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Home » Esteri

Il bambino che ha mandato a quel paese Trump in diretta televisiva

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Un inatteso siparietto ha avuto luogo durante una diretta di Fox News che seguiva le proteste in strada a Washington la sera prima dell'insediamento del neopresidente

Nella serata di giovedì 19 gennaio, l’inviato del canale statunitense Fox News Griff Jenkins si trovava a Washington per seguire il gala di inaugurazione della presidenza Trump, che con ironia era stato denominato dagli stessi organizzatori DeploraBall, un gioco di parole tra ball (“serata danzante”) e deplorable (“deplorabile”), rifacendosi a un epiteto usato da Hillary Clinton durante la campagna.

Mentre all’interno del National Press Club della capitale statunitense si celebrava l’inizio dell’era Trump, all’esterno migliaia di manifestanti erano impegnati a protestare contro il neoeletto presidente.

In particolare, tra i manifestanti l’inviato della Fox ha approcciato un ragazzino di dieci anni, Connor, trovato nei paraggi di un fuoco recentemente spento che era stato acceso in mezzo alla strada.

Il giornalista si è avvicinato in diretta al bambino e gli ha detto: “A quanto pare sei stato coinvolto anche tu in questo fuoco. Come ti chiami?”

La risposta è stata “Connor, e a dire la verità sono stato tra quelli che l’ha acceso”, il tutto detto con un’espressione niente affatto colpevole, ma anzi decisamente compiaciuta.

La conversazione è proseguita con l’intervistatore che ha chiesto: “Quindi perché avresti acceso quel fuoco, Carter?”, e il ragazzo che lo ha corretto dicendo “Mi chiamo Connor! Perché ne avevo voglia e volevo dire: fanculo il presidente!”.

Dopo essere andato in onda, il video è diventato rapidamente virale, com’era prevedibile. Eccolo:

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