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Crisi di governo in Francia: il premier Barnier è stato sfiduciato. Macron vuole trovare un sostituto entro 24 ore

Immagine di copertina
Credit: AGF

In Francia si apre ufficialmente la crisi di governo: il primo ministro Michel Barnier è stato sfiduciato dall’Assemblea nazionale a soli tre mesi dal suo insediamento con 331 voti favorevoli, a fronte di una maggioranza necessaria di 289.

A farlo cadere sono le ali destra e sinistra del parlamento – il Nuovo Fronte Popolare e il Rassemblement National – eccezionalmente unite nel sostenere una mozione di censura nei confronti del premier.

La mozione è stata presentata dopo che Barnier ha fatto adottare il bilancio della Previdenza sociale senza passare dal voto del parlamento, facoltà consentita dall’articolo 49.3 della Costituzione francese.

“Non è per piacere che ho presentato quasi solo misure difficili in questo bilancio, avrei preferito distribuire dei soldi. Questa realtà non scomparirà con la magia di una mozione di censura”, si è difeso il premier nel suo discorso.

Barnier, 73 anni, esponente dei Repubblicani, era stato incaricato dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron lo scorso settembre dopo due mesi di impasse seguiti alle elezioni legislative anticipate, vinte dal Nuovo Fronte Popolare, che però non ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi.

Era dal 1962 che in Francia un governo non cadeva per una mozione di sfiducia.

“Le istituzioni ci costringono a mescolare le nostre voci con quelle dell’estrema sinistra”, ha scandito prima del voto in aula Marine Le Pen, leader del Rassemblement National. “Eccoci al momento della verità, che mette fine ad un governo effimero”, ha sottolineato la numero uno dell’estrema destra francees, puntando il dito contro il governo del presidente Emmanuel Macron e le sue scelte “tecnocratiche”.

Dai banchi del Nuovo Fronte Popolare, il deputato de La France Insoumise, Eric Coquerel ha concluso il suo intervento avvertendo: “Michel Barnier cadrà nel disonore”.

Laurent Wauquiez, leader dei Repubblicani, ha accusato Le Pen e la sinistra “di avere la responsabilità di fra precipitare la Francia nell’instabilità”.

Secondo un ex ministro citato in via anonima dall’emittente BfmTv, Macron – rientrato stasera da una visita istituzionale in Arabia Saudita – punta a nominare il successore di Barnier “in 24 ore”: “Il capo dello Stato – ha spiegato la fonte – non vuole presentarsi senza governo davanti a Donald Trump questo fine settimana”, in occasione della visita a Parigi del prossimo presidente Usa per la riapertura della cattedrale di Notre-Dame.

Per assumere la guida del governo circolano in particolare due nomi: uno è l’attuale ministro della Difesa Sébastien Lecornu, l’altro è il leader centristra François Bayrou.

Nonostante gli attacchi che piovono da destra e da sinistra, Macron ha già fatto sapere che non ha alcuna intenzione di lasciare la presidenza in anticipo sulla scadenza del suo mandato.

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