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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Il G7 al fianco dell’Ucraina “finché sarà necessario”. Russia in default sul suo debito in valuta estera. Missili contro un centro commerciale a Kremenchuk: almeno 10 morti e 40 feriti

Immagine di copertina
Credit: EPA/ROMAN PILIPEY

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 26 GIUGNO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – 122esimo giorno di guerra in Ucraina. Ieri mattina Kiev si è svegliata al suono dei nuovi raid compiuti da Mosca: 14 missili lanciati sulla capitale che hanno provocato almeno un morto e diversi feriti. Intanto i leader del G7 si sono riuniti in Germania. “Noi dobbiamo restare insieme, nel G7 e nella Nato. Putin spera che qualcuno nel G7 e nella Nato si divida, ma non è affatto accaduto e non accadrà”, ha detto il presidente Joe Biden al cancelliere Olaf Scholz, aprendo la bilaterale a Elmau.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 27 GIUGNO 2022

Ore 20,00 – Blinken: inorriditi da attacco Russia a centro commerciale – “Il mondo è inorridito dall’attacco della Russia al centro commerciale in Ucraina”. Lo ha scritto il segretario di stato Usa, Antony Blinken, su Twitter.

Ore 19,50 – Ue: stop molto grave al gas russo ora è probabile – “Sapevamo dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che un’interruzione molto grave” delle forniture di gas russo sarebbe stata possibile, “ora sembra probabile”. Lo ha detto il commissario europeo per l’Energia, Kadri Simson, al termine della riunione dei ministri europei dell’Energia. “Gazprom ha già annunciato una manutenzione del Nord Stream 1 dall’11 al 21 luglio. Non si possono escludere ulteriori decisioni da parte della Russia di escludere arbitrariamente paesi o società” ha evidenziato.

Ore 19,40 – Onu denuncia raid “deplorevole” a Kremenchuk – Il raid di oggi contro un centro commerciale a Kremenchuk, in Ucraina centrale, è “totalmente deplorevole”. Lo ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric, osservando che la città di Kremenchuk non era stata finora colpita dalla guerra. “Sottolineiamo, ancora una volta, che le parti sono obbligate ai sensi del diritto umanitario internazionale a proteggere i civili e le infrastrutture civili”, ha aggiunto.

Ore 19,30 – Mosca: “La risposta alla Lituania sarà molto dura” – “La risposta della Russia al divieto di transito di merci nella regione di Kaliningrad sarà molto dura, una parte significativa di essa è di natura economica e capace di staccare l’ossigeno” ai vicini baltici. Lo ha affermato Dmitri Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, secondo quanto riporta l’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. La Lituania, ha aggiunto, “si è inchinata ossequiosamente davanti ai benefattori americani”, decidendo di vietare il transito nella regione di Kaliningrad e ancora una volta ha mostrato “atteggiamenti russofobi stupidi”.

Ore 19,20 – Kuleba: Russia risponderà per attacco a centro commerciale Kremenchuk – “Il grande centro commerciale di Kremenchuk con centinaia di civili all’interno è stato colpito da un attacco russo. La Russia è una disgrazia per l’umanità e deve affrontarne le conseguenze”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba su Twitter. “La risposta dovrebbe essere più armi pesanti per l’Ucraina, più sanzioni alla Russia e più imprese che lasciano la Russia”, ha aggiunto.

Ore 19,10 – Filorussi: trovati corpi di 172 soldati ucraini ad Azovstal – I corpi di 172 soldati ucraini sono stati trovati nell’area dell’impianto dell’Azovstal, a Mariupol. Lo ha riferito la procura generale dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, secondo quanto riporta la Tass. “Gli investigatori della procura generale del Dpr, insieme agli ufficiali dei ministeri dell’Interno e delle Emergenze, continuano le operazioni di ricognizione del territorio di Mariupol, compreso l’Azovstal. Ad oggi, sul territorio di questo sito sono stati trovati i corpi di 172 soldati ucraini”.

Ore 19,00 – Gas: Cingolani, avanti bene su stoccaggi, superato il 55% – “L’Italia ha superato il 55% di stock” del gas, “gli stoccaggi stanno procedendo con una certa regolarità, leggermente meno di quanto avevamo l’anno scorso di questi tempi, ma negli ultimi giorni con una discreta accelerazione. È fondamentale mantenere il nostro cronoprogramma, quindi arrivare a fine anno con gli stoccaggi sopra l’80-85% per metterci in sicurezza per il prossimo inverno”. Così il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al termine del Consiglio Energia a Lussemburgo. “Al momento non c’è un’emergenza, ma dobbiamo monitorare costantemente, stiamo andando avanti bene su nostro piano”, ha sottolineato.

Ore 18,50 – Raid su Kremenchuk, il bilancio sale a 10 morti e 40 feriti – Almeno 10 persone hanno perso la vita nel bombardamento di un centro commerciale a Kremenchuk, nell’Ucraina centrale, e 40 sono rimaste ferite. Lo ha dichiarato il governatore di Poltava, Dmitro Lunin, citato dai media ucraini, avvertendo che il bilancio potrebbe crescere ulteriormente.

Ore 18,40 – Kharkiv, governatore: 4 morti in bombardamenti russi – Il governatore della regione di Kharkiv ha affermato che i bombardamenti russi nella seconda città ucraina hanno causato la morte di quattro persone e 19 feriti.

Ore 18,30 – Attacco su Kremenchuk, Johnson condanna “crudeltà e barbarie di Putin” – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha bollato l’attacco missilistico russo denunciato dalle autorità ucraine contro un centro commerciale di Kremenchuk come un nuovo atto “di crudeltà e di barbarie”, imputandone la responsabilità al presidente Vladimir Putin.

Ore 18,20 – Stoltenberg: sul tavolo accordo Turchia-Svezia-Finlandia – “Al summit di Madrid ci sarà una sessione speciale sul terrorismo. La Svezia ha intrapreso misure pratiche per rispondere alle legittime preoccupazioni della Turchia, compresa una nuova legislazione sul terrorismo, nuove indagini di polizia sul Pkk e sta considerando le richieste di estradizione presentate da Ankara. Ora stiamo lavorando ad un accordo tripartito tra Svezia, Finlandia e Turchia sui temi della sicurezza, del terrorismo e dell’export delle armi”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa con la premier svedese Magdalena Andersson.

Ore 18,10 – Lituania: colpiti da cyberattacco, probabilmente da Mosca – La Lituania ha reso noto di essere stata l’obiettivo di un attacco informatico “massiccio”, sullo sfondo delle minacce lanciate dalla Russia nei confronti del Paese baltico, che ha imposto restrizioni al transito verso l’enclave russa di Kaliningrad. Secondo Jonas Skardinskas, direttore del National Cybersecurity Center, gli attacchi “probabilmente” avrebbero avuto origine dalla Russia.

Ore 18,00 – Russia conferma la partnership strategica con il Brasile – Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo brasiliano Jair Bolsonaro hanno confermato la loro intenzione di rafforzare la loro partnership strategica. Lo ha affermato oggi il Cremlino, dopo la telefonata in cui i due capi di stato hanno discusso della sicurezza alimentare globale. Secondo quanto dichiarato dal Cremlino in una nota, Putin ha assicurato a Bolsonaro che la Russia avrebbe adempiuto a tutti i suoi obblighi riguardo le forniture di fertilizzanti al Brasile.

Ore 17,50 – Mosca dichiara 8 diplomatici greci “persone non grate” – Otto diplomatici greci sono stati dichiarati “persone non grate” in Russia. Lo riferisce l’agenzia russa Tass citando il ministero degli esteri russo, secondo il quale la mossa è una ritorsione alle misure prese da Atene nei confronti di diplomatici russi.

Ore 17,40 – “Siamo vivi”: sul web video dal centro commerciale in fiamme – “Siamo vivi!”. Sono queste le parole che si sentono urlare in un video girato all’interno del centro commerciale di Kremenchuk, nella regione di Poltava, nell’Ucraina centrale, colpito questo pomeriggio da un raid russo mentre era pieno di gente. Nelle immagini pubblicate da Anton Geraschenko, consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, si vede un uomo che corre tra le macerie dell’edificio in fiamme per una quarantina di secondi, finché non riesce a uscirne. Il video, presumibilmente girato con un telefono cellulare, mostra alcune parti della struttura devastata dal bombardamento.

Ore 17,30 – Kremenchuk, direttore centro commerciale: attacco durante orario più frequentato – L’attacco al centro commerciale di Kremenchuk, nella regione di Poltava, “è successo durante l’orario più frequentato. L’edificio è completamente bruciato”. Lo riferisce all’agenzia di stampa ‘Interfax’ è il direttore commerciale.

Ore 17,20 – Governatore Poltava: “Raid a Kremenchuk crimine di guerra russo” – “L’attacco missilistico contro un centro commerciale in cui c’erano persone a Kremenchuk è un altro crimine di guerra russo. Un crimine contro l’umanità. Un chiaro e cinico atto di terrore contro la popolazione civile. La Russia è uno Stato terrorista”. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione di Poltava, Dmitro Lunin, sottolineando che “medici e soccorritori” sono sul posto e si sta cercando di chiarire il bilancio delle vittime.

Ore 17,10 – Kiev, nell’attacco a Kremenchuk almeno 2 morti e 20 feriti – Almeno due persone sono morte e 20 ferite nell’attacco al centro commerciale di Kremenchuk. Lo afferma Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio del presidente, stilando un primissimo bilancio del bombardamento russo, come riporta la Bbc.

Ore 17,00 – Sindaco Kremenchuk: colpito luogo affollato, morti e feriti – L’attacco missilistico russo su Kremenchuk “è avvenuto in un luogo molto affollato”, per questo “ci sono morti e feriti”. Lo ha riferito il sindaco della città Vitali Maletsky. “L’attacco missilistico su Kremenchuk è avvenuto in un luogo molto affollato, che è al 100% irrilevante per le ostilità. Ci sono morti e feriti”, ha scritto il sindaco sulla sua pagina Facebook, come riporta Unian.

Ore 16,50 – Kiev, un civile morto e 5 feriti in raid russi sul Donetsk – Almeno un civile è rimasto ucciso e altri 5 sono stati feriti in raid russi sul villaggio ucraino di Novolugansk, nell’oblast di Donetsk. Secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda, che cita l’ufficio del procuratore regionale, i civili sono stati colpiti da un bombardamento mentre cucinavano all’esterno delle loro abitazioni, dove mancano acqua, gas ed elettricità.

Ore 16,40 – Zelensky: a Kremenchuk colpito centro commerciale con oltre mille civili – Il bombardamento russo su Kremenchuk, nella regione centro-orientale di Poltava, ha colpito “un centro commerciale, dove c’erano più di mille civili. Il centro commerciale è in fiamme, i soccorritori stanno lottando per spegnere l’incendio, il numero delle vittime è impossibile da immaginare”. Lo ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 16,30 – G7: in corso bilaterale Draghi-Johnson – È in corso, secondo quanto si apprende, un incontro bilaterale tra il presidente del consiglio italiano Mario Draghi e il premier britannico Boris Johnson, in una pausa dei lavori del G7 al castello di Elmau.

Ore 16,20 – Putin parteciperà al G20 in Indonesia – Vladimir Putin ha accettato l’invito a partecipare al summit del G20 in programma in Indonesia a novembre. Lo ha annunciato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, secondo quanto riporta Interfax.

Ore 16,10 – G7, leader: Russia consenta export cereali Mar Nero senza condizioni – I leader del G7 esortano “con urgenza” la Russia, che ha una “responsabilità enorme” per la “crescente minaccia” provocata dalla “insicurezza alimentare” come risultato della guerra in Ucraina, a “cessare, senza condizioni, i suoi attacchi alle infrastrutture agricole e di trasporto ucraine e a consentire il libero passaggio delle navi che trasportano prodotti agricoli partendo dai porti ucraini nel Mar Nero”. Lo sottolineano i leader del G7, nella dichiarazione sull’Ucraina diffusa nel corso del vertice a Elmau, in Baviera.

Ore 16,00 – Kiev: attacco Odessa, 8 feriti e 60 case distrutte – Sale a otto, inclusi due bambini, il bilancio dei feriti nell’attacco missilistico di questa mattina contro la regione di Odessa. Lo fanno sapere le Forze armate ucraine, riferendo anche della distruzione di circa sessanta case.

Ore 15,00 – Kiev, oltre 10 raid contro forze russe sull’Isola dei Serpenti – “Continuiamo l’operazione all’Isola dei Serpenti. La scorsa notte, oltre 10 raid di precisione sono stati lanciati sull’isola. Al momento stiamo verificando i risultati, ma siamo già stati informati che un altro sistema missilistico di difesa aerea Pantsir-S1 è stato colpito”. Lo ha dichiarato Natalia Humeniuk, portavoce delle Forze di difesa meridionali dell’esercito ucraino, secondo cui sono rimaste a protezione dell’isola strategica nel Mar Nero solo due navi con 16 missili da crociera.

Ore 14,50 – Nato: Casa Bianca non esclude bilaterale Biden-Erdogan – “Al momento un bilaterale Biden-Erdogan” a margine del vertice Nato di Madrid non è in agenda ma “ma vediamo come si svolgono le prossime 24 ore, ci sono lavori in corso”. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale americana Jake Sullivan in un briefing con la stampa Usa in Germania.

Ore 14,40 – Usa, con price cap sul petrolio l’obiettivo è affamare Russia – “L’obiettivo è affamare la Russia, affamare Putin della sua principale fonte di denaro e spingere al ribasso il prezzo del petrolio russo per aiutare ad attenuare l’effetto della guerra di Putin alla pompa”. Lo ha dichiarato alla stampa un funzionario dell’amministrazione americana, riferendosi a un possibile price cap sul petrolio russo.

Ore 14,30 – Biden, aumento dazi su 570 gruppi di prodotti russi – Il presidente americano Joe Biden si appresta ad annunciare un aumento dei dazi su oltre 570 gruppi di prodotti russi per un totale di circa 2,3 miliardi. Lo ha riferito un alto funzionario della Casa bianca.

Ore 14,20 – Nato, Stoltenberg: “Aumenteremo Forze risposta fino a 300mila unità” – Al vertice di Madrid di mercoledì e giovedì “rafforzeremo i nostri battaglioni” sul fianco est, portandoli “al livello di brigate e trasformeremo la Forza di risposta della Nato, accrescendo il numero” delle unità, fino a “oltre 300mila”. Lo ha annunciato il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa di presentazione del summit, spiegando che in quell’occasione saranno discussi i dettagli di come rafforzare la Forza di risposta (Nrf), che attualmente conta su 40mila uomini.

