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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Cremlino: USA gettano benzina sul fuoco con i razzi a Kiev. Russi entrati nel centro di Severodonetsk

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – In Ucraina si combatte da 98 giorni. Ieri il vertice europeo dei 27 ha approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che include anche l’embargo al petrolio: un’intesa raggiunta dopo un lungo vertice più volte vicino a naufragare. L’accordo tra i leader dell’UE prevede un embargo immediato al petrolio che arriva dalla Russia via mare mentre rinvia lo stop al greggio trasportato attraverso l’oleodotto Druzhba, per non penalizzare i Paesi che non hanno sbocco sul mare. Toccherà agli sherpa analizzare quest’ultimo punto “il prima possibile”, come recita il testo delle conclusioni. L’embargo al greggio di Mosca scatterà entro sei mesi, quello ai prodotti europei forniti all’Ue dalla Russia non prima di otto. Intanto la Commissione ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap. “Bisogna studiare se non provoca danni maggiori ai benefici che ha. La Commissione lavorerà su questo”, ha dichiarato il premier Mario Draghi.

S&D

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 1 GIUGNO 2022 

Ore 20.30 – Guerini, supporto a resistenza per difendersi – “L’Italia sta agendo con tutta la comunità internazionale
per rispondere all’aggressione all’Ucraina. Lo sta facendo sostenendo le sanzioni, lo sta facendo rinnovando tutti gli sforzi diplomatici per arrivare alla pace, lo fa anche attraverso il supporto alla resistenza ucraina, delle forze armate ucraine con materiale che serve all’Ucraina per difendersi dall’aggressione”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, al Tg1. “Questa è la scelta che ha fatto il parlamento e il governo si sta muovendo nel solco di queste direzioni”, ha aggiunto.

Ore 20.20 – Nato: Guerini, a Italia guida missione in Bulgaria – “Noi siamo già presenti in Lettonia, siamo presenti in Romania, con l’attività di sorveglianza dello spazio aereo e con la prossima Delibera missioni saremo presenti, se il Parlamento sarà d’accordo, anche in Ungheria e Bulgaria con i nostri contingenti. In Bulgaria avremo la guida di questa missione, sono missioni della Nato per rafforzare la deterrenza sul fianco est”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervistato al Tg1.

Ore 20.10 – Ppe: Weber, non ci alleiamo con populisti e pro-Putin – “Io sono per la costruzione di ponti, anche fra i cittadini e la politica perché noi siamo il Partito del popolo. Ma siamo il Partito dell’Europa, dei valori di Schuman e De Gasperi. Non ci alleeremo con gli estremisti e i populisti anti-europesti e pro-Putin”. Lo ha dichiarato il neo presidente del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber. Porte chiuse quindi “ai partiti come quello della Le Pen in Francia”, ha evidenziato in un’intervista all’Agi.

Ore 20.00 – Interpol: molte armi finiranno a organizzazioni criminali – “L’elevata disponibilità di armi durante l’attuale conflitto comporterà la proliferazione di armi illecite nella fase successiva al conflitto”. Lo ha detto il segretario generale dell’Interpol, Jurgen Stock, il quale ha avvertito del rischio che molte delle armi inviate in Ucraina finiscano a organizzazioni criminali in Europa e oltre. “I criminali sono già ora, qui mentre parliamo, concentrati su questo”, ha detto Stoch, affermando che la criminalità organizzata uscirà rafforzata dalla disponibilità di armi.

Ore 19.50 – Severodonetsk: “Civili rifugiati sotto impianto chimico” – Secondo il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, i civili si stanno riparando dai bombardamenti russi nella città di Sievierdonetsk,sotto un impianto chimico. “Ci sono civili nei rifugi antiaerei, ce ne sono parecchi, ma non sarà una seconda Azovstal poiché quello aveva un’enorme città sotterranea, che li non c’è”, ha detto Haidai a Reuters, affermando che potrebbero ancora essere presenti sostanze chimiche pericolose nell’impianto chimico, chiamato “Azot”.

Ore 19.40 – Stoltenberg prepara incontro Turchia-Svezia-Finlandia – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha annunciato a Washington che “nei prossimi giorni” convocherà una riunione con i dirigenti di Svezia, Finlandia e Turchia per tentare di superare l’opposizione di Ankara all’ingresso dei due paesi nordici nell’Alleanza. “Siamo in stretto contatto con la Turchia, un alleato importante in seno alla Nato, e con i due paesi che hanno depositato la loro candidatura per entrare nella Nato, la Finlandia e la Svezia”, ha detto.

Ore 19.30 – Finita riunione ambasciatori UE, slitta sigillo a sanzioni – La riunione degli ambasciatori dei 27 paesi membri dell’Unione Europea, convocata per approvare il sesto pacchetto di sanzioni, è terminata e ora si attende una nuova convocazione. Lo affermano fonti europee, secondo cui l’Ungheria avrebbe chiesto di escludere il patriarca russo Kirill dalla lista delle sanzioni, aprendo dunque una nuova trattativa con Bruxelles.

Ore 19.20 – Biden annuncia nuovo pacchetto armi da 700 milioni di dollari – Joe Biden ha ufficializzato un “nuovo significativo pacchetto di aiuti” agli ucraini che li “armerà con nuove capacità e armamenti avanzati, compresi i sistemi Himars con le munizioni, per difendere il loro territorio dall’avanzata russa”. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Il presidente statunitense ha lodato “il coraggio e la risolutezza degli ucraini nel difendere il loro paese e la loro democrazia contro l’aggressione russa” e ha ribadito l’impegno a continuare a fornire armi a Kiev.

Ore 19.10 – Ces, portuali cominciano a rifiutare scarico merci russe – I portuali di Regno Unito, Olanda, Svezia e Danimarca hanno iniziato a rifiutarsi di scaricare merci russe, incluso il petrolio. Lo rende noto la Ces (Confederazione Europea Sindacati). “Il petrolio è una delle principali risorse per finanziare la macchina da guerra russa e la sua inclusione nelle sanzioni è attesa da tempo. L’eccezione per il petrolio consegnato tramite oleodotto, anche se temporanea, è deplorevole data la grave situazione in Ucraina”, ha detto il segretario generale della Ces, Luca Visentini, sulle sanzioni petrolifere concordate nell’ambito del sesto pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia.

Ore 19.00 – Mattarella, è l’ora di lucidità e coraggio per pace – “Con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione della Festa della Repubblica.

Ore 18.50 – Mattarella, Italia cerca via d’uscite, serve ritiro Russia – “Oggi, l’amara lezione dei conflitti del ventesimo secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Russia, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica. Trovarsi nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità; e l’Italia è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale

Ore 18.40 – Euro: Gentiloni, passo storico per viaggio europeo Croazia – “La giornata di oggi segna un passo storico nel viaggio europeo della Croazia, a testimonianza degli sforzi decisi delle autorità croate per soddisfare i criteri per l’ingresso nella zona euro”. Così il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, presentando il parere positivo di Bruxelles per l’ingresso di Zagabria nell’Eurozona dal 2023. “Il popolo croato può ora aspettarsi di unirsi agli oltre 340 milioni di cittadini che già usano l’euro e, nell’anno in cui abbiamo celebrato il ventesimo anniversario della nascita dell’euro come valuta fisica, l’area euro può aspettarsi di accogliere il suo ventesimo membro”, ha aggiunto

Ore 18.30 – Oms: 269 attacchi in 100 giorni di guerra – “Dopo 100 giorni di guerra, il sistema sanitario dell’Ucraina è fortemente sotto pressione. Il numero degli attacchi all’assistenza sanitaria del Paese continua ad aumentare. Fino a ieri l’Organizzazione mondiale della sanità ha verificato 269 episodi e sono 76 le persone rimaste uccise e 59 i feriti”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il consueto briefing con la stampa. “Dall’inizio dell’invasione della Russia, abbiamo consegnato oltre 515 tonnellate di forniture e attrezzature mediche e formato più di 1.300 operatori sanitari in chirurgia dei traumi, incidenti di massa, ustioni ed esposizione ad agenti chimici”.

Ore 18.20 – Blinken, prevediamo guerra duri ancora molti mesi – Al momento la guerra in Ucraina appare destinata a durare “ancora molti mesi”. È la previsione del segretario di Stato americano, Antony Blinken, espressa in conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Potrebbe essere finita domani se la Russia scegliesse di porre fine all’aggressione ma non vediamo alcun segno di questo al momento”, ha aggiunto Blinken, “finché andrà avanti, vogliamo garantire che l’Ucraina abbia in mano ciò che le serve per difendersi e vogliamo assicurare che la Russia senta una forte pressione da più paesi possibili per porre fine all’aggressione”.

Ore 18.10 – Cartabia, manager lettone non va estradato – Il ministero della Giustizia ha chiesto alla Corte d’appello di Roma la revoca della misura cautelare a scopo di estradizione nella Federazione Russa per il cittadino lettone Sergejs Malikovs. Lo si apprende da fonti di Via Arenula. Nella richiesta presentata su delega della ministra Marta Cartabia, si ricorda che la Lettonia ha aderito al sistema di sanzioni adottato dall’Unione Europea nei confronti della Russia e partecipa, con la Corte penale internazionale, alla raccolta e scambio di prove per crimini di guerra e contro l’umanità in relazione al conflitto in corso: tutti elementi che potrebbero essere ostativi all’estradizione.

Ore 18.00 – Russia, comitato derivati dichiara mancato pagamento bond – Il Credit Derivatives Determinations Committee (Cddc) ha dichiarato un evento di mancato pagamento da parte della Russia sui propri bond. Lo scrive la Bloomberg. La decisione può far scattare i pagamenti sui derivati a protezione dal default.

Ore 17.50 – Blinken: rischi escalation? Per evitarla Mosca fermi guerra – Per il segretario di Stato statunitense Anthony Blinken il modo “migliore” per evitarla è che Mosca “fermi l’aggressione contro l’Ucraina”. Ma al momento, ha aggiunto, gli Stati Uniti prevedono ancora “molti mesi” di conflitto.

Ore 17.40 – Salvini, basta fango, pace è in interesse nazionale – “Basta con questo fango a reti unificate, non faccio niente né per soldi né per interessi personali. Se devo andar in vacanza non vado a Mosca”. L’obiettivo è “portare la mia piccola parola di pace, per salvare vite” in Ucraina e “posti di lavoro in Italia”. Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini in diretta sui suoi canali social. “L’interesse nazionale italiano prevede la pace, non la guerra e altre armi”, ha aggiunto.

Ore 17.35 – Ungheria chiede di escludere Kirill dalla lista nera UE – L’Ungheria, a quanto si apprende da fonti europee, nel corso della riunione degli ambasciatori dei 27 convocata per approvare il sesto pacchetto di sanzioni, ha chiesto di escludere il patriarca russo Kirill dalla lista nera aggiornata dell’Ue. Nello schema delle sanzioni finito sul tavolo della riunione Kirill e altre personalità russe sono state aggiunte alla lista nera stilata dall’UE nei confronti di persone e entità ritenute coinvolte nell’invasione russa dell’Ucraina.

Ore 17.30 – Blinken: sanzioni non colpiscono grano, Mosca mente – Mosca dice “falsità” quando sostiene che le sanzioni occidentali le impediscono di esportare cereali in quanto le restrizioni “prevedono esenzioni per il cibo”. Lo ha dichiarato il segretario di stato americano, Antony Blinken, in conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Blinken ha assicurato che “sono allo studio tutte le rotte alternative possibili” per sbloccare le esportazioni di grano ucraino.

Ore 17.25 – Blinken, continueremo aiuti a Kiev per difesa efficace – Gli Stati Uniti, finché continuerà l’invasione russa, continueranno a sostenere gli ucraini e a garantire che abbiano quello di cui hanno bisogno per difendersi efficacemente. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in una conferenza stampa a Washington con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Ore 17.20 – 2 giugno: al Quirinale non ci saranno ambasciatori russo e bielorusso – Alla cerimonia di questa sera al Quirinale in occasione del 2 giugno non ci saranno gli ambasciatori di Russia e Bielorussia accreditati in Italia. La scelta segue quanto deciso ai primi di maggio a Bruxelles di non coinvolgere ad eventi di questo tipo, come le feste nazionali, i rappresentanti dei due paesi.

Ore 17.15 – Blinken: Kiev garantisce, non userà missili USA in Russia – L’Ucraina ha “assicurato” che non utilizzerà i nuovi missili forniti dagli Usa per colpire obiettivi in Russia. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, confermando quanto riferito dai media.

Ore 17.10 – Leader separatista smentisce ferimento: “Va tutto bene” – Denis Pushilin, il leader dell’autoproclamata Repubblica filorussa di Donetsk, ha smentito di essere stato ferito a Lyman. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. La notizia era stata riportata dai media ucraini. Il ministero della Salute della Repubblica di Donetsk aveva riferito di non avere alcuna informazione sul ferimento di Pushilin. “Va tutto bene. Il governatore di San Pietroburgo e io siamo stati a Mariupol, abbiamo firmato un accordo di gemellaggio”, ha dichiarato. Sui social è stato diffuso il video della firma dell’accordo tra il governatore di San Pietroburgo Alexander Beglov e il capo dell’amministrazione di Mariupol nominato dai russi, Konstantin Ivashchenko.

Ore 17.05 – Peskov: “Con armi da Usa improbabile che Kiev riprenda negoziati” – La fornitura di lanciarazzi a lungo raggio dagli Stati Uniti “è improbabile che renderà la leadership ucraina disposta a riprendere i colloqui di pace. E questo è il motivo per cui siamo certamente negativi al riguardo”. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. A chi gli chiedeva se Mosca tema che l’Ucraina possa attaccare la Russia con i sistemi missilistici avanzati forniti da Washington, Peskov ha detto che le autorità russe stanno adottando “tutte le misure necessarie”. “Le nostre agenzie competenti, compreso il ministero della Difesa e le guardie di frontiera, ne comprendono i rischi”, ha detto.

Ore 17.00 – Salvini, non sento Putin da anni, Lavrov è uno dei contatti – “Se il viaggio a Mosca è ancora in piedi? Ma se mi hanno linciato ancora prima di partire…Io sto lavorando da Roma e da Milano. Se volevo incontrare Putin? Mai parlato di Putin, non lo sento da anni”, “il ministro degli Esteri è uno dei contatti in corso”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini interpellato da alcuni giornalisti nei pressi del Senato. A chi gli chiede se Lavrov aveva gia’ dato il suo consenso ribatte: “Diciamo che se io volessi potrei andarci domani, a Mosca, a Istanbul”.

Ore 16.55 – Lavrov, rischi allargamento conflitto se lanciarazzi a Kiev – La fornitura Usa dei lanciarazzi multipli MLRS a Kiev rischierebbe di provocare un allargamento del conflitto con il coinvolgimento di Paesi terzi. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dalla Tass. “Le richieste di armi straniere da parte dell’Ucraina sono provocazioni che mirano a coinvolgere l’Occidente nel conflitto”, ha aggiunto il capo della diplomazia di Mosca.

Ore 16.50 – Kiev, ferito leader separatista Pushilin – Denis Pushilin, leader dell’autoproclamata Repubblica filorussa di Donetsk, è stato ferito a Liman. Lo ha detto Viktor Andrusiv, consigliere del Ministro dell’Interno ucraino. Non è chiara né la natura né l’entità delle ferite.

Ore 16.40 – Salvini, linciato prima di partire Mosca. Ora lavoro da Italia – “Mi hanno linciato ancora prima di partire. Sto lavorando con i miei contatti da Roma e da Milano, le cose si possono risolvere anche telefonicamente”. Così il segretario leghista Matteo Salvini, parlando con Fanpage.it del viaggio, sospeso, a Mosca.

Ore 16.30 – Lavrov, difesa congiunta diventerà appendice Nato – La Difesa congiunta dell’Unione Europea “diventerà un’appendice della Nato” perché questo è “l’obiettivo di chi vuole porre l’Occidente sotto il controllo degli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa a Riad il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. “Nell’Unione Europea c’è una minoranza russofoba molto aggressiva che sta cercando di imporsi su tutti gli altri e sta aumentando la sua attività”, ha affermato Lavrov, “le dichiarazioni di Borrell, inspiegabilmente da falco, sono l’espressione di questa aggressività”. A proposito dell’obiettivo della Germania di diventare la prima forza militare europea, Lavrov ha detto di aver osservato “il risorgere di aspirazioni di dominio sulle quali bisognerebbe aprire un dibattito”.

Ore 16.20 – Di Maio: “Italia pronta a sminare i porti ucraini” – “Stiamo premendo affinché vengano creati corridoi marittimi per il trasporto delle materie prime alimentari, anzitutto il grano, dai porti ucraini. Perché ciò si realizzi, è necessario sminare le acque antistanti i porti, in particolare quello di Odessa, a fronte della garanzia russa del transito sicuro dei carichi. L’Italia ha già dato la propria disponibilità per partecipare alle eventuali operazioni di sminamento e intende favorire un ruolo centrale dell’Onu ed eventualmente di altri partner, come la Turchia, nell’effettivo svolgimento e coordinamento delle operazioni”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al question time.

Ore 16.10 – Lavrov: “La Germania vuole tornare a dominare l’Europa” – Le dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz secondo cui la Germania diventerà “la principale forze militare Ue testimoniano il ritorno delle aspirazioni di dominio tedesche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dalla Tass.

Ore 16.00 – Lavrov: Turchia organizzerà sminamento porti ucraini – I presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, hanno concordato che la Turchia contribuirà a organizzare lo sminamento dei porti ucraini. Lo ha riferito il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dalla Tass.

Ore 15.50 – Nato: Erdogan, ancora nessuna garanzia da Svezia e Finlandia – Svezia e Finlandia non hanno ancora presentato alcuna proposta scritta di garanzie che soddisfino le condizioni poste dalla Turchia per dare il via libera al loro ingresso nella Nato. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, citato da Ntv. Ankara al momento si oppone all’adesione delle due nazioni nordiche all’alleanza per via del loro sostegno al Pkk e alle formazioni curde del Nord della Siria, che la Turchia considera organizzazioni terroriste.

Ore 15.40 – Salvini, obiettivo tornare da Mosca con risultato per governo – “L’obiettivo era di andare a Mosca tornando a casa con un risultato concreto da offrire al governo italiano”. Lo ha detto il segretario leghista Matteo Salvini.

Ore 15.30 – Salvini, grave se fossi convocato da Copasir – “No non ho ricevuto convocazioni, ma mi sembra di
una gravità assoluta. Aspetto che mi chiamino. Io ritengo di una gravità assoluta entrare nel merito di impegni volti alla pace”. Così il segretario leghista Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva di un eventuale interessamento del Copasir alla vicenda del suo mancato viaggio a Mosca. “Io spero che anche gli altri segretari di partito stiano incontrando ambasciatori”, ha aggiunto. “Se un capo di partito non incontra gente per arrivare alla pace è un fallito”.

Ore 15.00 – Kiev: i russi sono entrati nel centro di Severodonetsk – “Gli scontri continuano. Il nemico ha raggiunto il centro di Severodonetsk e sta cercando di prendere piede lì”. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Unian. “Ora il nemico ha concentrato li’ le sue massime riserve per raggiungere il confine della regione di Luhansk. Il loro principale obiettivo tattico ora è prendere il pieno controllo della città di Severodonetsk. Vogliono anche circondare Lysychansk”, ha aggiunto il portavoce di Kiev.

