Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:23
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Guerra in Ucraina, oggi quarto round di negoziati a Istanbul: ecco i punti previsti dalla bozza di accordo

Immagine di copertina

Guerra in Ucraina, negoziati oggi a Istanbul: i punti del possibile accordo

È in corso oggi a Istanbul il quarto round di negoziati diretti tra Russia e Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ieri ha annunciato che prevede un buon esito dall’incontro, ma secondo diverse indiscrezioni la Russia starebbe solo cercando di prendere tempo per riorganizzare le sue truppe e lanciare una nuova offensiva. Stando a quanto riporta il Financial Times invece, ci sarebbero dei nuovi punti di accordo sul tavolo, lasciando pensare che qualcosa di importante si starebbe effettivamente muovendo.

Secondo quattro fonti informate sui colloqui citate dal quotidiano economico britannico, in vista dell’incontro di oggi è stata preparata una bozza di accordo per un cessate il fuoco, in cui la Russia sarebbe disposta a lasciar cadere tre delle richieste chiave poste all’inizio della guerra, a partire dalla pretestuosa ‘denazificazione’ dell’Ucraina.

Mosca sarebbe inoltre pronta a concedere all’Ucraina l’ingesso nell’UE, in cambio del definitivo abbandono del progetto di entrare nella Nato – compromesso che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è già detto pronto ad accettare. In cambio, otterrebbe “garanzie di sicurezza” dalla stessa Russia e da una serie di Paesi, soprattutto occidentali: Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Canada, Francia, Germania, Italia, Polonia, Israele, Turchia e Cina. Secondo fonti ucraine queste garanzie sarebbero simili a quelle dell’articolo 5 della Nato – dato che se confermato rappresenterebbe un punto di svolta fondamentale nel conflitto. Nel caso di nuovo attacco russo infatti, scatterebbe automaticamente la difesa dell’Ucraina da parte dell’Occidente.

La bozza conterrebbe inoltre uno dei punti critici principali: il riconoscimento da parte dell’Ucraina del controllo russo sulla Crimea – annessa illegalmente nel 2014 – e delle repubbliche separatiste di Luhansk e Donestk, nel Donbass. Per Zelensky l’obiettivo principale dei negoziati di oggi è quello di riportare la pace in Ucraina “al più presto” ma ha anche affermato che non accetterà di “fare a pezzi” il suo Paese. Tuttavia nei giorni scorsi il leader ha lanciato dei segnali ai suoi nemici: “Tornate al punto di partenza e poi cercheremo di risolvere il problema del Donbass”, ha dichiarato, proprio in riferimento a Crimea e repubbliche separatiste. Se al termine dei negoziati il cessate il fuoco tenesse, seguirebbe un incontro tra i due ministri degli Esteri e poi quello tra Putin e Zelensky, che affronterebbero finalmente le questioni territoriali e quello delle garanzie per i russofoni.

Diversi osservatori sostengono che la Russia avrebbe rinunciato ad occupare l’intero territorio ucraino e sarebbe più interessata a tagliare in due il Paese. Allo stesso tempo gli ufficiali di Kiev sembrano scettici rispetto alle promesse di Mosca sostenendo che “cambia opinione quasi ogni giorno” e temono che invochi la pace per guadagnare tempo e riorganizzarsi sul campo dopo un durissimo mese di combattimenti.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”