismo” e la tirannia di 77 anni fa e la loro invasione dell’Ucraina disonora il passato militare della Russia. Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace. In un discorso che coincide con il V-Day in Russia, Wallace ha detto che i generali russi sono complici quanto il loro presidente e dovrebbero affrontare la corte marziale. “Con l’invasione dell’Ucraina, Putin e la sua cerchia ristretta di generali rispecchiano il fascismo e la tirannia di 77 anni fa, ripetendo gli errori del regime totalitario del secolo scorso”, ha detto Wallace come riportano i media britannici.

Ore 11.05 – Parata del 9 maggio anche Mariupol, città occupata dai russi – Parata del 9 maggio a Mariupol, città occupata dalle forze russe, dove la resistenza ucraina combatte nell’acciaieria Azovstal. Le immagini sono state postate da Nexta Tv, media indipendente bielorusso.

Ore 11.00 – Zelensky: “Putin come Hitler, è maledetto dai suoi avi” – “Solo un pazzo può sperare di ripetere 2.194 giorni di guerra” della Seconda guerra mondiale: “colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato a imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video di oltre 5 minuti, girato in occasione del Giorno della Vittoria sul nazismo mentre cammina nel centro di Kiev, senza mai nominare direttamente il presidente russo Vladimir Putin.

Ore 10.50 – Mosca: negoziati con Ucraina proseguono in formato virtuale – I negoziati tra Russia e Ucraina stanno proseguendo in formato virtuale. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.

Ore 10.40 – Kiev: i russi hanno ripreso l’assalto all’acciaieria – Le truppe russe hanno ripreso l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo ha reso noto su Telegram il consigliere del sindaco della città, Petro Andriushchenko, sottolineando che l’offensiva è ricominciata dopo la partenza di un convoglio delle Nazioni Unite dalla regione di Donetsk. “Come previsto, dopo che un convoglio delle Nazioni Unite ha lasciato la regione di Donetsk, gli occupanti hanno iniziato a prendere d’assalto l’Azovstal. In particolare, hanno tentato senza successo di sfondare il ponte che era la porta per le evacuazioni”, ha detto Andriushchenko.

Ore 10.30 – Kiev: 25.650 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra – Sono almeno 25.650 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. L’esercito spiega anche che dopo 75 giorni di conflitto si registrano 199 caccia, 158 elicotteri e 377 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.145 carri armati russi, 513 pezzi di artiglieria, 2.764 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 94 missili da crociera, 185 lanciamissili, 12 navi, 1.970 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 87 unità di difesa antiaerea e 41 unità di equipaggiamenti speciali.

Ore 10.20 – Di Maio: “Non possiamo dare armi per colpire il suolo russo” – “Dobbiamo supportare l’Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l’Italia continuerà a lavorare per la pace” dice il ministro degli Esteri. La risposta a Putin, prosegue, “dev’essere un’escalation diplomatica”.

Ore 10.10 – A Kherson occupata parata 9 maggio – Si terranno anche a Kherson quest’anno le manifestazioni
per il 9 maggio, data della vittoria sui nazisti, chiamate parate del “Reggimento Immortale”. Lo scrive Ria Novosti parlando di “Kherson liberata”. La città ucraina attualmente è occupata dai soldati russi.

Ore 10.00 – Terminata la parata, Putin lascia la piazza Rossa – “Gloria alle nostre forze armate. Per la Russia! Per la vittoria!”, ha detto al termine del suo discorso.

Ore 9.50 – Reggimento Azov: noi abbandonati da Kiev – “Il nostro governo ha fallito la difesa di Mariupol, non ha garantito prima di tutto la sicurezza via mare”. Lo ha detto il tenente Ilya Samoilenko, responsabile dell’intelligence del reggimento ultranazionalista Azov, asserragliato nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, in un’intervista riportata sul quotidiano La Stampa. “Molti mesi fa, quando abbiamo visto la situazione diventare critica, abbiamo deciso di stare abbiamo anche avuto l’ordine di difendere Mariupol. Il problema è che molte delle autorità ufficiali hanno sabotato la difesa dell’Ucraina negli ultimi due anni. La guerra è iniziata 8 anni fa e non il 24 febbraio. Il governo ci ha lasciati soli, ci sentiamo abbandonati. Il nostro addestramento anni fa è stato sabotato dai funzionari, dalla burocrazia, dal governo”, ha aggiunto Samoilenko, criticando anche l’evacuazione dei civili intrappolati nell’acciaieria insieme agli uomini del reggimento Azov. “I politici possono celebrare la loro piccola vittoria, e per fortuna i civili sono stati portati in salvo, ma 25.000 persone state uccise a Mariupol dall’esercito russo. Non è stata un’evacuazione riuscita, come alcuni politici ucraini vogliono far credere molti che erano qui dentro sono stati trasportati in Russia come prigionieri. Il problema è che noi siamo militari e abbiamo un dovere ben preciso: difendere il nostro Paese e il nostro popolo”.

