Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:09
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cose da sapere sulla Conferenza sul clima di Parigi

Immagine di copertina

Fino all'11 dicembre, i leader e i delegati di 195 Paesi discuteranno sulle misure contro il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici

Si è aperta lunedì 30 novembre, a Parigi la 21esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, la riunione dei leader e dei rappresentanti di 195 Paesi impegnati nella lotta ai cambiamenti climatici. 

S&D

Nell’aeroporto di Le Bourget, nel nord della capitale francese, per le prossime due settimane i delegati delle Nazioni coinvolte terranno incontri e riunioni, con l’obiettivo di creare un programma di azione concreto contro il riscaldamento globale, promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili e diminuire le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra.

A inaugurare i lavori della conferenza è stato il vertice bilaterale tra il presidente statunitense Barack Obama e l’omologo cinese Xi Jinping. Durante l’incontro i due leader si sono impegnati a lavorare fianco a fianco per raggiungere gli obiettivi previsti dalla Conferenza. 

Obama ha sottolineato che la priorità è l’abbattimento dei livelli delle emissioni nocive nell’aria, responsabili dell’effetto serra e dell’innalzamento delle temperature a livello globale. Attualmente Cina e Stati Uniti sono i paesi che hanno le emissioni di carbonio più alte al mondo. 

I lavori della conferenza sul clima Parigi 2015 verranno aperti dai discorsi dei leader dei 150 Paesi responsabili del 90% delle emissioni dei gas che contribuiscono ad alimentare l’effetto serra. Successivamente prenderanno il via i colloqui di Cop21 che, affidati ai 40mila delegati presenti, proseguiranno fino al prossimo 11 Dicembre. 

Il primo a parlare è stato Obama, che ha ribadito l’importanza dell’impegno che tutti i Paesi hanno preso partecipando alla conferenza. “Le Nazioni presenti dimostrano la volontà condivisa di affrontare i problemi legati al clima”, ha ribadito il capo della Casa Bianca sottolineando che tutela dell’ambiente e crescita economica non sono realtà inconciliabili. “Come leader del Paese economicamente egemone, seconda Nazione al mondo per il livello di emissioni inquinanti, riconosco il ruolo degli Stati Uniti e mi assumo la responsabilità di quanto deve essere fatto per risolvere il problema”, ha aggiunto.

Ha ribadito l’importanza della Conferenza che si inaugura oggi anche il presidente cinese Xi. Cop21 non è “un traguardo ma un punto da cui partire”, ha ribadito dal palco di Parigi. Il capo di Stato ha inoltre evidenziato il ruolo egemone che, in fatto di contrasto ai cambianti climatici, devono avere i Paesi economicamente solidi, per tutelare le differenze tra le singole Nazioni e lasciare le economie in via di sviluppo libere di crescere. 

Questi sono gli obiettivi della Conferenza:

– fermare il surriscaldamento globale: lo scopo del vertice è quello di studiare misure specifiche per fermare l’innalzamento delle temperature a livello globale ed evitare che la media delle temperature stesse si spinga oltre i 2 gradi centigradi rispetto ai livelli dell’epoca pre-industriale. 

– ridurre le emissioni di gas serra: i 195 Paesi coinvolti dovranno provvedere ad abbattere i livelli di emissioni di gas nocivi per l’ambiente, studiando soluzioni più incisive rispetto a quanto deciso in passato. 

diminuire la dipendenza dal carbone, dal petrolio e dalle fonti energetiche più inquinanti

– abbattere il costo delle energie rinnovabili: Diciannove dei 195 Paesi partecipanti, compresi Stati Uniti, Francia e India, hanno annunciato per i prossimi cinque anni il raddoppiamento dei fondi dedicati alla ricerca sulle energie rinnovabili. Un passaggio che il Green Climate Found, organismo internazionale che raccoglie 24 Paesi, spera di favorire stanziando, fino al 2020, cento miliardi di dollari, pari a quasi 95 miliardi di euro. Nello stesso impegno rientra l’iniziativa di India e Francia, che hanno annunciato la creazione di un accordo internazionale tra i cento Paesi dell’area tropicale per facilitare l’utilizzo e la condivisione dell’energia solare.

creare un piano di azione concreto: ad auspicarlo è stato, soprattutto, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha esortato le Nazioni che prenderanno parte alla Cop21 a studiare un programma di azione concreto e condiviso che impegni nella lotta al surriscaldamento climatico tutti i Paesi, da quelli più solidi a quelli in via di sviluppo. 

La 21esima edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima spera così, con iniziative strutturate e solide, di rimediare ai fallimenti che hanno segnato le tappe precedenti nella lotta al cambiamento climatico. Esempi significativi, da questo punto di vista, sono la Conferenza di Copenaghen del 2009 e il protocollo di Kyoto del 1997. I dissapori che hanno segnato i colloqui ospitati nella capitale danese, nel primo caso, e i provvedimenti fin troppo cauti adottati dai leader mondiali riuniti in Giappone, nel secondo, sono, per Cop21, esempi da superare. 

Un fallimento testimoniato, proprio a ridosso dell’apertura dei lavori, dai dati resi noti dall’agenzia federale degli Stati Uniti per la meteorologia (Noaa), secondo cui il 2015 sarà l’anno più caldo degli ultimi 136 anni.  

(Il Climate change calculator elaborato dal Financial Times spiega in modo interattivo quanto i vari paesi dovrebbero diminuire le proprie emissioni per evitare il riscaldamento climatico oltre i due gradi dall’epoca pre-industriale)

via GIPHY
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini