Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:02
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Giornalista francese ucciso a Severodonesk. Biden: “USA non invieranno missili a medio raggio”

Immagine di copertina

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 30 MAGGIO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina è giunta al 96esimo giorno. Nella giornata di ieri il presidente ucraino Zelensky si è recato nella regione di Kharkiv per parlare con il governatore e  il sindaco locali e per consegnare onorificenze ai soldati: “Voglio ringraziare  ciascuno di voi per il servizio che rendete”. Poco dopo la visita diverse esplosioni sono state udite nella città ucraina. Di seguito tutte le notizie di oggi, lunedì 30 maggio 2022.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 30 MAGGIO 2022

Ore 20.40 – Zelensky a Ue: Mosca usa popoli Africa come ostaggi, li affama – “Carestie su larga scala in Africa e in Asia significano per l’Europa meridionale e sudorientale una nuova crisi migratoria su larga scala”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, nel suo intervento in videocollegamento al vertice UE. “Potete vedere che le conseguenze dell’aggressione russa sono andate oltre il nostro Continente. E da lì torneranno sicuramente con problemi ancora più grandi per tutta l’Europa”, ha evidenziato. “E quando sentite ricatti da Mosca sul cibo, sappiate che questo è il suo colpo consapevole alle vostre società”, ha specificato Zelensky. “La Russia sta semplicemente usando i popoli dell’Africa e dell’Asia come ostaggi, spingendoli deliberatamente alla fame. Così che le persone fuggiranno da voi in massa. Siete pronti?”, ha detto ai leader Ue.

Ore 20.30 – Zelensky a UE: no compromessi a scapito integrità territorio – “Non ci possono essere compromessi a scapito della nostra integrità territoriale, della nostra sovranità”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, nel suo intervento al vertice UE. Zelensky ha ribadito che la pace dovrebbe essere “l’obiettivo comune”.

Ore 20.20 – UE: Draghi, Scholz e Macron, preoccupati da crisi alimentare – Il presidente del consiglio, Mario Draghi, il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel loro trilaterale prima del vertice europeo a Bruxelles hanno condiviso la preoccupazione per la crisi alimentare. È quanto si apprende da fonti europee.

Ore 20.15 – Draghi a UE: sostenere Ucraina con status candidato – “Offrire all’Ucraina lo status di Paese candidato può essere un gesto simbolico importante, un messaggio di sostegno nel mezzo della guerra”. Così il presidente del consiglio, Mario Draghi, nel suo discorso al consiglio europeo durante la sessione sull’Ucraina.

Ore 20.12 – Draghi a Ue: dev’essere l’Ucraina a decidere che pace vuole – “Deve essere l’Ucraina a decidere che pace vuole. Se l’Ucraina non è d’accordo sui termini, la pace non può essere sostenibile”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento sull’Ucraina al vertice Ue, in cui ha sottolineato che la politica energetica dei paesi europei non tornerà come prima. “Quello che è successo è troppo brutale. Dobbiamo muoverci ora per cambiare i nostri fornitori di energia nel lungo periodo”.

Ore 20.10 –  Draghi a UE: confronto con Putin per evitare crisi alimentare – “Il confronto con Putin è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe alimentare è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin”. Lo ha dichiarato il presidente del consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento al vertice UE. “Dobbiamo vincere la battaglia sulla sicurezza alimentare. È anche un modo per mostrare ai Paesi più poveri, ad esempio in Africa, che siamo dalla loro parte”, ha detto Draghi.

Ore 20.05 – Draghi, sì alle sanzioni ma senza squilibri tra gli stati – “Dobbiamo mantenere unità sulle sanzioni. L’Italia è d’accordo sul pacchetto, purché non ci siano squilibri tra gli Stati membri”. Lo ha detto Mario Draghi intervenendo al vertice europeo.

Ore 20.00 – Draghi a UE: scettico sull’utilità delle telefonate a Putin – “È essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace”. Lo ha detto Mario Draghi al vertice europeo.

Ore 19.55 – Draghi a UE: essenziale Putin non vinca questa guerra – “È essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace”. Lo ha dichiarato il presidente del consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento al vertice UE sull’Ucraina.

Ore 19.50 – Fonti UE, Zelensky non ha parlato di cessate fuoco – Nel discorso ai leader del consiglio europeo, il presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, non ha fatto riferimenti a eventuali negoziati di pace o accordi sul cessate il fuoco con la controparte russa. Lo ha precisato un alto funzionario europeo che ha assistito allo scambio tra il presidente ucraino e i capi di Stato e di governo europei. Al contrario delle precedenti occasioni, ha aggiunto la fonte, Zelensky non si è rivolto ai singoli leader, ma ha fatto un generale appello all’unità. Il leader ucraino ha infine auspicato rapidi passi avanti da parte della commissione europea che sta analizzando la domanda di adesione all’UE presentata da Kiev e le risposte del governo ucraino ai questionari di Bruxelles sui requisiti da rispettare per ottenere lo status di paese candidato.

Ore 19.40 – Russia, ipotesi meccanismo rubli per pagamento bond – La Russia sta valutando la possibilità di pagare i propri creditori utilizzando il meccanismo adottato per il pagamento del gas in rubli. Lo riporta Reuters, secondo cui il sistema  consentirebbe a Mosca di rimborsare gli obbligazionisti aggirando le infrastrutture di pagamento occidentali. “Come accade per il pagamento del gas in rubli: ci viene accreditata una valuta estera, qui viene cambiata in rubli per conto [di chi paga], ed è così che avviene il pagamento”, ha detto il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, secondo cui “il meccanismo di regolamento” delle obbligazioni in valuta estera “funzionerà allo stesso modo, solo nella direzione opposta”.

Ore 19.30 – Zelensky a UE: altri bimbi muoiono, servono più sanzioni – Tra il quinto e il sesto pacchetto di sanzioni europee contro Mosca, l’Ucraina ha subito “molti danni, molti ucraini sono stati uccisi e molti bambini sono morti”. E’ il monito che, a quanto si apprende da fonti europee, il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, ha rivolto ai leader europei intervenendo al vertice europeo nel corso di un videocollegamento durato circa dieci minuti. Il leader ucraino ha più volte rimarcato l’urgenza di adottare le nuove sanzioni “il più rapidamente possibile”.

Ore 19.20 – Zelensky all’UE: agire in fretta per svuotare i silos di grano – La propaganda russa sul grano, e in particolare sulla presunta responsabilità delle sanzioni occidentali all’aumento dei prezzi, sta iniziando a prendere piede e bisogna agire in fretta, anche perché il tempo a disposizione per svuotare i silos si sta esaurendo. “È una questione urgente”, ha detto nel suo discorso ai leader europei riuniti a Bruxelles per il consiglio europeo. Ha anche ammonito l’UE che la crisi del grano, se irrisolta, potrà avere un impatto sulle migrazioni e dunque sulla tenuta dell’UE.

Ore 19.10 – Arrivata a Kiev la nuova ambasciatrice USA – Bridget Brink, nuova ambasciatrice degli Stati Uniti in Ucraina è arrivata a Kiev. Lo ha riportato il Guardian, che ha parlato di una “mossa simbolica” dopo la decisione di ritirare tutti i diplomatici dal paese prima dell’invasione lanciata dalla Russia il 24 febbraio scorso. Brink ha ricoperto in precedenza l’incarico di ambasciatrice in Slovacchia.

Ore 19.00 – Kuleba: dichiarare chiaramente che Ucraina fa parte di progetto europeo – “Abbiamo bisogno di una chiara affermazione giuridica che l’Ucraina fa parte del progetto di integrazione europea, e tale affermazione sarebbe la concessione dello status di candidato”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, dopo un incontro con la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, a Kiev, in cui ha detto che l’Ucraina è stanca di “soluzioni speciali” e percorsi separati per la sua integrazione nell’Unione Europea.

Ore 18.50 – Zelensky all’UE: restate uniti, si approvino sanzioni – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky, intervenendo al vertice europeo in videocollegamento, ha fatto appello all’Europa a “restare unita e a non dividersi” e ha chiesto che siano approvate le nuove sanzioni “il più rapidamente possibile”. È quanto si apprende da fonti europee. Zelensky si è rivolto all’insieme dei 27 leader.

Ore 18.40 – Petrolio: Brent sopra quota 120 dollari, massimi da due mesi – Il Brent torna a superare i 120 dollari al barile, ai massimi da due mesi. Il petrolio europeo avanza dell’1,1% a 120,78 dollari al barile mentre il Wti americano sale dell’1% a 116,18 dollari.

Ore 18.30 – UE a Zelensky: “Aiuti per la difesa e la ricostruzione” – Pieno sostegno dei leader Ue al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto pochi minuti fa in videocollegamento al vertice straordinario a Bruxelles. “Ho ringraziato il presidente Zelensky per il suo discorso sincero ai membri del consiglio europeo. Aumenteremo la vostra liquidità e vi aiuteremo a ricostruire l’Ucraina. Continueremo a rafforzare la capacità di difendere il vostro popolo e il vostro paese”, ha scritto in un tweet il presidente del consiglio europeo, Charles Michel.

Ore 18.20 – Metsola: guerra non finirà presto, ottimista su sanzioni – “Una cosa che è chiara è che questa guerra non finirà presto”. Lo ha detto la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola, in una conferenza stampa a margine dei lavori del consiglio europeo straordinario in corso a Bruxelles. Metsola si è detta “ottimista” sul sesto pacchetto di sanzioni che l’Europa dovrà varare e rispetto al quale si registrano ancora divisioni.

Ore 18.10 – Kiev, in tribunale primo caso di stupro nella guerra – Il primo caso di stupro nelle guerra in Ucraina è stato portato in tribunale. Lo ha annunciato su Twitter la procuratrice generale ucraina, Irina Venediktova, affermando che l’imputato, Mikhail Romanov, è “un militare del 239 Reggimento della 90 Divisione corazzata della Guardia Vitebsk-Novgorod delle Forze armate russe”. L’uomo “sarà processato per il presunto omicidio del marito e per violenza sessuale di gruppo contro sua moglie”, ha spiegato Venediktova.

Ore 18.00 – Proposta pace Italia, Metsola: “Non senza l’Ucraina al tavolo” – “Vogliamo che la guerra finisca al più presto e ciò significa che tutti gli sforzi vanno fatti, ma non senza l’Ucraina al tavolo”. Lo ha dichiarato la presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, rispondendo a una domanda sulla proposta sul cessate il fuoco in Ucraina presentata dall’Italia. “Abbiamo visto incredibili sforzi sia a livello bilaterale che a livello locale”, ha aggiunto Metsola, “specialmente tra i sindaci italiani e diverse città in Ucraina che sono state gemellate per anni”. Sforzi che vanno mantenuti, ha sottolineato la presidente, “una volta che l’Ucraina sarà più integrata con l’UE”.

Ore 17.55 – Putin: pronti esportare prodotti agricoli se via sanzioni – “Alla luce dei problemi sul mercato alimentare mondiale, verificatisi a causa dell’imprudente politica finanziaria ed economica dell’Occidente, la Russia può esportare considerevoli quantità di fertilizzanti e prodotti agricoli se saranno tolte le sanzioni anti-russe”. È quanto ha detto il presidente russo Vladimir Putin al leader turco Recep Tayyip Erdogan nell’odierno colloquio telefonico, secondo quanto riportato dal Cremlino, citato dall’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 17.50 – Colonna: Zelensky mi ha assicurato sostegno su reporter ucciso – “Ho parlato con il governatore di Luhansk (Serhiy Haidai) e ho chiesto un’inchiesta al presidente Zelensky, che mi hanno assicurato il loro aiuto e il loro sostegno. È un doppio crimine che colpisce sia un convoglio umanitario e un giornalista”. Lo ha scritto in un tweet da Kiev la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, dopo la morte di Fre’de’ric Leclerc-Imhoff, il giornalista francese di Bfm-Tv ucciso mentre  copriva un’evacuazione nei pressi di Severodonetsk, in Ucraina.

Ore 17.45 – UE, Metsola: c’è un limite a flessibilità su sanzioni – “Spero si possa approvare il pacchetto di sanzioni contro la Russia, comprendo la situazione dei paesi ma ci sono limiti alla nostra flessibilità per non perdere credibilità nei confronti dei nostri cittadini”. Lo ha dichiarato la presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, al termine della sua partecipazione al vertice europeo.

Ore 17.40 – Gentiloni: se Bulgaria può opporsi a Putin, tutti possiamo – “È comprensibile che alcuni Paesi economicamente più esposti alla Russia siano preoccupati dalle possibili ripercussioni legate all’azzeramento della nostra dipendenza energetica da Mosca”, tuttavia “la posta in gioco è molto più alta. Dall’esito di questa guerra dipende il futuro di pace, libertà e democrazia in Europa”. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni, intervenendo all’esecutivo dell’Abi. “Come ha sottolineato il primo ministro bulgaro Petkov, se il paese con il Pil più basso dell’UE nonché quello più dipendente dalla Russia può permettersi di opporsi a Putin, tutti possono farlo”.

Ore 17.35 – Orban: UE non può lanciare bomba nucleare su nostra economia – “Non possono lanciare una bomba nucleare sull’economia dell’Ungheria e noi continuiamo a operare come abbiamo fatto finora”. Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban, al suo arrivo al vertice UE. “Se il petrolio russo non arriva attraverso l’oleodotto, dobbiamo avere il diritto di ottenerlo via mare e di rifornire l’Ungheria in un altro modo. Questa è la garanzia di cui abbiamo bisogno”, ha aggiunto.

Ore 17.30 – Grano, Putin: pronti a facilitare l’export dall’Ucraina senza ostacoli – Il presidente russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica con il leader turco Recep Tayyip Erdogan ha sottolineato “la disponibilità della Russia a facilitare il transito marittimo senza ostacoli di merci in coordinamento con i partner turchi, questo vale anche per il grano dai porti ucraini”. Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass, aggiungendo che i due leader hanno discusso anche della “questione di garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d’Azov, eliminando la minaccia delle mine”.

Ore 17.25 – Rutte: con Draghi amici, ma su tetto ai prezzi ci sarà dibattito – “Io e Mario Draghi siamo grandi amici e abbiamo sempre risolto le divergenze”, ma la proposta di introdurre un price cap contro il caro energia “porterà a qualche dibattito” tra i leader europei, “potenzialmente anche con Mario Draghi e Olaf Scholz”. Lo ha detto il primo ministro olandese Mark Rutte arrivando al vertice straordinario UE. La domanda è “cosa intendiamo per price cap”, ha rimarcato Rutte, evidenziando che “se per price cap intendiamo dei sussidi statali per abbassare le bollette, allora avremmo bisogno di tanti soldi dai bilanci nazionali di Italia e Olanda”.

Ore 17.20 – Scholz: Germania indipendente da petrolio russo entro anno – La Germania è al lavoro per “diventare indipendente dalle importazioni di carbone russo entro l’autunno” e per “uscire dalla dipendenza dalle importazioni di petrolio russo entro la fine dell’anno”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz al suo arrivo al consiglio europeo straordinario.

Ore 17.15 – Fonti Difesa: “Armi distrutte dai russi non sono italiane” – Fonti della Difesa escludono “la possibilità che la notizia del sito distrutto, rilanciata con un video dai mezzi di informazione russi, contenesse materiali di provenienza italiana”. Il riferimento è a quanto riportato da agenzie russe, che citano il ministero della Difesa di Mosca, secondo cui le forze russe avrebbero distrutto una postazione ucraina “dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria inviata dall’Italia”.

Ore 17.10 – Gentiloni: Pil Italia rallenterà di più per legami Russia – “Il rallentamento della crescita si avvertirà anche nel nostro paese, e sarà più marcato rispetto alla media europea per via soprattutto dei legami economici ed energetici con Mosca”. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici intervenendo all’Associazione bancaria italiana. Nel suo discorso, Gentiloni ha ricordato che la commissione stima una crescita del 2,4% per l’Italia quest’anno, e appena sotto il 2% nel 2023.

Ore 17.05 – Russia: taglia gas a Olanda per rifiuto pagare in rubli – La compagnia olandese Gasterra ha riferito che Gazprom ha deciso lo stop alle forniture di gas per rifiuto della società di pagare in rubli.

Ore 17.00 – UE, vertice informale: Ucraina al primo punto, interverrà Zelensky – “Il primo argomento all’ordine del giorno del vertice informale dell’UE è l’Ucraina. Interverrà anche il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, in videocollegamento. La discussione si svolgerà senza dispositivi elettronici”. Lo rende noto il portavoce del presidente del consiglio europeo.

Ore 16.55 – Michel: sulle sanzioni a Mosca fiducioso di una posizione comune – “Vogliamo passi avanti sulle sanzioni, il sesto pacchetto è sul tavolo ormai da settimane, sono fiducioso che troveremo una posizione comune, abbiamo fatto progressi, spero che prenderemo delle decisioni”. Lo ha detto il presidente del consiglio europeo Charles Michel.

Ore 16.50 – Macron conferma: “Ucciso un giornalista francese” – Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato la morte del giornalista Frederic Leclerc-Imhoff in Ucraina “per mostrare la realta’ de la guerra”. Il cronista, che lavorava per BmfTv, “era a bordo di un bus umanitario, a fianco dei civili constretti a fuggire per scappare alle bombe russe, ed e’ stato mortalmente colpito”. “Condivido il dolore della famiglia – ha aggiunto Macron su Twitter – e di coloro che gli erano vicini, a cui faccio le mie condoglianze”. “A coloro che assicurano, sui teatri di guerra, la difficile missione di informare, voglio ribadire il sostegno incondizionato della Francia”, ha detto il presidente.

Ore 16.45 – Erdogan a Putin: pronti a fare da osservatori in caso di accordo – La Turchia è pronta a partecipare a un potenziale meccanismo di osservazione in Ucraina se Mosca e Kiev raggiungono un accordo. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo aver telefonato a Vladimir Putin, come riferisce la Tass.

Ore 16.40 – Erdogan a Putin: pronti ospitare incontro Kiev-Mosca-Onu – Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno avuto un colloquio telefonico per discutere della situazione in Ucraina. Lo rende noto l’ufficio del presidente turco, come riporta la Tass. Erdogan ha detto a Putin che la Turchia è pronta a organizzare un incontro tra la Russia, l’Ucraina e l’Onu a Istanbul.

Ore 16.35 – Mosca, niente missili a medio raggio: decisione USA “ragionevole” – Il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha giudicato “ragionevole” la decisione del presidente statunitense Joe Biden di non fornire all’Ucraina missili a medio raggio in grado di raggiungere la Russia. Lo riporta la Tass. In caso di attacchi alle sue città, la Russia, ha affermato Medvedev, colpirebbe i centri “decisionali criminali”, alcuni dei quali sono “ben lontani da Kiev”.

Ore 16.30 – Biden: USA non invieranno missili a medio raggio – Gli Stati Uniti non invieranno a Kiev sistemi missilistici (a medio raggio) che possano raggiungere il territorio russo. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden.

Ore 15.15 – Giornalista francese ucciso a Severodonesk: “Colpito al collo da schegge di granate russe” – Un giornalista francese, Frédéric Leclerc-Imhoff, è stato ucciso dopo che un’auto è stata colpita vicino a Severodonesk. Leclerc-Imhoff lavorava per Bfmtv. La notizia è stata diffusa dal governatore regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, come riporta il Guardian.

Ore 13.45 – Kiev: “Russia ha rubato quasi mezzo milione tonnellate grano” – La Russia ha rubato all’Ucraina, esportandolo poi illegalmente per conto proprio, quasi mezzo milione di tonnellate di grano. Lo ha annunciato il viceministro per le politiche agrarie e l’alimentazione Taras Vysotskyi, come riferisce un corrispondente di Ukrinform. “Ci sono prove da tutte le regioni temporaneamente occupate: Kherson, Zaporizhia, Luhansk, Donetsk e Kharkiv. Il carico viene portato in Russia, principalmente da Kharkiv, Donetsk, Lugansk o attraverso la Crimea”, ha detto Vysotskyi. Gli invasori inizialmente hanno cercato di vendere grano rubato in Egitto e Libano, che pero’ non hanno accettato di acquistare.

Ore 12.44 – Mosca: distrutto sito con artiglieria inviata dall’Italia – Le forze russe hanno distrutto una postazione ucraina “dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria (howitzer) inviata dall’Italia”. Lo riferiscono le agenzie russe citando il ministero della Difesa di Mosca. I militari hanno pubblicato un video in cui si mostra una postazione nascosta tra gli alberi.

Ore 11.00 – Turchia ha ricevuto elenco navi con cui Russia esporta grano rubato – La Turchia ha ricevuto un elenco di navi con cui la Russia sta cercando di esportare grano ucraino rubato. Lo ha affermato il leader del movimento tartaro di Crimea, Mustafa Dzhemilev, dopo un incontro con il consigliere del presidente della Turchia, Yalcin Topcu. Lo riferisce Ukrinform. Secondo Dzhemilev, l’Ucraina sa che i russi stanno cercando di trasportare grano rubato in particolare attraverso i porti turchi, nonostante fosse stato deciso quattro anni fa che i porti turchi non debbano servire navi provenienti dai territori ucraini occupati. “Siamo d’accordo che l’avrebbero preso sotto controllo”, ha detto Mustafa Dzhemilev.

Ore 10.00 – Per ora ‘congelata’ visita Mosca, ira Salvini ‘non voglio applausi ma neanche insulti’ – Parte o non parte per Mosca? Assume sempre più i contorni di un vero e proprio giallo il viaggio in Russia annunciato da Matteo Salvini per provare a mediare e favorire il cessate il fuoco in Ucraina. La bufera mediatica scoppiata attorno alla ‘trasferta’ del numero uno della Lega, il gelo del governo Draghi, a cominciare dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il coro di ‘no’ arrivato da vari leader, compresa la sua stessa alleata, Giorgia Meloni, hanno reso ancor più complicato un blitz in territorio russo. Raccontano, infatti, che il segretario del Carroccio non abbia ancora rinunciato del tutto all’idea di partire ma, allo stato, la visita sembra sia stata congelata in attesa di ulteriori riflessioni sulla sua opportunità politica e diplomatica, a maggior ragione dopo la telefonata tra il premier Mario Draghi e Vladimir Putin. Tante le critiche piovute addosso a Salvini in queste ultime 48 ore. E’ lui stesso ad ammetterlo, infastidito, esprimendo amarezza e delusione proprio verso la conclusione di un comizio elettorale in serata, a Parma: ”Non pretendo applausi, ma neanche insulti, perchè una visita a Mosca non è un week end a Forte dei marmi… Andare in territorio di guerra per cercare di portare la pace non è esattamente un fine settimana a Riccione… Ma poi, notando che da Renzi a Letta, da Meloni a Calenda, si è levato un grido di attacchi e e polemiche, a volte mi viene da dire: ‘Ma chi me lo fa fare, io passo due giorni con i miei figlie e i miei genitori, tenetevi le vostre polemiche, tenetevi le vostre guerre…”.

