Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Attacco in un hotel a Mogadiscio, almeno 10 morti

Immagine di copertina

Un assalto rivendicato dal gruppo islamista al Shabaab ha colpito l'hotel Dayah, nella capitale somala

Un’autobomba ha colpito l’ingresso dell’hotel Dayah a Mogadiscio, in Somalia, mercoledì 25 gennaio 2017, provocando almeno dieci vittime.

Secondo quanto riporta Reuters, che cita una fonte di polizia locale, i morti potrebbero essere 15, tra civili e membri delle forze di sicurezza. Ci sarebbero feriti.

Dopo una prima esplosione, uomini armati sono entrati all’interno dell’albergo, che si trova vicino al parlamento nel centro della capitale Mogadiscio. In seguito si è sentito un secondo boato.

Il colonnello Abdiqadir Hussein ha riferito all’agenzia che le forze dell’ordine hanno messo in sicurezza l’edificio. “Abbiamo salvato le persone e concluso le operazioni all’hotel Dayah”, ha detto l’ufficiale. “La polizia ora è dentro l’albergo e più tardi darà maggiori informazioni sulle vittime”.

L’attacco è stato rivendicato dal gruppo islamista al Shabaab, secondo quanto riportato da Andalus Radio, collegata al gruppo armato. “Combattenti armati hanno attaccato l’hotel e stanno adesso combattendo all’interno”, ha riferito la radio.

I jihadisti di al Shabaab controllavano fino al 2011 gran parte della Somalia, inclusa Mogadiscio. Gli attacchi del gruppo sono frequenti e mirano a rovesciare il governo sostenuto dall’Occidente, imponendo nel paese il rispetto di una rigida interpretazione della legge islamica.

Negli ultimi due anni una campagna militare dell’Unione africana e delle forze somale ha sottratto alcune città dal controllo del gruppo islamista, che rimane attivo nelle aree rurali. 

**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale