Museo del Louvre chiuso da tre giorni: i lavoratori prolungano lo sciopero fino a domani
I quasi 400 dipendenti della struttura protestano per la cronica carenza di personale, il deterioramento delle strutture, le falle nella sicurezza e l'aumento dei prezzi dei biglietti per i visitatori non europei
Il Museo del Louvre a Parigi, chiuso da lunedì 15 dicembre per uno sciopero generale indetto dai sindacati francesi CFDT e CGT che chiedono migliori condizioni di lavoro e di accoglienza al pubblico, non aprirà nemmeno domani vista la decisione votata “all’unanimità” dai dipendenti di prolungare la protesta per almeno un’altra giornata.
“La proclamazione della mobilitazione è stata mantenuta e lo sciopero è stato approvato all’unanimità”, ha dichiarato oggi Valérie Baud, rappresentante della CFDT, in una conferenza stampa tenuta sul piazzale antistante il museo dopo l’assemblea dei circa 400 lavoratori della struttura. “Le proposte del ministero della Cultura”, ha fatto sapere dal proprio profilo Instagram il sindacato CGT, sono state “ritenute insufficienti e inaccettabili dal personale”.
Ancora in subbuglio dopo la rapina subita il 19 ottobre scorso, i lavoratori del museo hanno deciso di protestare a causa della cronica carenza di personale, del deterioramento delle strutture (le autorità hanno dovuto chiudere una galleria e alcuni libri antichi sono stati danneggiati da una perdita), delle falle nella sicurezza e dell’aumento dei prezzi dei biglietti per i visitatori non europei. La mobilitazione è cominciata lunedì 15 dicembre, quando i circa 400 dipendenti del Louvre hanno proclamato lo sciopero mentre ieri il museo è rimasto chiuso per il consueto giorno di riposo settimanale.
Ma la riunione tenuta tra i sindacati e i rappresentanti del ministero francese della Cultura non ha scongiurato il prolungarsi della protesta. Oltre ad annullare il taglio di 5,7 milioni di euro ai finanziamenti del Louvre previsto nel 2026, il ministero ha proposto alcune assunzioni dedicate all’accoglienza e al monitoraggio del museo e un aumento degli stipendi, misure che però i sindacati chiedono diventino strutturali.
All’esterno del Louvre, di fronte all’iconica piramide, un cartello informa i numerosi visitatori ritrovatisi davanti alle porte chiuse che “l’apertura del museo è attualmente posticipata” e che la struttura comunicherà “i dettagli di una possibile apertura il prima possibile”.