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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Turchia ritira il veto: via libera a Svezia e Finlandia nella Nato. Draghi: “Sanzioni essenziali per la pace”. Medvedev minaccia: “Terza guerra mondiale se Nato invade Crimea”

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 28 GIUGNO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina è giunta al 123esimo giorno. Ieri le forze russe hanno attaccato un centro commerciale a Kremenchuk, nella regione centro-orientale di Poltava, dove c’erano più di mille civili, provocando 10 morti e almeno 40 feriti. Il ministro degli Esteri ucraino ha subito affermato che “la Russia risponderà” del tremendo attacco e che l’Occidente dovrebbe imporre nuove sanzioni e inviare nuove armi pesanti all’Ucraina e “più imprese che lasciano la Russia”. Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto sapere che sarà presente al vertice del G20 in Indonesia.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 28 GIUGNO 2022

Ore 20.35Nato: Turchia ritira veto su Svezia e Finlandia – I ministri degli Esteri di Turchia, Svezia e Finlandia hanno firmato un memorandum che regola le controversie che avevano portato al veto di Ankara all’ingresso dei due Paesi nordici nella Nato.

Ore 20.00 – Stephen King: attacchi russi a civili ucraini sono terroristici – Lo scrittore americano Stephen King ha affermato che gli attacchi missilistici della Russia su obiettivi civili in Ucraina sono da definire “attacchi terroristici”. “Gli attacchi russi contro obiettivi civili ucraini sono fondamentalmente attacchi terroristici. Slava ucraino! (gloria all’Ucraina””, ha scritto King sul suo profilo Twitter. Lo scrittore aveva già ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina e aveva affermato che avrebbe sospeso la cooperazione con le case editrici russe, ricorda Ukrinform.

Ore 19.30 – Kiev: non ci sono altri sopravvissuti tra le macerie del centro commerciale di Kremenchuk – Non ci sono altri sopravvissuti sotto le macerie del centro commerciale di Kremenchuk, nell’Ucraina centrale, colpito ieri da un attacco missilistico russo. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno di Kiev, Denys Monastyrsky, citato da Ukrinform. Secondo l’ultimo bilancio ufficiale, le vittime accertate sono almeno 20.

Ore 19.10 – Produttrice di Smirnoff, Johnnie Walker e Guiness lascia la Russia – La società britannica Diageo che produce super alcolici come Black Label, Johnnie Walker, Guinness, Baileys, Captain Morgan, lascerà completamente la Russia. Tra i prodotti realizzati dall’azienda anche la vodka Smirnoff, nata nella Russia zarista ma da tempo prodotta fuori dal paese. La chiusura delle attività durerà sei mesi.

Ore 19.00 – Nato, Johnson: sarà “difficile” convincere la Turchia sull’adesione di Svezia e Finlandia – Boris Johnson ha ammesso che i colloqui sull’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato potrebbero portare a “conversazioni difficili” con la Turchia durante il vertice di Madrid dell’Alleanza atlantica. “Ciò che conta è che ci siano progressi”, ha detto il primo ministro britannico, affermando che gli svedesi hanno compiuto “passi importanti” riguardo alle organizzazioni curde perseguitate da Ankara, una “questione di particolare interesse per il presidente Erdogan”. “Penso che sia molto importante per la nostra alleanza che questi due paesi siano integrati”, ha detto Johnson.

Ore 18.50 – Filorussi, sindaco ucraino di Kherson “arrestato” – Le forze armate filorusse hanno arrestato Igor Kolykhayev, sindaco ucraino della città di Kherson. Lo ha riferito Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione filorussa della città. “L’ex sindaco Kolykhayev è stato arrestato”, ha detto, secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. In precedenza, la consigliera Galina Lyashevska aveva dichiarato che il sindaco è stato “rapito”.

Ore 18.40 – Scholz: la Germania avrà “il più grande esercito convenzionale” d’Europa – Dopo i massicci investimenti approvati in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, la Germania avrà il “più grande esercito convenzionale” d’Europa, all’interno della Nato. Lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista all’emittente pubblica Ard. Il capo del governo tedesco ha sottolineato che la Germania attualmente fornisce, insieme agli Stati Uniti, “certamente il contributo maggiore” all’Alleanza atlantica.

Ore 18.30 – Onu, in Ucraina più di sei milioni di sfollati – In Ucraina sono più di sei milioni gli sfollati a causa del conflitto iniziato il 24 febbraio scorso, a cui si aggiungono gli oltre 5,2 milioni di ucraini che hanno lasciato il febbraio dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha dichiarato l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), secondo cui il dato degli sfollati è al livello più basso da febbraio, dopo aver raggiunto un picco di otto milioni a inizio maggio. Secondo l’Oim più di 5,5 milioni di ucraini inizialmente fuggiti all’estero o altrove nel paese sono già rientrati.

Ore 18.20 – Dnipropetrovsk: contro la regione lanciati 6 missili – Il governatore della regione ucraina di Dnipropetrovsk ha accusato la Russia di aver lanciato sei missili contro la regione. In un post su Telegram, Valentyn Reznichenko ha dichiarato che la contraerea ucraina ha abbattuto tre missili russi sul fiume Dnepr e sul distretto di Synelnykiv. L’attacco avrebbe inoltre causato danni all’infrastruttura ferroviaria e a un’industria.

Ore 18.10 – Nato, Biden: il vertice di Madrid sarà storico – Il vertice della Nato in programma domani e giovedì a Madrid sarà “storico”, in quanto l’Alleanza atlantica sta affrontando “un momento chiave” a causa della “provocazione” messa in atto da Mosca con l’invasione dell’Ucraina: lo ha affermato Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, dopo un incontro con il premier spagnolo Pedro Sánchez.

Ore 18.00 – Gas: crescono stoccaggi in Italia, livello riempimento oltre 57% – Proseguono a ritmo sostenuto le iniezioni di gas negli stoccaggi italiani: oggi la previsione è di altri 84 milioni di metri cubi. Si continua a notare l’effetto Snam, incaricata la scorsa settimana dal Mite di contribuire al riempimento nel mese di giugno, a integrazione degli impegni degli operatori. In cinque giorni, l’azienda ha contribuito per circa 260 milioni di metri cubi. Secondo i dati Gie, il livello di riempimento degli stoccaggi italiani ha superato il 57%, attestandosi al 57,22%. Oggi, secondo i dati di Snam, la previsione di gas immesso in rete per fine giornata è di circa 252 milioni di metri cubi a fronte di una domanda di 173 milioni di metri cubi. Stabili i flussi di importazione da Mazara del Vallo, l’entry point del gas algerino, con 66 milioni di metri cubi, Tarvisio, il gas proveniente dalla Russia, con 48 mln, Passo Gries, con le forniture proveniente da Nord Europa, con 42 mln e Melendugno, con i flussi dall’Azerbaigian via Tap, con 31 mln.

Ore 17.50 – Bulgaria: espulsi 70 diplomatici russi, persone non grate – La Bulgaria ha espulso 70 dipendenti dell’ambasciata russa, tra diplomatici e personale tecnico. Lo ha reso noto lo stesso governo.

Ore 17.40 – Kiev, bilancio raid russi di ieri a Kharkiv salito a 9 morti – E’ salito a nove morti e 29 feriti, tra cui 5 bambini, il bilancio dei raid russi di ieri sulla regione nordorientale ucraina di Kharkiv. Lo ha riferito il capo del dipartimento investigativo della polizia regionale, Serhiy Bolvinov, citato da Ukrinform. Fino a ieri sera erano state confermate 4 vittime.

Ore 17.30 – Centro commerciale Kremenchuk, Lavrov: “Russia ha colpito deposito munizioni vicino” – Il centro commerciale nella città di Kremenchuk “ha preso fuoco a causa dell’esplosione di munizioni che si trovavano all’interno di un magazzino nelle vicinanze colpito dalle forze russe”. A sostenerlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa Tass, è il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Le forze russe, sottolinea, “hanno bombardato l’hangar, dove erano depositate armi e munizioni europee e americane. Con l’esplosione delle munizioni un centro commerciale vuoto nelle vicinanze ha preso fuoco”, ha spiegato Lavrov nel corso di una conferenza stampa ad Ashgabat in Turkmenistan.

Ore 17.20 – G7: “Cina prema su Russia per fine guerra” – Mentre la Russia conduce una guerra “ingiustificata, non provocata e illegale” contro l’Ucraina, il G7 chiede alla Cina di “premere” sulla Russia perché “fermi l’aggressione militare” e ritiri “immediatamente e senza condizioni” le proprie truppe dall’Ucraina. Lo riporta il comunicato finale del G7, tenutosi ad Elmau sulle Alpi bavaresi.

Ore 17.10 – Sanzioni Usa sull’oro e il settore della difesa russi – Come anticipato nei giorni scorsi, il dipartimento del Tesoro Usa ha annunciato il bando dell’oro dalla Russia e sanzioni contro 70 entità russa nel settore della difesa, tra le quali l’azienda Rostec. Lo si legge su un comunicato pubblicato sul sito. Misure anche contro 29 individui.

Ore 17.00 – Raid russi su Dnipro e Mykolaiv: “Non lasciate i rifugi” – Raid aerei e d’artiglieria russi sono in corso a Dnipro, nell’Ucraina centrale lungo le rive del fiume Dnepr, e a Mykolaiv, a sud, dove i residenti hanno segnalato diverse esplosioni. L’allarme è stato confermato dal sindaco di Dnipro, Boris Fitalov, secondo Unian. “Non lasciamo i rifugi. Non pubblichiamo foto o video”, ha detto in un messaggio ai cittadini.

Ore 16.50 – Scholz: “Impossibile prevedere ora fine guerra” – “Purtroppo la Russia continua a perpetuare la guerra in Ucraina con la sua usuale brutalità. Pertanto, non c’è modo per prevedere una qualsiasi fine” del conflitto “nel prossimo futuro, perché ogni giorno che passa vediamo morire uomini, donne e bambini”. Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in conferenza stampa a Elmau, in Baviera, al termine del G7. “Pertanto – aggiunge – dobbiamo mantenere la pressione” su Mosca, “dobbiamo esercitare la massima pressione per tentare di rendere possibile la fine” della guerra, senza però che “la Russia possa dettare i termini della pace. Alla fine, si può immaginare che ci sia un accordo firmato dai due presidenti, ma al momento non c’è una chiara possibilità che succeda”.

Ore 16.40 – Cremlino: “Pace oggi stesso se Kiev si arrende” – “Gli ucraini possono fine al conflitto oggi stesso” se ai suoi soldati verra’ “ordinato di “deporre le armi”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Ore 16.30 – Cremlino: non è Draghi a decidere se Putin andrà al G20 – La Russia conferma che Vladimir Putin ha ricevuto l’invito per partecipare al G20, in programma a metà novembre a Bali. Il Cremlino ha voluto replicare a Mario Draghi: “Non è lui a decidere se Putin parteciperà o meno”, ha specificato Mosca. Il capo del governo italiano oggi aveva riportato le parole del presidente indonesiano secondo cui era da considerare certa l’assenza del presidente russo. Continua a leggere qui

Ore 16.00 – Stoltenberg: Nato attiva su clima, è sfida per la sicurezza – “Dall’artico al Sahel, il cambiamento climatico è un moltiplicatore delle crisi, poiché devasta le comunità. Dunque impatta la nostra sicurezza e rientra nelle competenze della Nato: vogliamo stabilire il ‘gold standard’ dal punto di vista della sicurezza, comprendendo le sfide che pone, adattando le nostre capacità militari e tagliando le emissioni. Oggi presentiamo agli alleati il primo studio sui rischi che pone il cambiamento climatico per l’alleanza”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando alla sessione pubblica del summit di Madrid.

Ore 15.30 – Kiev: i russi hanno arrestato il sindaco di Kherson – Il sindaco di Kherson, Ihor Kolykhaiev, è stato arrestato oggi dalle forze russe. Lo ha annunciato un suo consigliere, Galina Lyashevskaya. “Hanno preso Igor Kolykhaev”, ha scritto Lyashevskaya su Facebook. Lo riporta il Guardian.

Ore 15.15 – Lavrov: “Più armi invia l’Occidente e più durerà la guerra” – “Più armi gli occidentali inviano in Ucraina, più durerà il conflitto e continuerà l’agonia del regime nazista”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa ad Ashgabad. “La linea seguita dall’Occidente è assolutamente controproducente”, ha aggiunto Lavrov, citato dall’agenzia Interfax.

Ore 15.00 – Draghi: “Le cose non sono andate come Putin avrebbe voluto” – “Dal vertice Nato ci aspettiamo la riaffermazione di questo senso di unità e fermezza del G7 e poi probabilmente un ampliamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia. Gli effetti di questa guerra sono imprevedibili, ci ritroviamo con un’Europa più unita e una Nato probabilmente più grande”: i Paesi “cercano protezione e riarmamento. Le cose non sono andate come avrebbe voluto Putin”. Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del G7 a Elmau.

