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Home » Esteri

Un drone statunitense ha ucciso alcuni civili in Afghanistan

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L’attacco era diretto contro dei sospetti miliziani dell’Isis, ma secondo fonti locali ha colpito alcuni pellegrini

Un attacco condotto la mattina di mercoledì 28 settembre da un drone nell’Afghanistan orientale contro quelli che si ritenevano essere miliziani del sedicente Stato islamico ha invece ucciso 15 civili e ne ha feriti altri 13.

A denunciarlo sono le Nazioni Unite, citando fonti locali. L’attacco ha colpito una casa dove stavano dormendo alcuni civili che si erano in precedenza riuniti per accogliere un capo tribale di ritorno dal pellegrinaggio alla Mecca.

Le Nazioni Unite non hanno nello specifico parlato di una responsabilità degli Stati Uniti, ma gli unici droni che compiono missioni nell’area sono americani.

In una dichiarazione diffusa mercoledì, l’esercito statunitense ha ammesso di aver condotto l’attacco aereo ma si è rifiutato di fornire altri dettagli “perché si stanno ancora analizzando le informazioni”.

Le Nazioni Unite hanno inviato mercoledì una delegazione a Jalalabad, la capitale della provincia di Nangarhar per indagare sull’incidente. Sono stati raccolti rapporti contrastanti.

Secondo fonti dell’esercito afghano, l’attacco ha ucciso 18 miliziani dell’Isis, incluso un comandante chiamato Hamza. Ma un parlamentare di Nangarhar ha detto ai media locali che le vittime dell’attacco erano tutte civili.

“Se era un miliziano dell’Isis, perché non è stato arrestato quando ha attraversato il confine per andare in pellegrinaggio in Arabia Saudita?”, ha chiesto, riferendosi al capo tribale la cui casa è stata bombardata durante il convivio.

L’Isis è arrivato nella provincia di Nangarhar nel maggio del 2015 ed è l’unica regione in cui il sedicente Stato islamico è riuscito a stabilire una certa forma di influenza, ma in questo momento sta subendo l’offensiva dell’esercito afghano e i bombardamenti degli Stati Uniti, che a luglio hanno ucciso il loro capo in Afghanistan, Hafiz Saeed Khan.

L’incidente è avvenuto a quasi un anno di distanza da un altro bombardamento con i droni degli Stati Uniti che colpì un ospedale di Medici Senza Frontiere, uccidendo 42 persone.

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