Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Cina chiede ai diplomatici di boicottare un evento a cui parteciperà il Dalai Lama

Immagine di copertina

La manifestazione sui diritti umani, con alcuni premi Nobel e a cui la Cina chiede di non partecipare si terrà presso il Graduate Institute di Ginevra

Il governo cinese ha chiesto a diplomatici e funzionari delle Nazioni Unite di boicottare un evento sui diritti umani a cui partecipano alcuni premi Nobel, previsto a Ginevra l’11 marzo, al quale prenderà parte anche il Dalai Lama. 

In una lettera vista in esclusiva dall’agenzia stampa Reuters, la missione diplomatica cinese a Ginevra ha sollevato obiezioni circa la presenza del leader spirituale in esilio del Tibet alla manifestazione che si terrà presso il Graduate Institute di Ginevra.

“Invitare il Dalai Lama all’evento in questione viola la sovranità e l’integrità territoriale della Cina, in contrasto con i fini e i principi della Carta delle Nazioni Unite. La Cina si oppone risolutamente alle attività separatiste del quattordicesimo Dalai Lama a qualsiasi titolo e in qualsiasi nome e in qualsiasi paese, organizzazione o evento”, ha detto.

“La Missione permanente della Cina chiede cortesemente alle missioni permanenti di tutti gli stati membri, alle agenzie delle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali competenti di non partecipare alla manifestazione, e non incontrare il Dalai Lama e la sua cricca”. 

L’attuale, e quattordicesimo Dalai Lama, la massima autorità spirituale buddista, è Tenzin Gyatso, che risiede a Dharamsala, nello Stato di Himachal Pradesh, nel nord dell’India, a causa dell’occupazione politica e militare del Tibet da parte della Cina. Nel 1989 è stato insignito del premio Nobel per la resistenza non violenta contro la Cina. 

Philippe Burrin, direttore dell’istituto di Ginevra, ha detto che nonostante le pressioni che arrivano da diverse parti, l’evento non sarebbe stato annullato.

“Questa è una questione di libertà di espressione e di libertà accademica di organizzare un evento”, ha detto lui. “Non si tratta di un evento sul Tibet, su un argomento politicamente sensibile, ma sul ruolo della società civile nella promozione dei diritti umani”, ha proseguito. 

Oggi, 10 marzo è il cinquantasettesimo anniversario dell’inizio della rivolta pacifica del popolo tibetano contro l’invasione della Cina e l’occupazione del Tibet.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”