Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il bambino di quattro anni condannato all’ergastolo in Egitto

Immagine di copertina

Le autorità egiziane hanno chiarito che si trattava di un caso di omonimia. Il bambino imputato all'epoca dei fatti aveva 16 mesi.

Un bambino egiziano di quattro anni era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di quattro persone. Ma le autorità egiziane hanno chiarito che si trattava di uno scambio di identità. 

Ahmed Mansour Qurany era stato condannato il 16 febbraio insieme ad altre 115 persone coinvolte in una serie di omicidi nelle proteste del 2014 nella città di Fayoum, in seguito alla deposizione del presidente Morsi, ma all’epoca dei fatti in questione Ahmed aveva poco più di un anno. 

La sentenza era stata emessa da un tribunale militare. Il padre del bambino, prima che le autorità chiarissero l’equivoco dello scambio di identità, era apparso in televisione, intervistato al talk show Al-Ashara Masaan. La sentenza aveva provocato diffuse proteste in Egitto.

Uno studente di 16 anni di nome Ahmed Mansour Qurany Sharara era stato coinvolto nelle indagini sugli omicidi e avrebbe forse dovuto essere lui quello condannato al posto del suo omonimo di quattro anni.

“Se è vero che si trattava di un errore di persona, perché sono venuti ad arrestare il bambino? Perché la sicurezza non ha arrestato l’imputato vero in quel momento?”, ha detto Mahmoud Abu Kaf, l’avvocato difensore della famiglia.

“La maggior parte dei casi giudiziari si basano su indagini senza nessuna prova tangibile. Abbiamo visto casi in cui gli imputati erano deceduti anni prima dell’evento o si trovavano in prigione mentre succedeva il fatto per cui erano accusati”. 

Un avvocato di Human Rights Watch ha raccontato che quando il padre ha detto alla polizia che la persona che erano venuti ad arrestare aveva solo quattro anni, non era stato creduto. La polizia allora aveva arrestato lui stesso, tenendolo in custodia per quattro mesi. 

Secondo il vice direttore di Human Rights Watch per il Medio Oriente, Joe Stork, il caso “esemplifica la banalità della repressione in Egitto oggi”. Non è ancora stato chiarito cosa succederà al bambino adesso. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”