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Pechino lancia una campagna di crowfunding per restaurare la Grande Muraglia

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Meta turistica tra le più visitate al mondo, la Grande Muraglia ha bisogno di riparazioni e chiede l'aiuto dei cittadini per finanziare il restauro

Potrebbe essere la più ambiziosa campagna di crowdfunding mai vista quella lanciata dai funzionari cinesi per la conservazione del patrimonio per finanziare i lavori di restauro della Grande Muraglia.

Finora, più di 16mila persone hanno deciso di partecipare e da quando è stata lanciata a fine agosto sono stati raccolti circa 40mila euro.

La Grande Muraglia è una delle icone più conosciute della Cina e attrae ogni anno circa 10 milioni di visitatori.

Costruita più di duemila anni fa durante la dinastia Ming, in origine percorreva oltre seimila chilometri, ma oggi un terzo della costruzione è scomparso.

Nel 1987 la Grande Muraglia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco e nel 2007 è stata inserita tra le sette meraviglie del mondo moderno.

Si tratta sicuramente di uno dei gioielli che la Cina può vantare ma, sostiene Dong Yaohui che gestisce la campagna di raccolta fondi, la sua conservazione è un compito troppo gravoso perché lo stato possa sobbarcarsene da solo i costi.

L’obiettivo è quello di raccogliere 1,46 milioni di euro (11 milioni di Yuan) entro il primo dicembre. Tuttavia, sui social media qualcuno è sembrato scettico rispetto all’iniziativa e contesta che lo stato abbia davvero bisogno di chiedere denaro al pubblico per restaurare una delle sue attrazioni più redditizie. 

“Però potrebbero almeno non far pagare ai donatori il biglietto d’ingresso”, commenta qualcun altro.

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