Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:09
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Un boa constrictor ha divorato un piccione in una strada affollata di Londra | VIDEO

Immagine di copertina
Il boa intento nel divorare il piccione

Un boa ha divorato un piccione. Fin qui nulla di strano. Peccato che l’episodio sia accaduto in una strada affollata a Londra, nella zona est per l’esattezza, in High Road, Leytonstone.

Il serpente tropicale, abbandonato dal suo proprietario o scappato da qualche teca, è stato catturato e portato in un centro faunistico.

In queste ore gli specialisti intervenuti sul posto stanno cercando di ricostruire l’accaduto per eventualmente denunciare il proprietario del rettile.

Secondo il portavoce dell’associazione che ha preso in custodia l’animale “qualcuno ha trovato un piccione morto e poi l’ha dato al serpente”.

“Il boa constrictor era al 100% intenzionato a mangiare il piccione, aveva la mascella aperta ed era già a metà strada”, ha proseguito.

Il portavoce ha poi scherzato: “Speravo di vedere questo animale in un safari in Tanzania e invece l’ho visto qui”.

Il curioso ritrovamento è stato condiviso su Twitter dal signor Fawbert. Post che ha ottenuto oltre 4000 condivisioni diventando in poco tempo virale.

Il signor Fawbert ha poi raccontato di aver individuato l’animale sul marciapiede tra un’auto parcheggiata e il marciapiede davanti a una serie di negozi grazie a un passante che ha urlato alla vista del rettile.

Intorno al serpente si è quindi radunata una grande folla. Tra questi Rachel Garland, 29 anni, di Stratford, che ha girato il video poi diffuso su internet: “È stato davvero bello, non hai mai visto niente del genere”.

“Non avevo paura perché si muoveva così lentamente ed era completamente avvolto nel suo piccione: cercava solo di mangiare il piccione, non si stava facendo caso a tutte le persone”, ha proseguito.

“Una persona l’ha poi preso per la coda mentre era avvolto attorno al piccione e lo ha messo in una scatola di cartone”.

Rebecca Bedson, l’esperta che ha rimosso il serpente, ha dichiarato che vuole scoprire perché il serpente “si è ritrovato in una situazione così pericolosa”.

“Poteva succedergli qualunque cosa. Poteva essere investito da qualche macchina o essere attaccato da qualche animale”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Ti potrebbe interessare
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno