Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Germania accetterà tutti i rifugiati siriani

Immagine di copertina

Per risolvere la crisi dei migranti in Europa, la Germania ha deciso di accogliere tutti i rifugiati siriani che presenteranno richiesta d'asilo nel Paese

Il 21 agosto Berlino ha deciso di sospendere il trattato di Dublino sia per i richiedenti asilo siriani che già si trovano nel Paese, sia per gli 800mila che si prevede arriveranno entro la fine del 2015. 

Secondo il trattato di Dublino – ratificato dai Paesi membri dell’Unione europea più Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera – i richiedenti asilo possono presentare domanda soltanto nel primo stato europeo in cui arrivano.

Per verificare che i richiedenti asilo non presentino più domande d’asilo, i 32 Paesi in questione hanno creato Eurodac, un database comune che registra le impronte digitali dei richiedenti asilo.

Alcuni Paesi europei, tra cui la Gran Bretagna, si sono più volte appellati a questo protocollo per rifiutare l’ingresso ai migliaia di rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dal nord Africa, che cercano di raggiungere l’Europa per sfuggire alla guerra e l’oppressione.

“La Germania diventerà lo stato membro responsabile di valutare le loro richieste di asilo”, si legge nel comunicato ufficiale del governo  tedesco, che annuncia la sospensione temporanea del protocollo.

In base alla clausola di sovranità, uno stato membro può infatti assumersi volontariamente la responsabilità di accettare le richieste di asilo, senza alcun obbligo da parte dell’Unione europea.

La decisione del governo tedesco è arrivata in un periodo di alte tensioni tra il governo e l’estrema destra, che continua a manifestare contro l’arrivo dei rifugiati. Il 25 agosto un gruppo di estremisti ha incendiato la palestra di una scuola destinata a diventare un alloggio temporaneo per i richiedenti asilo.

Le nuove regole, stabilite il 21 agosto ma rese pubbliche soltanto quattro giorni dopo, revocano inoltre le procedure di trasferimento forzato per i siriani che non sono entrati in Europa dalla Germania, ma che comunque vi hanno presentato richiesta di asilo.

Solo nei primi sei mesi del 2015, la Germania ha registrato 44.417 richieste di asilo da siriani in fuga dalla guerra civile, in corso dal 2011. La Germania è il Paese europeo a ricevere il maggior numero di richieste di asilo in Europa. 

— Leggi anche: La presentatrice tedesca che attacca pubblicamente i razzisti 

— Leggi anche: La città tedesca che chiede più immigrati 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno