Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I bambini sotto il giogo dell’Isis

Immagine di copertina

A Mosul i soldati raccontano di trovarsi di fronte bambini-soldato di dieci anni o giovani kamikaze che si precipitano verso le truppe nemiche con cinture esplosive

Le cronache che arrivano da Mosul, la grande città irachena nella piana di Ninive occupata dai guerrieri del Califfato nell’estate del 2014, si arricchiscono di giorno in giorno di pagine sempre più drammatiche. La più recente è quella scritta dai racconti dei soldati iracheni che avanzano verso la città e che sempre più spesso si trovano ad affrontare bambini-soldato intorno ai dieci anni di età, o piccoli kamikaze che si precipitano verso le truppe nemiche indossando cinture cariche di esplosivo.

S&D

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

I soldati sparano, uccidono questi bambini. Poi si angosciano per averlo fatto. E non basta.

Le cronache di questa campagna di liberazione diventata, inevitabilmente, molto feroce (le incursioni aeree sono state sospese per le conseguenze che avevano sui civili), raccontano di bambini mandati in trincea dai miliziani dello Stato islamico, mentre Internet abbonda di filmati in cui i bambini vengono trasformati in boia, armati di pistola o coltello perché uccidano come automi i combattenti curdi o i soldati iracheni caduti prigionieri.

Tanti altri (pochi giorni fa ne sono stati rapiti 200) sono stati usati come scudi umani o addirittura torturati. Tutto questo in una città, Mosul appunto, in cui vivono circa 350 mila minori. Un orrore senza confini.

I sei anni della guerra in Siria, ovviamente, non hanno risparmiato i bambini ad alcuna latitudine. Molte migliaia di giovanissime vite sono cadute sotto le bombe di ogni parte; 2,3 milioni di bambini vivono come rifugiati fuori dalla Siria, in campi profughi o peggio, e più di 3 milioni di bambini siriani vivono da profighi all’interno del loro Paese, gli uni e gli altri costretti a fuggire e perdere tutto per salvarsi dalle avanzate di tutti contendenti.

Una recente ricerca dell’ong Save the Children ha prodotto questi risultati: dopo sei anni di guerra, l’81 per cento dei genitori dice di aver notato comportamenti aggressivi, nel gioco e nella vita quotidiana, da parte dei propri figli; il 71 per cento dei genitori nota che i figli bagnano il letto come non facevano prima; il 48 per cento dice di aver incontrato bambini che hanno perso la capacità di esprimersi correttamente o addirittura di parlare.

È la generazione perduta della Siria. Ma i bambini finiti sotto il giogo dell’Isis colpiscono ancor più perché il Califfato ha fatto di tutto per cambiare la loro personalità. Ha fatto loro il lavaggio del cervello per imporre una forma di Islam più che retriva, per trasformarli in piccole macchine della morte, subita o imposta. Per seminare nei loro cuori i germi di una sete di distruzione che avrebbero dovuto maturare in futuro.

Non è stata una cosa improvvisata. Al contrario, è un progetto concepito in modo molto razionale e in modo altrettanto razionale e spietato portato a compimento. Bisognerà ricordarsene se, dopo aver fatto i conti con il Califfato, arriveremo finalmente a fare i conti anche con i suoi finanziatori e mandanti.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sul sito Terrasanta.net con il titolo: “I bambini sotto il giogo del Califfo nero

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi