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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Putin: “Espansione della Nato è un problema”. Mosca: “Tregua per evacuare feriti Azovstal”

Immagine di copertina
Persone evacuate dall'acciaieria Azovstal, dalla città di Mariupol città e dalle aree circostanti, arrivate a Zaporizhzhia, il 3 maggio 2022. Credit: EPA / PILIPEY ROMANO

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 16 MAGGIO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS –  Sono passati 81 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina. Dall’inizio de conflitto morti 227 bambini. Gli Stati Uniti assicurano all’Ucraina altri aiuti e la Gran Bretagna valuta che Mosca potrebbe avere perso un terzo di truppe. Intanto, la premier finlandese annuncia l’ingresso del suo Paese nella Nato e il partito socialdemocratico svedese vota l’adesioneDi seguito tutte le notizie di oggi, 16 maggio 2022, in diretta:

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 16 MAGGIO 2022

Ore 20.40 – Nato, Stoltenberg: adesione Svezia rafforzerebbe sicurezza – “Importante telefonata con la premier svedese Magdalena Andersson. Accolgo con favore la decisione del suo governo di richiedere l’adesione alla Nato”. Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “La Svezia è uno dei nostri partner più vicini e l’adesione rafforzerebbe la sicurezza dell’area euro-atlantica e della Svezia in un momento critico”, aggiunge.

Ore 20.30 – Azov: pronti a obbedire all’ordine di evacuazione – “I difensori di Mariupol hanno eseguito l’ordine. Nonostante tutte le difficoltà, hanno respinto le forze schiaccianti del nemico per 82 giorni e hanno permesso all’esercito ucraino di riorganizzarsi, addestrare più personale e ricevere armi dai Paesi partner. Nessuna arma funzionerà senza militari professionisti, il che li rende l’elemento più prezioso dell’esercito. Per salvare vite umane, l’intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione approvata dal Comando supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino”. Lo dice in un videomessaggio il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko, senza fare direttamente riferimento all’evacuazione dell’acciaieria Azovstal, in cui da settimane sono asserragliati gli ultimi combattenti ucraini di Mariupol.

Ore 20.20 – Borrell: “Non so quanto ci vorrà per accordo su sanzioni” – Oggi la discussione tra i ministri degli Esteri dell’Ue “ha chiarito alcune difficoltà” relative al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, in termini di “tempo e costi. L’adattamento ha due dimensioni: la struttura delle raffinerie e la capacità degli oleodotti. Il primo è un costo una tantum. Poi c’è un costo strutturale e permanente, dovuto alla differenza di prezzo tra il petrolio russo e altri petroli. Abbiamo discusso, ma alla fine abbiamo deciso di rimandarlo in Coreper perché era tecnicamente molto complicato. Spero che non duri ancora tanto, ma non posso dire se ci vorrà una settimana o due” per arrivare ad un accordo. Lo dice l’Alto Rappresentante Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.

Ore 20.10 – Borrell: veto Ungheria su stop petrolio? Tema economico – “L’Ungheria non ha spiegato la sua posizione in termini politici, ma economici. Senza dunque fare riferimento alla sua relazione con la Russia e alla necessita’ di mantenere l’embargo sul petrolio come obiettivo, ma in termini economici”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri rispondendo a una domanda sullo stallo tra governi nazionali sul divieto di importazione del petrolio russo dal 2023. “Le discussioni sono state in termini tecnici sui costi e i tempi necessari ad adattarsi” all’eventuale stop al petrolio russo, ha aggiunto Borrell.

Ore 20.00 – Borrell: non riconosceremo un km quadrato preso da Mosca – “Non riconosceremo un km quadrato di terra ucraina presa dalla Russia. Non permetteremo che nessuna parte dell’Ucraina sia rivendicata” da Mosca. Lo ha sottolineato l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell al termine della riunione dei ministri degli Esteri dei 27. “Abbiamo da superare tre prove: guerra, resilienza e legittimità internazionale”, ha aggiunto.