Ore 14.30 – Von der Leyen: “Putin dovrà contribuire ricostruire Ucraina” – “La nostra arma più forte contro Putin è l’unità. Noi sosterremo l’Ucraina nella ricostruzione, non è solo un nostro interesse strategico ma un nostro dovere morale. La somma di investimenti è enorme e noi dovremo creare una piattaforma ad hoc che riunisca l’Ue e i suoi partner, il G7, le organizzazioni internazionali”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando al congresso del Ppe. “Ma, una cosa deve essere chiara: saranno Putin e i suoi oligarchi, che hanno perpetrato questa guerra, che dovranno contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina”, ha aggiunto.

Ore 14.20 – Von der Leyen: “Fare il possibile perché Putin fallisca” – “L’Europa è la garanzia dei nostri valori e delle nostre libertà. Noi crediamo nella democrazia, nell’uguaglianza, nella dignità di ogni singola persona. Nell’indipendenza della magistratura e nello stato di diritto. In Ucraina Putin sta cercando di distruggere tutto questo. Noi dobbiamo fare tutto il possibile per assicurarci che Putin fallisca e che la libertà prevalga”. Lo ha detto la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen parlando al congresso del Partito popolare europeo.

Ore 13.50 – Cremlino: “Incontro Putin-Zelensky solo per firmare documento” – Mosca non ha mai escluso un possibile incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, ma cio’ richiede preparativi e comunque un faccia-a-faccia si terra’ solo per la firma di un qualche tipo di documento: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. I giornalisti gli avevano chiesto di commentare l’ennesima proposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di incontrare il capo del Cremlino, Vladimir Putin. “Nessuno esclude a priori un simile incontro e nessuno l’ha mai fatto. Tuttavia, deve essere preparato. Se Putin e Zelensky si incontrassero mai, cio’ sara’ fatto esclusivamente per definire un determinato documento”, ha detto Peskov. “Il lavoro sul documento – ha aggiunto- si e’ interrotto molto tempo fa e non e’ ripreso”.

Ore 13.40 – Cremlino: ancora nessun accordo su esportazione del grano – Non sono stati raggiunti accordi specifici sulla questione dell’esportazione di grano dai porti del Mar Nero. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov riportato dalla Tass. “Non c’e’ un accordo preciso. In effetti, la parte turca e le altre parti hanno ricevuto spiegazioni dettagliate dal presidente della Russia Vladimir Putin. Tutti i capi di Stato e di governo, con cui si sono svolti i colloqui di recente, e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres hanno ricevuto da Putin spiegazioni dettagliate sul fatto che la Russia non ostacola il passaggio delle navi cariche di grano”, ha detto Peskov.

Ore 13.30 – Putin: Russia aumenterà sua forza, indipendenza, sovranità – “La Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità”. Così il presidente russo, Vladimir Putin, in un video discorso in occasione della Giornata internazionale per la protezione dei bambini, in cui Putin si è congratulato con agli studenti, i loro genitori e gli insegnanti. “State vivendo e crescendo in un momento molto dinamico, in cui il mondo sta cambiando e sta cambiando rapidamente”, ha detto Putin nel video presentato ad un evento al Teatro Bolshoi. “Sono fiducioso che in questo mondo complicato, la Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità”, ha affermato, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 13.10 – Cremlino: USA gettano benzina sul fuoco con i razzi a Kiev – “Riteniamo che gli Stati Uniti stiano deliberatamente e in modo mirato gettando altra benzina sul fuoco”. Lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando l’annuncio da parte del presidente americano Joe Biden sul fatto che gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina sistemi missilistici “più avanzati” per colpire “obiettivi strategici”. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Tali consegne non contribuiscono a risvegliare il desiderio della leadership ucraina di riprendere i colloqui di pace”, ha detto Peskov.

