Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Facebook cambia l’algoritmo e dà maggiore visibilità alle condivisioni degli amici

Immagine di copertina

Facebook, in seguito a un sondaggio tra i suoi utenti, ha notato la preoccupazione diffusa di molti di perdersi "importanti aggiornamenti" sulla vita di amici e famiglia

Dopo aver condotto diversi sondaggi tra i suoi utenti, Facebook ha notato la preoccupazione diffusa di molti di perdersi “importanti aggiornamenti” sulla vita di amici e famiglia. Infatti, nella sezione notizie, il social network aveva sempre dato la priorità ai contenuti di pagine media e di brand.

Josha Benton, direttore del laboratorio di giornalismo Nieman all’università di Harvard, spiega come Facebook abbia incoraggiato editori e compagnie a raggiungere popolarità sulla piattaforma online, come miglior modo per diffondere i loro prodotti.

Ora, visti i risultati dei sondaggi, la direzione del social network ha deciso di modificare i suoi algoritmi per garantire la preminenza nella home page a status, foto e condivisioni di amici, piuttosto che a quelli delle pagine. Secondo la dirigenza, i post che “educano” e “divertono” sono una componente fondamentale del social network, ma “amici e famiglia vengono prima”.

Come annunciato da Adam Mosseri, vicepresidente del product management di Facebok, i nuovi algoritmi non distingueranno fra le diverse tipologie di attività degli amici, ma vi daranno la priorità indiscriminatamente, che sia “una foto della loro figlia” o “un link a un articolo sulle ultime notizie”.

“Facebook darà più peso alle attività di condivisione di amici e parenti, piuttosto che a quelle di marche o media che segui. Avrà un vero impatto” prosegue Benton.

L’esperto ha anche evidenziato come questa mossa sottolinei un distacco del social network dai publisher, i cui numeri ed intensità crescono di giorno in giorno: “pensavano che Facebook fosse una piattaforma aperta, da utilizzare per raggiungere il pubblico, ma invece ha un suo set di incentivi ed obiettivi, non sempre in linea con i loro”.

Mosseri non ritiene che l’impatto sarà drastico, ma comunque non esclude la possibilità che “alcuni publisher abbiano un piccolo, ma visibile, calo di contatti”. Migliorare l’esperienza per gli utenti di Facebook farà sì che aumentino e che utilizzino la piattaforma più a lungo: ciò porterà maggiori benefici anche alle pagine di compagnie e media.

I publisher verranno incoraggiati a intrattenere i loro seguaci in maniera alternativa oppure condividere contenuti più interessanti: se questi verranno infatti condivisi dalle singole persone, guadagneranno una visibilità maggiore nella sezione notizie di tutti i loro amici. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”