La Cina sfida ancora gli Usa: svelati due nuovi caccia stealth e una nave militare d’assalto anfibia
La Cina ha svelato due nuovi caccia stealth e varato la sua prima nave d’assalto anfibia di nuova generazione, capace anche di supportare le operazioni di volo degli aerei ad ala fissa. Così, nel giro di 24 ore, la Repubblica popolare ha mostrato al mondo (e in particolare agli Stati Uniti) i progressi raggiunti dal punto di vista tecnologico e militare.
I nuovi caccia di Pechino
Alcuni video, in circolazione online dal 26 dicembre (giorno del compleanno di Mao), mostrano due prototipi di caccia bombardieri stealth di sesta generazione attualmente in fase di sviluppo da parte dei costruttori aeronautici Chengdu e Shenyang. Ufficialmente le Forze Aeree dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese non hanno rilasciato commenti ma le prove di volo mostrate nei filmati diventati virali online hanno alimentato diverse ipotesi.
Entrambi i velivoli hanno un profilo alare a delta, senza coda, mentre l’ala e le superfici di controllo sembrano essere state costruite sullo stesso piano orizzontale, il che ridurrebbe la firma radar dei due aerei, facendo pensare a modelli stealth. Questo genere di caccia presentano generalmente due o tre motori, mentre non è chiaro il numero di piloti a bordo, se uno o due. Per quanto riguarda le dimensioni invece, secondo quanto riporta la rivista statunitense Forbes, è possibile avanzare qualche ipotesi sulla base di un confronto con gli aerei di scorta mostrati nei video citati.
— Justin Bronk (@Justin_Br0nk) December 26, 2024
Il prototipo prodotto dalla Chengdu Aircraft Corporation (CAC) era infatti scortato da un caccia di quinta generazione J-20, svelato per la prima volta nel 2011 e che supera i 21 metri di lunghezza. Il nuovo velivolo è paragonabile per dimensioni al “vecchio caccia”.
中国の次世代(第6世代)戦闘機(瀋陽案) pic.twitter.com/HdvvFMRNK6
— OedoSoldier (@OedoSoldier) December 26, 2024
Discorso diverso invece per il suo “gemello” dello Shenyang Aircraft Design Institute (o 601 Institute), scortato nei filmati circolati online da un caccia J-16, un derivato cinese del russo Sukhoi-27/30 “Flanker” prodotto proprio dalla Shenyang. Il prototipo in questo caso appare più piccolo del progetto della Chengdu, un’ipotesi che fa pensare a un possibile uso per la Marina.
La prima nave del suo genere
Guarda caso, nelle stesse ore, Pechino varava una nuova nave militare presso un cantiere di Shanghai. Si tratta della CNS Sichuan, la prima unità d’assalto anfibia di nuova generazione (tecnicamente indicata come Type 076) della Marina cinese, dotata di un avanzato sistema di catapulte che, simile a quello di una portaerei, supporta le operazioni di volo dei velivoli ad ala fissa.
La nave, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, ha un dislocamento a pieno carico di oltre 40mila tonnellate, leggermente più leggero della più moderna nave d’assalto anfibia statunitense di classe America (da 44mila tonnellate). Tuttavia, secondo un’analisi pubblicata nell’agosto scorso dal China Power Project presso il Center for Strategic & International Studies, l’imbarcazione è più lunga (quasi 260 metri) della concorrente americana (poco più di 257 metri).
China launches its first Type 076 amphibious assault ship, the Sichuan, featuring advanced tech like electromagnetic catapults and a full-length flight deck, boosting naval capabilities in far seas. https://t.co/3KTkWZrjVN pic.twitter.com/mLnShsGDLP
— China Xinhua News (@XHNews) December 27, 2024
Un’altra caratteristica che la distingue dalla classe America è la sovrastruttura a doppia isola sul ponte di volto, che ospita i centri di controllo della nave dedicati alla navigazione in mare e alle operazioni di volo. La nuova nave militare cinese, secondo il quotidiano cinese Global Times, è infatti dotata di una catapulta elettromagnetica e di un sistema di arresto per aerei ad ala fissa, che la rendono la prima nave d’assalto anfibia al mondo capace di supportare operazioni aeree.
Secondo Xinhua, questo permette alla CNS Sichuan di ospitare a bordo velivoli ad ala fissa ed elicotteri. “Si tratta di una nave d’assalto anfibia di nuova generazione per la Marina e di un’unità fondamentale per promuovere la trasformazione e lo sviluppo della Marina e potenziare le sue capacità di combattimento in mare aperto”, ha fatto sapere l’agenzia ufficiale cinese.
Sfida agli Stati Uniti
Anche per questo le nuove mosse di Pechino hanno aumentato l’attenzione degli Usa. Il 18 dicembre infatti, una settimana prima del varo della nuova unità navale cinese, nel suo rapporto annuale sulla potenza militare cinese il dipartimento della Difesa di Washington ha notato come la Marina di Pechino “continui a svilupparsi in una forza globale, estendendo gradualmente la sua portata operativa oltre l’Asia orientale”.
Secondo Washington, la Cina possiede oltre 370 tra navi militari e sottomarini, comprese tre navi d’assalto anfibie Type 075, che precedono la nuova generazione della CNS Sichuan. Quest’ultima però, capace di lanciare veicoli per missioni di attacco, intelligence, sorveglianza e ricognizione, non resterà “sola” ancora per molto nella flotta del Dragone. Secondo il governo Usa, “un’unità ancora più grande, la Yulan Lha (Tipo 076), dovrebbe unirsi alla flotta (cinese, ndr) nella seconda metà del decennio e offrire un controllo marittimo aggiuntivo tramite droni lanciati da catapulte”. Una sfida non solo per Washington ma per la pace nel mondo.