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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Biden: “Avvertimenti Usa su invasione russa inascoltati”. Von der Leyen incontra Zelensky: “Kiev sulla strada giusta per l’Europa”. Bild: “Scholz, Draghi e Macron a Kiev prima del G7”

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 11 GIUGNO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina è giunta al 108esimo giorno e la pace non sembra vicina. Mentre Zelensky è tornato a parlare: “Severodonetsk resiste”, l’Unione Europea ha deciso di accelerare sull’adesione di Kiev. Intanto la Francia ha tuonato: “Pronti a partecipare a un’operazione per sbloccare il porto di Odessa” e auspicato che l’Ucraina “vinca” la guerra contro la Russia. “Come il presidente ha avuto occasione di dire – ha detto una fonte della presidenza ai media francesi – auspichiamo la vittoria dell’Ucraina. Auspichiamo che venga ripristinata l’integrità territoriale del Paese e che questa guerra della Russia all’Ucraina cessi al più presto”. Di seguito tutte le notizie di oggi, sabato 11 giugno 2022.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 11 GIUGNO 2022

Ore 20.17 – Bild: “Scholz, Draghi e Macron a Kiev prima del G7” – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz starebbe pianificando un viaggio congiunto a Kiev con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e con il presidente francese, Emmanuel Macron, prima del vertice del G7, che inizierà il 26 giugno. Lo riferisce il sito del giornale tedesco Bild am Sonntag citando ambienti governativi ucraini e francesi.

Ore 19:37 – Ucraina, incendio in impianto chimico Azot dopo raid russo – Bombardamenti russi sull’impianto chimico Azot nella città di Severodonetsk hanno provocato lo scoppio di un violento incendio dopo una perdita di tonnellate di petrolio. Lo ha denunciato il governatore del Lugansk Serhiy Gaidai alla tv nazionale, senza specificare se l’incendio sia stato spento. Nell’impianto sono rifugiate circa 800 persone.

Ore 18:17 – Nicaragua: governo autorizza l’ingresso di truppe, aerei e navi russe – Il governo del Nicaragua, guidato dal presidente Daniel Ortega, ha autorizzato l’ingresso nel Paese a truppe, aerei e navi russe per scopi di addestramento, pubblica sicurezza e risposta alle emergenze. Ortega consentirà alle truppe russe di svolgere compiti di polizia, “missioni di aiuto umanitario, salvataggio e ricerca in caso di emergenza o disastri naturali”. Il governo nicaraguense ha anche autorizzato la presenza di piccoli contingenti di truppe russe per “scambio di esperienze e addestramento”. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto al quotidiano russo Sputnik che si tratta di una misura “di routine” e ha fatto notare che la legge autorizza l’ingresso anche di truppe provenienti dagli Stati Uniti, dal Messico e da altri paesi dell’America centrale per gli stessi scopi.

Ore 18:02 – Portavoce di Zelensky: “Non ascoltati su richiesta sanzioni preventive”-  Il portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Sergei Nikiforov, ha risposto alle affermazioni del presidente Usa Joe Biden secondo cui il leader di Kiev non avrebbe voluto ascoltare le previsioni sull’invasione russa. Nikiforov ha detto invece che Zelensky aveva chiesto sanzioni preventive contro la Russia prima dell’invasione su larga scala, ma che i partner dell’Ucraina “non volevano ascoltare”. Il portavoce ha aggiunto che in quel momento Zelensky ha avuto tre o quattro conversazioni telefoniche con Joe Biden e i leader si sono scambiati opinioni e valutazioni in dettaglio sulla situazione. “Pertanto, la frase ‘non voleva sentire’ probabilmente ha bisogno di chiarimenti”, ha detto al notiziario ucraino LIGA.net.

Ore 17:51 – Il consigliere di Zelensky risponde a Biden: “Situazione diversa se avessimo ricevuto armi prima” – Il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, ha risposto alle dichiarazioni del presidente Usa Joe Biden, secondo cui il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky non avrebbe voluto ascoltare la previsione degli Stati Uniti di un’invasione da parte della Russia. Podolyak ha affermato che l’Ucraina si stava preparando dall’anno scorso a questa eventualità e che erano stati avvisati dell’attacco non solo dall’Occidente ma anche dalla stessa intelligence ucraina. Podolyak ha messo invece in dubbio quanto fatto dagli altri Paesi per fermare Mosca. “Se avessimo iniziato a ricevere armi pesanti a gennaio, la situazione sarebbe potuta essere diversa”, ha scritto il consigliere su Twitter.

Ore 17.03 – Ucraina e Polonia discutono di armi e sanzioni alla Russia – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha reso noto di aver parlato con il suo omologo polacco Zbigniew Rau per discutere delle future consegne di armi pesanti all’Ucraina. Kuleba in un tweet ha scritto di aver discusso anche delle future sanzioni dell’Unione europea contro la Russia.

Ore 16.32 – Oms: “Rischio colera alto a Mariupol, ma per ora nessun caso” – A Mariupol, la città ‘martire’ dell’Ucraina orientale, c’è un rischio “alto” che scoppi un’epidemia di colera, ma finora non ci sono stati casi confermati. Lo ha dichiarato a Ginevra una portavoce dell’Organizzazione mondiale della Sanità, affermando che “l’Oms non ha ricevuto un’allerta o una notifica di casi sospetti o confermati”. La portavoce ha quindi precisato che l’Organizzazione non è presente a Mariupol, ma ha stretti contatti con alcuni partner sul posto. Ha anche indicato di aver fornito test e medicinali per rispondere rapidamente a un possibile focolaio e, inoltre, sta aiutando le autorità ucraine a prepararsi all’uso dei vaccini contro il colera.

Ore 15.50 – Ambasciata russa, a Mosca erano pronti a incontrare Salvini – A Mosca “erano pronti a incontrare” Matteo Salvini “al livello appropriato”: lo fa sapere l’ambasciata russa in Italia, tornando con una nota sul mancato viaggio del leader leghista in Russia.

Ore 15.00 – Von der Leyen incontra Zelensky: “Kiev sulla strada giusta per l’Europa” – La presidente della Commissione è arrivata nella capitale ucraina in treno, senza preannunciare la sua missione. Sul tavolo la candidatura di Kiev all’Ue – “Era già sul giusto binario prima della guerra, ha una democrazia parlamentare solida” – e gli interventi per il Paese: “Vogliamo creare una road map molto chiara sulla ricostruzione”. Zelensky: “Attendiamo questo supporto al vertice europeo”.

Ore 14.00 – Zelensky a Biden: “Chiedemmo sanzioni preventive, inascoltati” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiese ai partner occidentali sanzioni preventive contro la Russia prima che questa invadesse l’Ucraina, ma non fu ascoltato: lo ha affermato il portavoce presidenziale Sergei Nikiforov, commentando così le parole del presidente Usa Joe Biden, secondo cui Zelensky “non volle sentire” gli avvertimenti americani sul pericolo di un attacco russo.  Secondo Nikiforov, Zelensky ebbe tre o quattro conversazioni telefoniche con Biden: i leader si scambiarono opinioni e valutazioni sulla situazione in merito alla minaccia dell’invasione russa.

Ore 13.00 – Ucraina, capo ufficio presidenziale: russi attaccano nostri campi grano con bombe – “I russi attaccano i campi ucraini di grano con le bombe incendiarie. Così, oltre a creare la crisi alimentare nel mondo, vogliono anche distruggere il raccolto ucraino. Il terrorismo alimentare deve essere fermato. Insieme ai nostri partner stiamo cercando al soluzione alla crisi alimentare”. Lo dichiara Andrii Yermak, capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina.

