Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:09
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il Burundi ha cambiato capitale

Immagine di copertina
Credit: STR / AFP

Nell'arco dei prossimi tre anni gli uffici governativi saranno trasferiti da Bujumbura a Gitega: decisione del presidente Nkurunziza, accusato dall'opposizione

Il Burundi trasferisce la sua capitale da Bujumbura a Gitega. Lo spostamento, voluto dal presidente Pierre Nkurunziza, è stato approvato dal Parlamento mercoledì 16 gennaio 2019 e sarà completato entro tre anni.

Il presidente, più volte accusato di autoritarismo, ha giustificato il cambiamento con il fatto che Gitega si trova in una posizione migliore dal punto di vista geografico: la nuova capitale, infatti, è al centro del Burundi, mentre Bujumbura si trova a ovest, sulle rive del lago Tanganyka.

L’opposizione sostiene invece che il trasferimento sia dettato più da ragioni di opportunismo politico, dato che Bujumbura è controllata dai partiti anti-governativi.

Bujumbura rimarrebbe comunque la capitale economica del paese.

L’idea di spostare la capitale non è nuova, ma risale a più di dieci anni fa: fu infatti avanzata per la prima volta da Nkurunziza nel 2007, due anni dopo la sua elezione alla presidenza.

Nel corso degli ultimi anni Bujumbura è stata più volte teatro di manifestazioni di protesta contro il governo, alcune delle quali caratterizzate da scontri violenti, morti e feriti.

Nel 2017 una commissione delle Nazioni Unite ha affermato che esistono le prove che il governo del Burundi abbia commesso crimini contro l’umanità nei confronti degli attivisti dell’opposizione che protestavano contro l’autoritarismo del presidente Nkurunziza.

Secondo le Nazioni Unite i principali responsabili sono riconducibili proprio al presidente e appartengono anche all’Imbonerakure, la lega giovanile del partito di governo che, secondo l’inchiesta Onu, ha ricevuto ordine direttamente dal vertice dello stato di commettere violenze contro l’opposizione.

Il rapporto dell’Onu parlava di omicidi, torture e stupri commessi in particolare da appartenenti alle forze dell’ordine e dell’esercito. Secondo le Nazioni Unite però anche alcuni gruppi di opposizione si sono macchiati di violenze e torture.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”