Ore 09.00 – Kiev, Mosca prepara attacco su larga scala contro Slovyansk – Le forze russe si stanno preparando a sferrare un attacco su larga scala contro la zona di Slovyansk, base delle forze di difesa ucraine nella regione orientale del Donbass. A darne notizia è lo stato maggiore delle forze di Kiev, secondo cui le forze russe stanno muovendo nuove unità mentre si preparano ad attaccare Slovyansk sia da Izyum, 50 chilometri più a nord, sotto controllo delle forze di Mosca, sia da Lyman, recentemente passata sotto controllo dei militari russi.

Ore 08.00 – Forte esplosione nel centro di Melitopol – E’ di almeno tre persone ferite, due delle quali sono state ricoverate in ospedale, il bilancio di una forte esplosione che ha scosso il centro di Melitopol, città situata nella regione ucraina ma controllata dai russi di  Zaporizhzhia. Lo ha reso noto un esponente del consiglio russo per l’amministrazione civile-militare di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, citato dall’agenzia Sputnik. Rogov ha definito l’esplosione “un attacco terroristico”, puntando il dito contro i “gruppi di sabotaggio” ucraini orchestrati da Kiev.

Ore 07.10 – Ue, slitta ancora l’intesa sulle sanzioni: vertice spaccato su embargo al petrolio – È ancora lontana l’intesa dei Paesi Ue per il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Dopo il fallimento dell’incontro di domenica, gli ambasciatori dei 27 torneranno a riunirsi nella mattinata di oggi per raggiungere un compromesso prima del vertice europeo straordinario.

Ore 07.00 – Nato: accordi su non espansione a Est non più vincolanti – La NATO non è più vincolata dagli impegni passati a trattenersi dal dispiegare le sue forze nell’Europa orientale. Lo ha detto il vice segretario generale dell’alleanza guidata dagli Stati Uniti, Mircea Geoana. La stessa Mosca ha “privato di qualsiasi contenuto” l’atto costitutivo NATO-Russia, attaccando l’Ucraina e interrompendo il dialogo con l’alleanza, ha detto Geoana all’AFP. L’accordo del 1997, che mirava a ripristinare le relazioni tra la Russia e l’Alleanza, prevedeva che entrambe le parti operassero per “impedire qualsiasi accumulo potenzialmente minaccioso di forze convenzionali nelle regioni concordate dell’Europa, inclusa l’Europa centrale e orientale”.

Ore 06.00 – Zelensky: “Russi vogliono prendere Severodonetsk a ogni costo” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato della situazione di Severodonetsk come molto difficile con i bombardamenti russi che vanno avanti senza sosta e che hanno distrutto molte unfrastrutture importanti e “danneggiato il 90% degli edifici”: “Catturare Severodonetsk è l’obiettivo principale degli invasori che non si preoccupano di quanto possa costare in termini di vittime”.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Esteri / Accordi di Abramo: anatomia di un fallimento geopolitico
Esteri / L’Iran è un Paese spaccato a metà
Esteri / Le elezioni Usa saranno un bivio tra guerra e pace
Esteri / La nuova mappa delle alleanze in Medio Oriente
Esteri / Tra Netanyahu e Biden ne resterà soltanto uno: ecco perché “Bibi” disobbedisce a Joe
Esteri / Perché nessuno ha fermato Netanyahu?
Esteri / Il doppio standard è un male anche per Israele