Ore 9.40 – Metsola: peggior errore non rispondere su adesione Kiev – “Il parlamento europeo ha chiaramente riconosciuto le ambizioni e le aspirazioni europee dell’Ucraina di essere un Paese candidato all’adesione all’Ue. Gli ucraini possono contare sul pieno sostegno del Parlamento europeo nel raggiungimento di questo obiettivo. Lo scenario peggiore ora sarebbe quello di non rispondere positivamente alla loro richiesta di avvicinarsi all’Ue”. Lo ha dichiarato in un’intervista all’Agi la presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola.

Ore 9.30 – Putin, nessun annuncio importante – Non c’è stato alcun annuncio importante nel discorso tenuto oggi dal presidente russo per il Giorno della vittoria, come invece previsto da molti osservatori. Nel suo discorso, Putin ha dichiarato che l’operazione in Ucraina è stata necessaria e assolutamente giusta, affermando che Mosca ha risposto a “un’evidente minaccia per il nostro paese e per i nostri confini”. “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”, ha detto il presidente russo.

Ore 9.15 – Inizia il discorso di Putin – “Compagni ufficiali e sottoufficiali, compagni generali e ammiragli mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria”. Così inizia il discorso del presidente russo. Continua a seguire qui il discorso del presidente russo.

Ore 9.10 – Zelensky: “Nessuno si approprierà della vittoria del ’45” – “Non permetteremo a nessuno di appropriarsi di questa vittoria”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky riferendosi al fatto che anche gli ucraini hanno sconfitto il nazismo. “Il nostro nemico – ha aggiunto Zelensky riferendosi alla Russia – sognava che avremmo rinunciato a celebrare il 9 maggio e la vittoria sul nazismo”. Mosca sostiene che l’invasione dell’Ucriana sia diretta a “denazificare” il Paese.

Ore 9.00 – Putin arriva sulla piazza Rossa – Cresce l’attesa per il discorso che oggi Vladimir Putin terrà alla parata per il Giorno della vittoria, nella piazza Rossa di Mosca. L’intervento di Putin sarà seguito in tutto il mondo, alla ricerca di indicazioni sulla direzione futura del conflitto in Ucraina, entrato oggi nel 75esimo giorno. Segui il discorso di Putin in diretta

Ore 8.50 – Kiev, sale a 226 il bilancio dei bambini uccisi – Sale a 226 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riferisce la Procura generale, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Ukrinform. Il numero dei bambini feriti sale a 415.

Ore 8.40 – 9 maggio, Zelensky agli ucraini: “Abbiamo vinto allora, vinceremo ora” – “Abbiamo vinto allora, vinceremo ora”. Il presidente ucraino Zelensky si è congratulato con gli ucraini nel giorno della vittoria sul nazismo. “Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli e quindi vinceremo”, ha scritto su Telegram. “Non dimenticheremo mai cosa fecero i nostri antenati durante la seconda guerra mondiale, che uccise più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due giornate della vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà. Abbiamo vinto allora. Vinceremo ora. E Khreshchatyk vedrà la parata della vittoria: la vittoria dell’Ucraina! Buona vittoria nel giorno della vittoria sul nazismo!”

Ore 8.30 – Governatore Luhansk: 3 civili morti per bombardamenti russi – Le truppe russe hanno bombardato la regione di Luhansk, nell’Ucraina orientale, uccidendo tre civili. Lo ha dichiarato il governatore di Luhansk, Serhiy Haidai, sul proprio canale Telegram, accusando l’esercito russo di aprire il fuoco sui civili e le loro abitazioni. “Ieri hanno preso di mira la popolazione della regione di Luhansk 24 volte. Una donna è morta a Severodonetsk. Due volontari della Transcarpazia sono morti a Belogorovka”, ha affermato Haidai.

Ore 8.20 – A Vladivostok iniziate celebrazioni per Giorno della Vittoria – Mentre si attende il discorso di Vladimir Putin sulla Piazza Rossa le celebrazioni del Giorno della Vittoria sono già iniziate a Vladivostok nell’estremo oriente della Russia. Il giorno segna la vittoria sulla Germania nazista nel 1945 e molte persone tenevano in mano le foto dei loro parenti che hanno combattuto nella guerra.