Ore 12.50 – Gazprom conferma stop forniture gas a Shell e Orsted – Gazprom, la società energetica controllata dal governo russo, ha reso noto di aver bloccato le forniture di gas alla società danese Orsted ed a Shell Energy Europe. Gazprom ha confermato la mossa oggi con una nota sul suo sito, dopo che ieri aveva annunciato l’intenzione di procedere per il mancato pagamento in rubli da parte delle società petrolifere. Nella nota la società russa fa riferimento al decreto di Vladimir Putin con cui è stato stabilito lo scorso aprile che tutti i Paesi che il Cremlino considera “non amici” debbano pagare i loro contratti in rubli. La mossa arriva dopo che Mosca ha già bloccato le forniture di gas a Bulgaria, Polonia, Finlandia e recentemente all’Olanda.

Ore 12.20 – Esercitazioni russe con armi nucleari a Ivanovo – Ci sono circa un migliaio di militari impegnati che utilizzano oltre 100 mezzi, tra i quali i lanciamissili balistici intercontinentali Yars. La notizia è arrivata poco dopo che Joe Biden ha annunciato il nuovo pacchetto di assistenza militare a Kiev che comprende anche missili a medio raggio

Ore 11.11 – Media, ‘Putin affetto da cancro al pancreas e non alla tiroide’- Secondo le informazioni del giornalista israeliano Mark Kotlyarsky il presidente russo Putin sarebbe affetto di cancro al pancreas e non alla tiroide, così come si pensava, un tipo di tumore dunque difficilmente curabile. Per il giornalista israeliano, il Cremlino starebbe lavorando allo scenario peggiore: se la prognosi dovesse essere avversa, la Russia potrebbe essere temporaneamente guidata da un organo di governo collettivo, il Consiglio di Stato, a cui sarebbero trasferiti i compiti di governo.

Ore 10.30 – Papa: “Non si usi il grano come arma” – “Per favore, non si usi il grano, alimento di base, come arma di guerra”: è l’appello lanciato dal Papa alla fine dell’udienza generale. Il Pontefice ha fatto riferimento al blocco delle esportazioni a causa del conflitto in Ucraina.

Ore 07.10 – Biden: forniremo all’Ucraina sistemi missilistici più avanzati – Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina sistemi missilistici “più avanzati” per colpire “obiettivi strategici”. Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden, in un lungo intervento pubblicato dal New York Times.

Ore 07.00 – Zelensky: “Perdiamo tra i 60 e i 100 soldati ogni giorno” – L’Ucraina sta perdendo dai 60 ai 100 soldati ogni giorno, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista al canale americano Newsmax ripresa da Cnn e Tass. “La situazione nell’Est è molto difficile. Ogni giorno perdiamo dai 60 ai 100 soldati e contiamo qualcosa come 500 feriti in combattimento”, ha detto Zelensky.

Ore 06.30 – Biden: “Continueremo a rafforzare lato orientale Nato” – “Continueremo a rafforzare il fianco orientale della Nato con forze e capacità degli Stati Uniti e di altri alleati. Proprio di recente, ho accolto con favore le richieste di adesione alla Nato da parte della Finlandia e della Svezia, una mossa che rafforzerà la sicurezza complessiva degli Stati Uniti e della regione transatlantica grazie all’aggiunta di due partner militari democratici e altamente capaci”. Lo scrive il presidente Joe Biden nell’editoriale sul New York Times.

Ore 06.00 – Mosca, esercitazioni nucleari in provincia russa Ivanovo – Le forze nucleari russe stanno svolgendo esercitazioni nella provincia di Ivanovo, a nordest di Mosca. Lo riporta oggi l’agenzia di stampa Interfax, citando il ministero della Difesa russo. Circa 1.000 militari si stanno esercitando in manovre intensive utilizzando oltre 100 veicoli tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars, ha affermato il dicastero.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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