Ore 14,15 – Mosca, eliminati 14 “mercenari” vicino raffineria Lysychansk – I russi hanno eliminato 14 “mercenari stranieri” vicino alla raffineria di petrolio di Lysychansk, dove si concentra l’assalto russo. Lo riporta Ria Novosti citando il ministero della Difesa russa. “Il 26 giugno, durante i combattimenti a tre chilometri dalla raffineria di petrolio di Lysychansk, nella Repubblica popolare di Lugansk, unità russe hanno distrutto due gruppi di mercenari di sabotaggio e ricognizione, per un totale di 14 militanti. Il primo gruppo era internazionale ed era composto da cittadini di vari Paesi europei. Il secondo gruppo includeva solo mercenari dalla Georgia, che facevano parte della cosiddetta legione georgiana. I miliziani georgiani uccisi sono stati coinvolti nelle brutali torture e omicidi di militari russi vicino a Kiev nel marzo di quest’anno. Il ministero della Difesa russo ha informazioni su ogni mercenario coinvolto negli abusi e nell’omicidio dei nostri militari. Li abbiamo trovati e puniti”, ha osservato il ministero della Difesa.

Ore 14,10 – Russia avanza, vicini a presa Lysychansk – La Russia avanza nell’Est dell’Ucraina, intensifica gli attacchi aerei e probabilmente registra la fase più proficua da quando è cominciata l’invasione. Ora punta a chiudere la partita di Lysychansk, l’ultima grande città ancora detenuta dalle truppe ucraine nella regione orientale di Luhansk. Indebolite le difese ucraine nella regione, consolidato il controllo del territorio, migliorata la catena logistica e di comando, cambiati i vertici militari, le truppe russe sono a un passo dalla conquista della città. Serhai Haidai, il governatore ucraino, ha invitato i civili a lasciare Lysychansk, dove, ha detto, la situazione è “molto difficile”. “Mettetevi in salvo, voi e i vostri cari”, ha scritto su Telegram. Dopo una serie di esplosioni notturne, le autorità di Sloviansk, uno dei grandi agglomerati della regione separatista di Donetsk ancora in mano ucraina, hanno anche loro esortato i civili a lasciare la città.

Ore 14,05 – G7, per ricostruire Ucraina esploriamo uso beni russi congelati – “Siamo fortemente impegnati a sostenere la ricostruzione in Ucraina e a intensificare i nostri sforzi. Per farlo esploreremo anche l’opzione dell’utilizzo dei beni russi congelati, nel rispetto delle nostre leggi nazionali”. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale del G7 sull’Ucraina.

Ore 14,00 – Ue-Usa, lavoriamo insieme a ridurre entrate energia Mosca – “Stiamo lavorando insieme per trovare modi per ridurre ulteriormente le entrate derivanti dall’energia della Russia nei prossimi mesi per tagliare ulteriormente la capacità della Russia di finanziare la sua guerra non provocata in Ucraina. Queste azioni sono passi importanti, necessari e immediati che possiamo intraprendere, ma riconosciamo anche l’enormità della sfida”. E’ quanto si legge in una dichiarazione congiunta del presidente americano, Joe Biden, e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ore 13,55 – Nato: Ankara, No a Svezia e Finlandia senza passi concreti – “Non possiamo accettare l’adesione della Svezia e della Finlandia alla Nato senza essere convinti che siano stati presi passi permanenti e concreti”. Lo ha detto, ad Ankara, il portavoce della comunicazione presidenziale, Fahrettin Altun.

Ore 13,50 – G7, Cremlino: “Bando oro? Venderemo dove lo chiedono” – Mosca considera illegali i piani di alcuni paesi occidentali di vietare le importazioni di oro russo e ritiene comunque di poter reindirizzare le forniture del prezioso metallo verso altri mercati. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “Il mercato dei metalli preziosi è globale, è abbastanza ampio, capiente e molto diversificato. Come accade per le altre materie prime, ogni volta che un mercato smette di essere attraente a causa di decisioni illegittime, le materie prime vengono reindirizzate dove sono richieste e dove le scelte economiche sono più comode e legali”.

Ore 13,45 – G7: ridurremo le entrate russe, comprese quelle dall’oro – “Siamo determinati a ridurre le entrate della Russia, comprese quelle provenienti dall’oro”. Lo si legge nella dichiarazione finale del G7 sull’Ucraina. “Continueremo il nostro uso mirato di sanzioni coordinate per tutto il tempo necessario, agendo all’unisono in ogni fase”, si aggiunge nella dichiarazione.

Ore 13,40 – G7: la Russia rimandi indietro ucraini portati a Mosca – Il G7 chiede alla Russia di “rimandare indietro sani”, “immediatamente” gli ucraini “costretti spesso con la forza” ad andare in Russia. Si legge nella dichiarazione finale sull’Ucraina del G7.

Ore 13,35 – G7: avanti sul supporto militare a Kiev – “Continueremo a coordinarci per provvedere a materiale, training, logistica, intelligence e supporto economico per istruire le sue forze armate”. Lo si legge nella conclusione del G7 sull’Ucraina

Ore 13,30 – Zelensky al G7: “Limitate il prezzo del petrolio russo” – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky chiede al G7 di “limitare il prezzo del petrolio” russo. Lo riferisce lo stesso Zelensky su Telegram.

Ore 13,25 – Zelensky al G7: “Non è il momento di negoziare” – “Oggi non è il momento di negoziare”: lo ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky al G7, secondo quanto riferisce la presidenza francese.

Ore 13,20 – Stoltenberg (Nato): “Russia sarà identificata minaccia diretta” – “Nel summit della Nato gli alleati indicheranno la Russia come la più grave e minaccia diretta alla nostra sicurezza. Così come verrà menzionata la Cina”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa alla vigilia del summit di Madrid.

Ore 13,15 – G7 condanna aggressione Russia aiutata da Bielorussia – “Continuiamo a condannare l’aggressione brutale, non provocata, ingiustificabile contro l’Ucraina dalla Russia, aiutata dalla Bielorussia”. E’ quanto si legge nella conclusione del G7 sull’Ucraina.

Ore 13,10 – G7, impegnati a difendere l’integrità territoriale Ucraina – “Noi siamo impegnati ad aiutare l’Ucraina per la fine della guerra della Russia, a mantenere la sovranità e l’integrità territoriale, a difendersi e a scegliere il suo futuro”. È quello che si legge nella dichiarazione finale sull’Ucraina del G7.

Ore 13,05 – Draghi: uniti su Kiev, se perde perdono le democrazie – Siamo uniti con l’Ucraina, perché se l’Ucraina perde, tutte le democrazie perdono. Se l’Ucraina perde, sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della sessione del G7 con Volodimir Zelensky. “Voglio ringraziare il presidente Zelensky”, ha aggiunto, “per il benvenuto eccezionale a Kiev”. “Putin non deve vincere”, ha detto.

Ore 13,00 – Il G7 al fianco dell’Ucraina “finché sarà necessario” – “Continueremo a garantire supporto finanziario, umanitario, militare, diplomatico e staremo al fianco dell’Ucraina finché sarà necessario”. È quello che si legge nella bozza dello statement finale del G7 sull’Ucraina, di cui l’ANSA ha preso visione.

Ore 12,50 – G7: Usa impone sanzioni contro imprese difesa Russia – Gli Usa imporranno sanzioni contro le imprese russe del settore difesa per “limitare la capacità della Russia di rimpiazzare il materiale bellico che ha perso durante il brutale conflitto contro l’Ucraina”. Lo ha detto un alto funzionario della Casa Bianca. A margine del summit del G7 in Baviera, il funzionario ha detto che Washington applicherà maggiori dazi su oltre 570 gruppi di prodotti russi, per un valore di circa 2,23 mld di dollari.

Ore 12,40 – G7: fonti, molto vicini a price cap su petrolio Russia – I leader del G7 sono “molto vicini” ad un accordo per demandare ai rispettivi ministri di sviluppare “meccanismi” in grado di fissare un tetto globale al prezzo del petrolio esportato dalla Russia verso paesi al di fuori di Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea e Giappone. Lo ha indicato un alto funzionario della Casa Bianca, in un briefing a margine del G7 in Baviera. L’obiettivo è duplice: “affamare” Vladimir Putin e la guerra che conduce in Ucraina, sottraendogli risorse, e aiutare ad attutire l’impatto del conflitto sui prezzi dei carburanti alla pompa.

Ore 12.30 – Cremlino, “Missili Usa a Kiev? Difenderemo nostri interessi” – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peksov, ha parlato dell’ipotesi che gli Stati Uniti inviino altri sistemi difensivi, a medio e lungo raggio, a Kiev. “La Russia prende misure a tutela costante dei suoi interessi”, ha osservato Peskov.

Ore 12.20 – Usa invieranno a Kiev missili a medio e lungo raggio – Gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina missili anti-aereo a medio e lungo raggio. Lo riferiscono fonti vicine al dossier, citate da Afp.

Ore 12,10 – Cremlino: “Accuse infondate su default, pagamento effettuato a maggio” – Le accuse sul default della Federazione Russa sono infondate, il pagamento in valuta estera è stato effettuato a maggio”. A sostenerlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa, è il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, dopo che il tentativo di pagamento è stato rifiutato a causa delle sanzioni imposte dai paesi occidentali in risposta all’invasione dell’Ucraina. Peskov ha anche definito “illegale”qualsiasi tentativo di utilizzare le riserve della Russia congelate a causa delle sanzioni. Secondo il portavoce del Cremlino, ripreso dalle agenzie di stampa russe, un intervento del genere rappresenterebbe un “palese furto”.

Ore 12,00 – Zelensky al G7: “Fare il massimo per porre fine alla guerra entro l’anno” – Il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, ha chiesto ai leader del G7 di fare “il massimo” per porre fine alla guerra prima della fine dell’anno, secondo fonti del G7. Nel suo intervento, il presidente ucraino “ha fatto riferimento alla durezza dell’inverno” in Ucraina “dove è più difficile combattere”. “A fine anno arriveremo a una situazione in cui le posizioni saranno congelate”, hanno riportato le fonti.

Ore 11,00 – Consigliere sindaco Mariupol: “Oltre 100 corpi sotto le macerie” – Oltre cento corpi sono stati ritrovati sotto le macerie di un edificio bombardato nel distretto di Livoberezhny, a Mariupol. Lo scrive su Telegram Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco: “I corpi sono ancora sotto le macerie e gli occupanti non hanno intenzione di estrarli e seppellirli”. Andryushchenko, poi, spiega che nella città “continua l’esumazione. La priorità viene data ai cortili delle scuole e agli asili nido”.

Ore 9,00 – Turchia: “A Madrid incontro con Svezia e Finlandia” – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà il segretario della Nato Jens Stoltenberg e rappresentanti di Svezia e Finlandia domani a Madrid in occasione del vertice dell’Alleanza atlantica. Lo rende noto il portavoce del capo di Stato turco Ibrahim Kalin.

Ore 7,30 – Bombardamento sulla regione di Odessa: almeno 6 feriti – I russi hanno bombardato la regione ucraina sudoccidentale di Odessa provocando il ferimento di almeno sei persone. Lo riferisce il consiglio comunale di Odessa su Telegram: “A seguito di un bombardamento su una zona residenziale di un villaggio diverse abitazioni e altri edifici sono stati distrutti e hanno preso fuoco, in un’area di circa 500 metri quadrati”.

Ore 7,00 – Russia in default su suo debito su valuta estera – Per la prima volta dal 1918, la Russia è in default sul suo debito in valuta estera: lo riporta Bloomberg. Almeno per il momento l’evento ha una valenza più che altro simbolica: la Russia, infatti, è un Paese già emarginato politicamente e finanziariamente dall’Occidente. Inoltre, il fallimento sarebbe dovuto alla chiusura dei canali di trasferimento da parte dei creditori e non alla mancanza di denaro.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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