Ore 19.50 – Borrell: nessuno accordo Ue sull’embargo al petrolio – “Oggi sfortunatamente non è stato possibile raggiungere un accordo sul sesto pacchetto sanzioni, sull’embargo al petrolio, e tornerà al Coreper per negoziazioni aggiuntive”. Lo ha detto l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.

Ore 19.40 – Borrell: tutti d’accordo su altri 500 mln di armi – “Tutti siamo d’accordo sullo stanziamento di ulteriori 500 milioni di euro di aiuti militari all’Ucraina. Abbiamo cominciato con 500 milioni, ora arriviamo a 2 miliardi di euro”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri. “Questa e’ solo la punta dell’iceberg. Gli Stati membri fanno molto senza chiedere rimborsi. Siamo ben oltre i 2 miliardi del bilancio europeo”, ha aggiunto.

Ore 19.30 – Ucraina, Borrell: Serbia si allinei a sanzioni prima possibile – “La Serbia dovrà allinearsi il prima possibile alla nostra politica e applicare le sanzioni” contro la Russia. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri.

Ore 19.20 – Nato, Erdogan: “Non posso dire sì a Svezia e Finlandia” – Il presidente turco torna a chiudere la porta all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia, che oggi ha annunciato la volontà di formalizzare la richiesta di adesione all’Alleanza atlantica. Secondo Erdogan, Stoccolma è un “incubatore di terrorismo”.

Ore 19.10 – Mosca: iniziative di risposta a minaccia Svezia nella Nato – La Russia dovrà prendere iniziative in “risposta alle minacce derivanti dall’adesione della Svezia alla Nato”. Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca, citato dalla Tass. La risposta, ha aggiunto il ministero, dipenderà dai “termini concreti della sua integrazione nell’Alleanza”.

Ore 19.00 – Orban: l’Occidente è in preda a una “follia suicida” – L’Occidente è in preda a una “follia suicida”, secondo quanto ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban nel discorso per il suo reinsediamento. “Il prossimo decennio sarà un’era di pericoli, incertezza e guerra”, ha detto, denunciando anche quelli che ha definito “la follia del gender” e “il grande programma per la sostituzione della popolazione europea”.

Ore 18.40 – Kiev: almeno 10 morti nei raid su Severodonetsk – Raid russi su Severodonetsk, nella regione orientale ucraina di Luhansk, hanno provocato oggi almeno 10 morti. Lo ha riferito il governatore locale Serhiy Haidai, citato da Unian. “Al momento è estremamente difficile controllare l’area a causa di nuovi bombardamenti”, ha aggiunto.

Ore 18.30 – Nato, Mosca: colloquio Lavrov-min.Esteri Svezia “non in agenda” – Non è in programma un colloquio tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il ministro degli Esteri svedese sulla richiesta di adesione della Svezia alla Nato. Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo all’agenzia russa RIA Novosti. Poche ore prima la premier svedese Magdalena Andersson, rispondendo a chi le chiedeva se avrebbe informato personalmente il presidente russo Vladimir Putin della decisione relativa all’adesione all’Alleanza Atlantica (come aveva fatto il presidente finlandese Sauli Niinisto il 14 maggio) aveva spiegato che sarebbe stato il ministro degli Esteri Ann Linde a chiamare il collega russo e informarlo. Adesso invece arriva la precisazione del ministero a Mosca: “Non è nell’agenda di Lavrov un colloquio in tal senso”.

Ore 18.20 – Kuleba: delusi che l’UE non adotti l’embargo al petrolio – “Non posso credere che il sesto pacchetto di sanzioni sia approvato senza l’embargo al petrolio, la domanda ora è quando verrà approvato. Siamo delusi che non sia stato adottato ma è compito dell’Unione Europea trattare con le autorità ungheresi, perché si tratta di una questione di famiglia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a Bruxelles, in occasione del consiglio Affari esteri dell’Ue.

Ore 18.10 – Kuleba, solo un Paese blocca embargo petrolio – “C’è un sostegno chiaro per l’embargo al petrolio” da parte dei ministri degli Esteri dell’Ue. “C’è un solo un Paese che continua a bloccare l’introduzione dell’embargo e bisogna trovare il modo di indirizzare le sue preoccupazioni”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri dell’Ucrana Dmytro Kuleba al termine della sua partecipazione alla riunione dei ministri degli Esteri Ue. “Al mio arrivo nella stanza dell’incontro non c’era ancora l’accordo sull’embargo e non so se si raggiungerà oggi”, ha aggiunto. Il Paese che blocca l’embargo al momento è l’Ungheria.

Ore 18.00 – Salvini, cessate fuoco con Italia protagonista – Serve il “cessate il fuoco al più presto, con l’Italia protagonista”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo aver avuto un colloquio di un’ora con il premier, Mario Draghi.

Ore 17.55 – Salvini, ulteriore invio armi allontana pace – “Io sono convinto che l’ulteriore invio di armi all’Ucraina allontani la pace”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo aver avuto un colloquio di un’ora con il premier, Mario Draghi.

Ore 17.50 – Salvini, guerra si chiude a tavolo negoziati – “Io penso, dai dati che ho a disposizione e che Draghi ha certamente più di me, che Russia, Ucraina, comunità internazionale e Italia in primis sono stanche del conflitto. Nel 2022 la guerra si chiude al tavolo dei negoziati”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo l’incontro con il premier, Mario Draghi.

Ore 17.40 – Salvini, embargo energia? Fa più male a noi – L’embargo di petrolio e gas? “Bisogna vedere se fa più male alla Russia o all’Italia e all’Europa. Secondo i dati fa male più a noi”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini

Ore 17.30 – Draghi vede Salvini, impegno pace e sostegno a Kiev – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato oggi pomeriggio, a Palazzo Chigi, il segretario della Lega, Matteo Salvini. “Il colloquio – si legge in una nota di Palazzo Chigi – si è incentrato sulla recente visita negli Stati Uniti, nel corso della quale è stato riaffermato l’impegno dell’Italia per la pace attraverso il sostegno all’Ucraina, l’imposizione di sanzioni alla Russia, la rinnovata richiesta di un cessate il fuoco e dell’avvio di negoziati credibili.”Nel corso dell’incontro si è parlato anche delle conseguenze economiche e umanitarie del conflitto in corso, con particolare riferimento alla necessità di prevenire una crisi alimentare sul larga scala e di proseguire lungo la strada dell’accoglienza ai profughi ucraini. Sul fronte dell’energia – prosegue la nota di Palazzo Chigi -, è stata condivisa l’importanza di un percorso che affianchi diversificazione delle fonti di approvvigionamento e investimenti sulle rinnovabili”.

Ore 17.20 – UE: Ungheria, per stop petrolio ci servono 15-18 mld euro – L’Ungheria presenta il suo conto all’Unione europea per dare il via libera al sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca che prevede l’embargo al petrolio. “Se l’Ungheria dovesse fermare le importazioni di petrolio russo, è necessaria una completa modernizzazione dell’infrastruttura energetica ungherese su una scala di 15-18 miliardi di euro”, ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, sulla sua pagina Facebook. “È legittimo che gli ungheresi si attendino una proposta” dalla Commissione europea per attutire il colpo, ha aggiunto.

Ore 17.10 – Orban, sicurezza energetica è nostra linea rossa – “L’Ungheria non porrà il veto a sanzioni” alla Russia “nell’interesse dell’unità europea fino a quando non sarà oltrepassata la linea rossa, ovvero non sarà in pericolo la sicurezza energetica del Paese”. Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban, nel suo discorso inaugurale in Parlamento dopo la sua rielezione a capo del governo, secondo quanto riporta Infostart.

Ore 17.00 – Zelensky: grazie ai soldati arrivati al confine a Kharkiv – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha ringraziato i soldati del 227/o battaglione della 127a brigata delle forze di difesa territoriale ucraine che hanno raggiunto il confine di stato dell’Ucraina nella regione di Kharkiv. Lo ha detto in un video pubblicato su Instagram, riporta Ukrinform.

Ore 16.50 – Kiev: respinto tentativo sconfinamento russo a Sumy – Le guardie di frontiera ucraine hanno affermato di aver respinto un tentativo di sconfinamento delle forze russe nella regione di Sumy. “Le truppe russe hanno utilizzato mortai, lanciagranate, mitragliatrici e fucili d’assalto durante l’invio di un gruppo di sabotatori nella regione”, riferiscono le guardie di frontiera, “siamo riusciti a respingere l’attacco”.

Ore 16.40 – Kiev: russi consolidano posizioni a Kherson e Mykolaiv – Le forze russe non stanno conducendo alcuna operazione offensive nelle regioni meridionali di Kherson e Mykolaiv e continuano a rafforzare le loro posizioni nelle aree occupate. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino, secondo il Kyiv Independent.

Ore 16.30 – USA, Yellen: con guerra crisi alimentare globale – Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha dichiarato che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha creato una crisi globale, aggravando i problemi di sicurezza alimentare per tutto il mondo. “La guerra sta avendo un impatto che va oltre l’Ucraina ed è qualcosa che ci preoccupa molto”, ha affermato a Varsavia secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. “Temo che abbiamo davvero una crisi globale tra le mani”.

Ore 16.20 – Frontex: arrivati in Ue finora 5,9 mln rifugiati – Dal 24 febbraio, giorno dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, nell’UE sono arrivate dall’Ucraina e dalla Moldavia oltre 5,9 mln di persone. Lo ha comunicato Frontex.

Ore 16.10 – Nato, Michel: adesione Svezia rafforza nostra sicurezza – “Con la richiesta di adesione della Svezia alla Nato insieme alla Finlandia, suo partner strategico, la nostra sicurezza diventa ancora più forte”. Lo scrive in un tweet il presidente del consiglio europeo, Charles Michel. “Lodo la Svezia e la premier svedese per la loro decisione a vantaggio della sicurezza e della difesa collettiva. Il contributo dell’UE alla deterrenza della Nato è sempre più prezioso”, aggiunge.

Ore 16.00 – Nato, Macron: pieno sostegno ad adesione Svezia – Il presidente francese Emmanuel Macron sostiene “pienamente” la decisione della Svezia di aderire alla Nato. Lo ha dichiarato l’Eliseo commentando le dichiarazioni del primo ministro svedese, Magdalena Andersson: “Il presidente della Repubblica sostiene pienamente la decisione sovrana della Svezia di aderire rapidamente alla Nato”, ha reso noto la presidenza francese. Macron aveva già salutato con favore l’annuncio simile fatto il 12 maggio dalla Finlandia.

15.35 – Svezia su Nato: “Decisione storica, entriamo in nuova era” – La premier svedese Magdalena Andersson ha parlato di una nuova “era” per il Paese scandinavo, quando ha annunciato ufficialmente che la Svezia presenterà domanda di adesione alla Nato. “E’ una decisione storica”, ha detto, “stiamo uscendo da un’era per entrare in una nuova”.

15.20 – Mosca: tregua per evacuare feriti Azovstal in Rep. Donetsk – È stata concordata una tregua dei combattimenti attorno ad Azovstal, le acciaierie di Mariupol, per poter far uscire dalla struttura i militari ucraini feriti e rimasti intrappolati nei sotterranei; feriti che saranno trasportati attraverso un corridoio umanitario in una struttura sanitaria nella Repubblica popolare di Donetsk. Lo ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca.

Ore 15.11 – Putin: espansione Nato “provocherà di sicuro una risposta” – Il presidente Vladimir Putin ha affermato che mentre l’espansione della Nato in Svezia e Finlandia “non rappresenta una minaccia diretta per noi… ma l’espansione delle infrastrutture militari in questi territori provocherà sicuramente la nostra risposta”.

Ore  14.20 – Putin: “Espansione della Nato è un problema” – “L’espansione della Nato e’ artificiale”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia russa Tass. “La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla Nato non crea alcuna minacce per Mosca”, ha aggiunto Putin.

Ore 14.00 – Di Maio, noi per ok immediato al sesto pacchetto sanzioni – “L’Italia non pone veti, noi vogliamo approvare il sesto pacchetto sanzioni il prima possibile perché le sanzioni sono l’unico strumento pacifico a nostra disposizione per portare Putin al tavolo diplomatico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio a Bruxelles per il consiglio europeo esteri. “E’ evidente che le regole dell’Ue vadano riformate, superando il principio dell’unanimità, perché un Paese solo, in questo caso l’Ungheria, non blocchi le decisioni”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Ore 13.00 – Finlandia nella Nato, possibile ratifica Congresso Usa prima di agosto – Il Congresso americano potrebbe ratificare l’adesione della Finlandia nella Nato entro la pausa estiva che scatterà a agosto. Lo ha fatto sapere il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, dopo aver incontrato a Helsinki il presidente finlandese, Sauli Niinisto.

Ore 11.00 – Ue: “improvviso stop gas colpo grave per Italia” – L’Italia è “uno dei maggiori importatori di gas naturale russo tra i paesi dell’Ue” e “sarebbe gravemente colpita da brusche interruzioni dell’approvvigionamento”. Lo indica la Commissione europea nelle sue previsioni economiche di primavera.

Ore 10.30 – Copasir, “opportuno mantenere segretezza su lista armi” – “Io penso che sia opportuno mantenere la segretezza sulla lista delle armi, cosa che hanno fatto anche in altri Paesi, per una questione di sicurezza nazionale”. Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, a Sky Start. “In qualche misura” il Copasir “e’ un parlamento in piccolo: il Parlamento lo ha istituito con una legge di iniziativa parlamentare. Ciascuno di noi e’ espressione di un gruppo parlamentare, tutti i gruppi sono presenti nel comitato. E’ nostro compito rappresentare la nazione italiana nel suo complesso. Le decisioni che prendiamo le prendiamo all’unanimità, il Comitato risponde alla legge prima ancora che alle nostre coscienze”, ha aggiunto Urso.

Ore 07.52 – Stoltenberg: “Kiev può vincere questa guerra”- Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che la guerra della Russia in Ucraina non sta andando come previsto dal Cremlino. “La Russia non è riuscita a prendere Kiev. Si stanno ritirando da Kharkiv, la loro grande offensiva nel Donbas è in stallo. La Russia non sta raggiungendo i suoi obiettivi strategici”, ha affermato Stoltenberg secondo cui “l’Ucraina può vincere questa guerra”.

Ore 07.00 – Capo del Pentagono: sostegno incrollabile Usa a sovranità – Il sostegno degli Stati Uniti alla “sovranità e alle esigenze di sicurezza” dell’Ucraina è “incrollabile”. Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, al ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov nel corso di una conversazione sulla situazione sul campo di battaglia.

Ore 06.30 – A Severodonetsk bombe su un ospedale, 9 feriti – Le forze russe hanno sparato contro ospedale di Severodonetsk: a riportarlo è il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhii Haidai. Secondo Haidai, 9 civili sono rimasti feriti e hanno ricevuto cure mediche presso il nosocomio, che ha continuato a funzionare durante i bombardamenti. Sono stati 11, nell’ultimo giorno, gli attacchi di artiglieria a Severodonetsk: «I russi hanno bombardato case, un impianto chimico, una scuola e un ospedale», ha concluso.

Ore 06.00 – Zelensky: negoziati su Azovstal, anche per uscita militari – Volodymyr Zelensky afferma che sono in corso negoziati per fare uscire le persone da Mariupol, compresi i combattenti ucraini asserragliati nell’acciaieria di Azovstal. Il presidente dell’Ucraina lo ha annunciato in un videomessaggio: «Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal. Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati». Poche ora prima, però, Mosca – per bocca del consigliere presidenziale e capo della delegazione russa ai colloqui Russia-Ucraina, Vldimir Medinsky – aveva negato che i combattenti del battaglione Azov potessero essere oggetto di negoziati politici. A Mariupol, l’acciaieria continua a essere sotto il fuoco, mentre Kiev denuncia l’utilizzo di bombe al fosforo da parte dei russi.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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