Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Elezioni Francia: dura sconfitta per Macron, persa la maggioranza assoluta. Balzo di Le Pen

Immagine di copertina
Credit: EPA/Michel Spingler / POOL

Elezioni Francia: dura sconfitta per Macron, persa la maggioranza assoluta. Balzo di Le Pen

Il presidente francese, Emmanuel Macron, non ha la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale. Lo affermano i primi risultati del secondo turno delle elezioni legislative. Secondo le stime Ipsos-Sopra Steria, la coalizione di Macron, Ensemble!, avrebbe ottenuto 230 seggi, mentre per avere la maggioranza assoluta ne sarebbero serviti 289. Una sconfitta per l’inquilino dell’Eliseo, rieletto presidente ad aprile. Si tratta infatti della prima volta negli ultimi vent’anni che un presidente uscito vincitore dalle urne non ottiene la maggioranza assoluta dei seggi nell’Assemblea nazionale.

Segue con 149 seggi la coalizione di sinistra Nupes, guidata da Jean-Luc Melenchon, diventata così la prima forza di opposizione. “La disfatta del partito presidenziale è totale e non c’è maggioranza”, ha detto il leader della Nuova unione popolare, ecologica e sociale (Nupes), che ha parlato di una “situazione del tutto inaspettata e senza precedenti”.

Un ruolo chiave negli equilibri dopo il voto lo svolgeranno i Republicains (Lr): i conservatori sarebbero infatti riusciti a limitare le perdite ottenendo secondo le proiezioni 76 deputati, 24 seggi in meno rispetto alla precedente legislatura. Nonostante l’apertura dell’ex ministro Jean-François Copé a un patto di governo con Macron, il presidente della formazione gollista, Christian Jacob, ha assicurato che Lr rimarrà all’opposizione. “Per quanto ci riguarda, abbiamo fatto una campagna all’opposizione, siamo all’opposizione, rimarremo all’opposizione”, ha detto Jacob.

Festeggia il Rassemblement National, protagonista di un autentico exploit. Il partito guidato da Marine Le Pen avrebbe infatti ottenuto 85 seggi, ben 77 in più rispetto alla precedente legislatura.  Marine Le Pen, rieletta nel Pas-de-Calais, potrà adesso formare un gruppo parlamentare, che richiede la presenza di almeno 15 deputati. Secondo la leader della destra francese, “il popolo” ha deciso di nominare “un gruppo parlamentare molto all’Assemblea, che diventa un po’ più nazionale”. “Formeremo il gruppo più numeroso nella storia della nostra famiglia politica”, ha sottolineato.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”