Ore 12.00 – Kiev: 10mila soldati ucraini uccisi da inizio guerra – Circa 10.000 soldati ucraini sono morti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio. Lo ha reso noto Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Dpa. Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov aveva dichiarato ad inizio settimana che all’incirca un centinaio di militari ucraini vengono uccisi ogni giorno.

Ore 11.15 – Mosca, risponderemo ad aumento delle truppe Nato in Polonia – La risposta della Russia ad un eventuale aumento della task force della Nato in Polonia sarà proporzionata e appropriata. Lo ha annunciato Oleg Tyapkin, direttore del dipartimento per i rapporti con l’Europa presso il ministero degli Esteri russo, stando a quanto riporta l’agenzia Interfax. “Naturalmente, non possiamo e non staremo a guardare mentre la Nato aumenta la sua task force in Polonia. La nostra risposta, come al solito, sarà proporzionata e appropriata, nonché mirata a neutralizzare potenziali minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ha precisato.

Ore 10.00 – Von der Leyen in visita a Kiev, vedrà Zelensky – La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, a quanto constata l’ANSA, è in visita a Kiev. Von der Leyen è arrivata nella capitale ucraina in treno e senza preannunciare la sua missione per motivi di sicurezza. A Kiev la numero uno dell’esecutivo vedrà il presidente Volodymyr Zelensky ed avrà una serie di incontri con i massimi vertici delle istituzioni ucraine. E’ la seconda volta, dall’inizio della guerra, che von der Leyen visita Kiev e l’Ucraina.

Ore 09.00 – Gas, Gazprom: stabili forniture all’Europa via Ucraina – La fornitura di gas all’Europa attraverso l’Ucraina, tramite il punto di ingresso di Sudzha, è stimata a 41,9 milioni di metri cubi (mcm), invariata rispetto a venerdì. Lo comunica Gazprom, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti.

Ore 07.00 – Sindaco Mariupol: “Edifici demoliti dai russi senza rimuovere i corpi” – Le forze russe che occupano la città ucraina di Mariupol hanno demolito 1.300 palazzi residenziali senza rimuovere le centinaia di cadaveri rimasti tra le macerie. A dirlo è il sindaco Vadym Boychenko fuggito da Mariupol verso il territorio controllato dall’Ucraina. Il primo cittadino afferma sul canale Telegram del Consiglio comunale di Mariupol che in un primo tempo gli occupanti hanno coinvolto i residenti di Mariupol nello smantellare con cura le macerie, ma quando hanno visto il numero effettivo di corpi che venivano trovati hanno immediatamente fatto allontanare i residenti. “Il numero reale di cadaveri sotto le macerie delle case distrutte è spaventoso – scrive Boychenko -. Tra le 50 e le 100 persone sono state uccise in quasi tutti gli edifici distrutti e 1.300 palazzi sono stati abbattuti in città”.

Ore 06.30 – Microsoft chiude gli uffici in Russia, a casa 400 dipendenti – Lo riferisce Bloomberg. Per il colosso di Redmond il paese rappresenta l’1% delle entrate globali dell’azienda. A più di tre mesi dall’invasione dell’Ucraina, dopo aver bloccato la vendita di prodotti e servizi nel Paese a inizio marzo, ha deciso di chiudere del tutto i suoi uffici.

Ore 06.00- Biden: “Avvertimenti su invasione russa inascoltati da Zelensky” – Vladimir Putin sta cercando di cancellare non solo la nazione dell’Ucraina ma anche la sua cultura. Lo afferma il presidente americano Joe Biden nel corso di una raccolta fondi, durante la quale spiega che il presidente russo vede la capitale Kiev come la “sede della Madre Russia”. Biden quindi osserva come il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e molti altri non hanno tenuto conto degli avvertimenti lanciati dagli Stati Uniti su una possibile invasione della Russia. “Zelensky non ha voluto sentire, in molti non hanno voluto sentire”, mette in evidenza il presidente Usa

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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