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Il primo discorso “politico” agli Oscar 2019 è di Javier Bardem: “Nessun paese può costruire muri e porre barriere”

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È stata una notte speciale quella del 24 febbraio 2019 (in Italia del 25) perché, come ogni anno di questo periodo, si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles la cerimonia di consegna degli Oscar. Attori, registi, sceneggiatori e molti altri hanno avuto l’onore di ricevere la celebre statuetta d’oro, assegnata dall’Academy ai più talentuosi del settore e consegnata dai vari ospiti della serata.

Tra coloro che sono saliti sul palco per effettuare tale consegna anche l’attore spagnolo Javier Bardem, al quale è stato assegnato il compito di premiare il Miglior Film Straniero.

La statuetta, in questo caso, è andata ad Alfonso Cuaròn per il suo Roma. Cuaròn, per altro, è stato premiato anche come Miglior regista.

Nel momento della consegna, Bardem, ha voluto parlare la sua lingua – quindi lo spagnolo – e tenere un piccolo discorso, ma dai grandi contenuti: l’attore ha infatti speso qualche parola sull’importanza della multiculturalità e delle diversità linguistiche e culturali.

LEGGI ANCHE: Oscar 2019: ecco tutti i vincitori della 91esima edizione

Bardem ha voluto sottolineare come soprattutto nel cinema l’incontro tra culture diverse sia fondamentale e quanto, di conseguenza, sia dannoso il concetto di “barriera”; un argomento, quello affrontato dall’attore iberico, quanto mai attuale sia in America che in Europa. E quale miglior vetrina di un evento seguito da tutto il mondo per spendere qualche parola sull’importanza di valori come l’incontro fra diversi?

“Le frontiere e i muri non fermano l’ingegno e il talento, in ogni Paese e regione ci sono storie che ci commuovono – ha spiegato l’attore mentre sul palco presentava la categoria Miglior Film Straniero insieme ad Angela Basset – E stasera celebriamo l’eccellenza e l’importanza delle culture e delle lingue dei diversi paesi”.

“Nessun paese può costruire muri e porre barriere”, è stata poi la conclusione di Bardem prima di consegnare l’Oscar nelle mani di Cuaròn. Forse una provocazione anche alla politica di Donald Trump?

Anche il regista messicano, salito durante la lunga notte del cinema ben due volte sul palco, ha pronunciato una frase che dava seguito al discorso di Bardem: “Sono cresciuto vedendo film stranieri – ha detto Cuaròn – siamo tutti parte della stessa emozione, tutti parte dello stesso oceano“.

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