Ore 8.10 – Londra, carenze in capacità Mosca di condurre attacchi mirati – L’invasione dell’Ucraina ha rivelato carenze nella capacità di Mosca di condurre attacchi di precisione su larga scala. Lo riporta oggi l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina, in cui sottolinea che le forze russe stanno prendendo di mira villaggi e città con bombardamenti intensi e indiscriminati, con poca o nessuna considerazione per le vittime civili. Nel rapporto pubblicato dal ministero della Difesa di Londra, l’intelligence ricorda che all’inizio dell’invasione la Russia aveva pubblicamente promosso la sua capacità di condurre attacchi di precisione e limitare così i danni collaterali. Tuttavia, il conflitto continua al di là delle aspettative russe ed è probabile che le scorte di munizioni di precisione si siano fortemente ridotte. Questo ha costretto le forze russe a utilizzare munizioni obsolete, meno sofisticate, meno affidabili e più facili da intercettare. La Russia probabilmente avrà difficoltà a rifornire il suo arsenale di armi di precisione, conclude il rapporto.

Ore 8.00 – Kiev: forze ucraine si ritirano da Popasna, in mano ai ceceni – Le truppe ucraine si sono ritirate dalla città di Popasna, in Ucraina orientale. Lo ha reso noto il governatore della regione di Lugansk, confermando che la città è stata conquistata dai russi. Era stato il leader ceceno Ramzan Kadyrov a rivendicare su Telegram di aver preso con le proprie truppe il controllo della città, ma Kiev aveva smentito. Ora arriva la conferma del governatore, Serhiy Gaidai, secondo il quale le truppe di Kiev si sono ritirate per prendere posizioni più fortificate. “Purtroppo, le nostre truppe si sono davvero ritirate da Popasna”, che è stata bombardata per più di due mesi. “Lì è stato tutto distrutto”, ha aggiunto Gaidai.

Ore 7.50 – Mosca, in strada militari e attrezzature per parata – Sono già in strada a Mosca militari, blindati e attrezzature che tra qualche ora sfileranno sulla Piazza Rossa per l’attesa parata che celebra il Giorno della Vittoria, ma che quest’anno ha un valore speciale in considerazione della guerra in Ucraina. E’ uno impressionante sfoggio di potenza militare. Sono coinvolti 11mila tra ufficiali, sergenti, soldati, cadetti, membri del movimento giovanile Yunarmiya, unità del ministero delle situazioni di emergenza, della Guardia nazionale russa e degli agenti di frontiera dell’Fsb. Tutti fileranno in 33 colonne in marcia. Coinvolte anche 131 unità di armamenti ed equipaggiamenti, 77 aerei ed elicotteri. Per l’occasione tornerà in volo, dopo 12 anni, anche l’Ilyushin-80 modificato che dovrebbe permettere a Vladimir Putin di dirigere il Paese in caso di attacco nucleare. L’aereo, che non ha finestrini se non nella cabina di pilotaggio, può rimanere in cielo per giorni senza atterrare, grazie al rifornimento in volo.

Ore 7.40 – Guterres “sconvolto” dall’attacco russo sulla scuola – Il Segretario generale delle Nazioni Unite si è detto “sconvolto” dall’attacco della Russia del 7 maggio che ha colpito una scuola a Bilohorivka, in Ucraina, dove molte persone avrebbero cercato riparo dai combattimenti in corso. Lo riferisce il portavoce del segretario generale Stephane Dujarric. Questo attacco – si sottolinea – ricorda che in questa guerra, come in tanti altri conflitti, sono i civili a pagare il prezzo più alto.

Ore 7,00 – Zelensky: “La Russia perderà, il male perde sempre” – Nel suo consueto discorso notturno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che “la Russia perderà, perché il male perde sempre”. Zelensky, poi, è tornato a parlare delle sanzioni nei confronti di Mosca: “La cosa principale che ho sentito oggi è stata la disponibilità ancora maggiore del mondo ad aiutarci. E il fatto che abbiamo già raggiunto un risultato storico, perché è chiaro a tutto il mondo libero che l’Ucraina è la festa del bene in questa guerra”. In riferimento alle visite ricevute nella giornata di ieri, Zelensky, ha quindi aggiunto: “Sono sicuro che questa giornata in Ucraina ha dimostrato che siamo già una parte a tutti gli effetti del mondo libero e di un’Europa unita. Questo è un evidente contrasto con la solitudine di Mosca nel male e nell’odio che tutti vedranno domani”.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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