Assange, la corte di Londra dice “Sì” all’estradizione negli Usa: “Rischia 175 anni di carcere”
Non sembrano esserci alternative all’estradizione “politica” per Julian Assange, l’attivista e giornalista australiano che ora rischia 175 anni di carcere. Oggi, dopo anni di tira e molla legale, La Westminster Magistrates’ Court di Londra ha emesso l’ordine formale di estradizione negli Usa per Julian Assange. Salvo un ricorso dell’ultimo minuto presso l’Alta Corte, spetta ora alla ministra degli Interni, Priti Patel, dare il suo via libera finale (ritenuto scontato) al trasferimento dell’attivista australiano negli Stati Uniti.
Assange è ricercato negli Stati Uniti con l’accusa di cospirazione dopo aver ottenuto informazioni relative alla difesa nazionale e aver diffuso tramite Wikileaks centinaia di migliaia di documenti legati alle guerre in Afghanistan e in Iraq. Assange, che ha sposato la sua fidanzata Stella Morris il mese scorso, è rinchiuso nel carcere britannico di Belmarsh da tre anni dopo essere stato trascinato fuori dall’ambasciata ecuadoriana di Londra dove aveva chiesto e ottenuto rifugio politico.