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Il discorso del presidente della Commissione europea Juncker sullo stato dell’Unione

Immagine di copertina
Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. Credit: Reuters

Ogni anno a settembre il presidente della Commissione si rivolge al parlamento europeo per esprimere la sua personale visione sul futuro dell'Europa e individuare le priorità per l'Ue nell'anno a venire

Si è tenuto alle ore 9 di mercoledì 13 settembre l’annuale discorso sullo stato dell’Unione del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker. Parlando dal parlamento di Strasburgo Juncker ha toccato vari temi tra cui ripresa economica e sviluppo industriale, cambiamento climatico e terrorismo internazionale, accoglienza e frontiere, cybersicurezza.

In occasione di questo tradizionale appuntamento, il presidente della Commissione esprime la sua personale visione sul futuro dell’Europa e individua le priorità per l’Ue nell’anno a venire. Il discorso è seguito da un dibattito plenario del parlamento europeo, che fa partire il dialogo tra parlamento e consiglio per preparare il programma di lavoro della commissione l’anno successivo.

A settembre 2016, nel suo primo discorso annuale dopo il referendum sulla Brexit, Juncker aveva detto: “L’Unione europea non è in gran forma. Sono cambiate tante cose. Possiamo parlare di crisi esistenziale”.

Ecco i punti principali toccati da Juncker nel suo discorso del 13 settembre 2017:

• Sul fronte economico Juncker ha sottolineato che l’Europa è in fase di ripresa e ha “il vento in poppa”. Questo, secondo il presidente, favorisce anche il rilancio politico dell’Ue. “L’economia riprende in ogni Paese e si estende. Sono stati creati 8 milioni di nuovi posti di lavoro e 230 milioni di europei lavorano, più di quanti fossero prima della crisi”, ha detto, aggiungendo che ora è il momento di costruire un’Europa più integrata con l’occhio al 2025”.

• Juncker ha sottolineato il suo desiderio che l’Europa sia all’avanguardia sul cambiamento climatico. “L’Europa dovrà migliorare il pianeta”, ha detto. La commissione europea presenterà a breve un piano contro le emissioni di Co2.

• Il presidente della commissione europea sostiene inoltre di avere intenzione di proteggere gli europei per quanto riguarda la sicurezza online: ha parlato di nuove norme sulla proprietà intellettuale, lotta al terrorismo sul web, protezione contro i cyberattacchi. “Solo l’anno scorso abbiamo ricevuto almeno 4mila cyberattacchi in Europa”, ha sottolineato Juncker. La commissione propone quindi un’agenzia europea di cybersicurezza per difendersi meglio da questo tipo di attacchi.

• Juncker ha detto anche che frontiere comuni e protezione comune devono andare di pari passo. “Abbiamo ridotto del 97 per cento gli arrivi dei migranti irregolari sul fronte orientale grazie all’accordo con la Turchia e quest’estate abbiamo ridotto di oltre l’80 per cento arrivi nel Mediterraneo”, ha sottolineato. “Vorrei rendere omaggio all’Italia per la sua perseveranza”, ha detto Jucker. “Nel Mediterraneo l’Italia deve salvare l’onore dell’Europa”. Juncker ha ammesso però che l’Europa deve migliorare le condizioni dei rifugiati in Libia, definendola una situazione “scandalosa, che non deve perdurare”.

• La commissione avanzerà anche una serie di proposte sui rimpatri dei migranti che non hanno diritto di restare nell’Unione europea e l’apertura di strade di migrazioni legali. “La solidarietà non può essere solo intra-europea”, ha detto Juncker, “ma deve rivolgersi anche all’Africa”. Il presidente ha chiesto agli stati europei di sostenere un fondo fiduciario per l’Africa.

• “Per me l’Europa è più del mercato unico, più dell’euro. L’Europa è una questione di valori”, ha detto Juncker, che ha fatto riferimento alla parità e all’uguaglianza dei suoi membri. “L’Europa deve respirare con entrambi i polmoni, quello orientale e quello occidentale”, ha aggiunto. “Non ci possono essere cittadini di prima e di seconda classe. I bambini in Romania e in Italia dovrebbero avere accesso agli stessi vaccini. Non possono continuare ad esserci in Europa morti che potevano essere evitate”. Il presidente della commissione ha fatto riferimento inoltre alla parità di salario, aggiungendo che questo è l’obiettivo dell’Unione per quanto riguarda la mobilità dei lavoratori, e alla parità dei consumatori.

• “Dobbiamo usare la forza del diritto, e non il diritto dei più forti”, ha detto Juncker, valorizzando il ruolo delle sentenze della Corte europea.

• Le banche dell’Unione europea dovrebbero seguire tutte le stesse regole, secondo il presidente Juncker. E tutti gli stati dovrebbero far parte dell’unione bancaria.

• Per quanto riguarda i rapporti con la Turchia, che desidera da tempo entrare nell’Ue, Juncker ha escluso che questo accada nel breve periodo, dal momento che Ankara si è allontanata dai valori europei. Il presidente ha rivolto un appello alla Turchia, chiedendo di rilasciare i giornalisti europei e quelli turchi attualmente detenuti in carcere e di smettere di chiamare i leader europei “fascisti o nazisti”.

• Secondo il presidente Juncker l’Fm dovrebbe diventare un vero fondo monetario europeo e all’Europa occorre un ministro delle Finanze europeo, che dovrebbe coordinare gli strumenti finanziari dell’Unione europea.

• Juncker ha chiesto maggiore cooperazione tra le forze di polizia nella lotta al terrorismo internazionale. Ha chiesto di creare anche un fondo permanente per la Difesa, che la Nato vedrebbe di buon occhio.

• Il presidente della commissione Ue ha sottolineato inoltre una maggiore democraticità per i paesi europei. Juncker sostiene l’idea del presidente francese Macron di organizzare delle consultazioni elettorali in tutta Europa per il 2018. Inoltre, propone di fondere la presidenza della commissione europea e del consiglio europeo. “Avere un unico presidente rifletterebbe meglio la nostra natura di Unione”, ha detto Juncker, parlando di un’unione più unita, più forte e più democratica.

• Riguardo alla Brexit, Juncker ha sottolineato che essa sarà un “momento triste e tragico” che Europa e Regno Unito rimpiangeranno, ma che questo non può essere il futuro dell’Europa e l’Ue deve andare avanti. “Il 30 marzo 2019 (giorno in cui sarà ufficializzata la Brexit, ndr) saremo un’Unione a 27, propongo che ci si prepari bene”, ha detto Juncker. Il presidente ha proposto di organizzare un vertice speciale per quel giorno in Romania, paese di turno alla presidenza del consiglio Ue nel 2019.

• In conclusione, Junker ha auspicato che l’Europa prepari piani ambiziosi per l’integrazione, sottolineando che per questo c’è poco tempo ma che le circostanze sono favorevoli.

Il discorso di Junker viene trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Commissione europea.

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