Ore 14.45 – Draghi: “Putin non verrà al G20, forse farà intervento da remoto” – “Quanto alla presenza del presidente Putin al G20, il presidente indonesiano lo esclude, è stato categorico, non verrà. Potrà succedere un intervento da remoto, vedremo…”. Così il premier Mario Draghi al termine del G7 a Elmau.

Ore 14.30 – G7, Draghi: “Piano per il grano, vicini al momento della verità” – “Il segretario generale” dell’Onu Guterres “a proposito del piano per il grano” ha detto che “siamo oramai vicini al momento della verità” per capire se Ucraina e Russia vorranno sottoscrivere un accordo che permetterà al grano di uscire dai porti. La situazione va sbloccata in tempi rapidi per immagazzinare il nuovo raccolto”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa a Elmau alla fine del G7.

Ore 14.20 – Kiev, saliti a 20 i morti a Kremenchuk – “Almeno 20 persone sono state uccise nell’attacco missilistico al centro commerciale di Kremenchuk”. Lo ha riferito il vice capo dell’ufficio presidenziale Kyrylo Tymoshenko durante un briefing, aggiornando il bilancio delle vittime. I feriti sono 59, di cui 25 ricoverati in ospedale, ha aggiunto, precisando che ci sono anche oltre 40 segnalazioni “di persone scomparse che potrebbero essere state nel centro commerciale durante i bombardamenti”. Centinaia di soccorritori – ha detto secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda – sono al lavoro per cercare sotto le macerie.

Ore 14.00 – Draghi: “Sanzioni essenziali per la pace” – Le sanzioni alla Russia “sono essenziali per portare Mosca al tavolo della pace, ma allo stesso tempo, come ha detto il presidente Biden, dobbiamo essere pronti ad accogliere gli spazi dei negoziati”: lo ha dichiarato il premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa al termine del G7.

Ore 12.15 – Cina, la Nato crea “nemici immaginari e scontri sul campo” – La Nato, «come prodotto della Guerra Fredda e della più grande alleanza militare del mondo, ha aderito a lungo a concetti di sicurezza obsoleti ed è diventata da tempo uno strumento per i singoli Paesi per mantenere l’egemonia». È il commento del portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, alla vigilia del summit di Madrid dell’Alleanza che definirà le nuove priorità, aggiungendo che «il cosiddetto nuovo documento strategico della Nato non è altro che “vecchio vino in bottiglia nuova”. In sostanza non cambia la mentalità della Guerra Fredda di creare nemici immaginari e impegnarsi in scontri sul campo».

Ore 11.30 – La Russia sanziona la moglie e la figlia del presidente Biden – La Russia ha imposto sanzioni che comprendono il divieto di ingresso sul suo territorio alla moglie Jill e alla figlia Ashley del presidente americano Joe Biden e altre 23 persone. La motivazione è la loro «linea russofobica». Lo ha annunciato il ministero degli Esteri citato dalla Tass.

Ore 07.00 – Medvedev, Nato in Crimea sarebbe 3a guerra mondiale – “Qualsiasi tentativo di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro la Russia. Se uno Stato membro della Nato facesse una tale mossa, porterebbe a un conflitto contro l’intera Alleanza dell’Atlantico del Nord: alla Terza guerra mondiale, a un disastro totale”: così il vicecapo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, intervistato dai media di Mosca. La possibile adesione dell’Ucraina alla Nato rappresenta un pericolo maggiore per la Russia rispetto a quella di Svezia e Finlandia, ha detto ancora l’ex presidente ed ex premier russo. Kiev sarebbe “molto più pericolosa per il nostro Paese in quanto membro” dell’Alleanza dell’Atlantico del Nord, ha sottolineato Medvedev.

Ore 06.30 – G7, abominevole attacco russo a mall crimine di guerra –  Il “brutale” attacco missilistico della Russia contro un affollato centro commerciale nell’Ucraina centrale costituisce un crimine di guerra. E’ quanto si legge in una dichiarazione di condanna diffusa dai leader del G7 in Germania. “Gli attacchi indiscriminati a civili innocenti costituiscono un crimine di guerra”, si legge nella dichiarazione con cui i leader condannano “l’abominevole attacco” nella città di Kremenchuk.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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