Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:33
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La Cina arresta 12 persone per le esplosioni di Tianjin

Immagine di copertina

Il governo centrale di Pechino sta inoltre indagando su undici funzionari pubblici accusati di negligenza e abuso di potere

Il governo cinese ha arrestato 12 persone coinvolte nelle due grandi esplosioni avvenute il 12 agosto nella città di Tianjin, nel nordest del Paese a 100 chilometri dalla capitale Pechino.

Tra i 12 che sono stati fermati, almeno cinque ricoprono alte cariche dirigenziali, tra cui anche il presidente e il vicepresidente della Ruihai International Logistics, la società che gestiva il deposito di sostanze chimiche esploso lo scorso 12 agostoL’esplosione causò la morte di almeno 139 persone, di cui ancora oggi ne mancano all’appello 34.

Fra gli indagati per le esplosioni di Tianjin appaiono anche 11 tra ufficiali e funzionari dell’amministrazione pubblica cinese. Dieci di questi sono stati accusati di inadempienza e un’altra persona è stata incriminata per abuso di potere. 

I procuratori che stanno seguendo il caso hanno dichiarato che le autorità preposte al monitoraggio delle attività della Ruihai hanno agito in maniera irresponsabile, negligente e superficiale.

Tra le agenzie accusate sarebbero compresi gli uffici locali del trasporto, delle risorse territoriali, della sicurezza sul lavoro e le autorità doganali di Tianjin, insieme alla compagnia statale che è proprietaria del porto.

Le accuse dei procuratori insistono soprattutto sull’illegittimità dell’autorizzazione a costruire un deposito di sostanze chimiche senza rispettare le distanze di sicurezza imposte dalla legge cinese.

Il sito era infatti stato edificato a meno di un chilometro da una zona residenziale. Il mancato rispetto delle distanze di sicurezza avrebbe contribuito ad aumentare il numero di vittime in seguito all’esplosione.

In Cina l’attenzione verso le condizioni di sicurezza sui posti di lavoro sta aumentando esponenzialmente. Il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ha dichiarato che le autorità faranno tesoro di questa lezione pagata con il sangue.

Leggi anche — In Cina muoiono in media 4.000 persone al giorno a causa dell’inquinamento  

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”