Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Arabia saudita, la prima gara ciclistica di sole donne nel paese

Immagine di copertina
Le partecipanti alla prima gara ciclistica femminile

Si tratta della prima gara ciclistica di 10 chilometri tutta al femminile. In Arabia saudita le donne possono andare in bici solo dal 2013

La città di Jeddah, in Arabia saudita, ha ospitato la prima gara ciclistica femminile che si sia mai tenuta nel paese. Sono 47 le donne che hanno partecipato alla gara di 10 chilometri organizzata da Be Active, un’associazione che ha il merito di aver messo in contatto le cicliste saudite con le autorità locali.

L’organizzatrice dell’evento, Nadima Abu al-Enei, si è detta sorpresa per l’alto numero di donne che hanno partecipato alla gara, secondo quanto ha dichiarato ai media locali.

“L’affluenza è stata tanto alta che l’organizzazione ha dovuto aumentare il numero delle partecipanti da 30 a 57 ragazze”, ha raccontato Nadima Abu al-Enein. “Nonostante ciò abbiamo dovuto escludere molte altre che volevano partecipare alla gara”.

L’evento però non è stato accolto positivamente da tutti in Arabia saudita. Su Twitter infatti sono circolati alcuni commenti negativi sulla gara ciclistica femminile.

“Non sono un membro del clero, però una donna può essere seducente e salendo su una bici rivelando agli uomini tutte le sue parti attraenti. Se vuole andare in bici deve farlo quando è sola e non in pubblico di fronte ad altre persone”, ha scritto un utente.

Nadima Abu al-Enein ha creato il suo club di cicliste nel 2017 e si è messa in contatto con altre cicliste saudite attraversi i social media.

Inoltre ha cercato di sensibilizzare maggiormente la donne e la popolazione saudita sul ciclismo.

In un’intervista rilasciata al quotidiano online Cycling Today, Nadima ha raccontato le difficoltà che lei e altre donne devono affrontare ogni giorno quando vanno in bici. Il numero di cicliste in Arabia saudita, però, è in continuo aumento.

Le donne possono andare in bici dal 2013 in aree ricreative, vestite modestamente e solo se accompagnate da un uomo.

Inoltre, nel dicembre 2017 il re dell’Arabia Saudita ha annunciato che le donne del regno – al pari degli uomini – potranno guidare, eliminando un divieto storico che per molto tempo aveva fatto discutere e sollevare diverse proteste da parte della comunità internazionale.

La decisione rientra in una più ampia serie di riforme volte a garantire permessi e diritti anche alle donne del regno. Poco prima, per esempio, era stato dato il permesso alle donne di accedere in uno stadio sportivo per la prima volta.

In Arabia saudita, le leggi e la vita dei cittadini è governata dalla dottrina wahabita, un’interpretazione fondamentalista del Corano che viola i diritti delle donne, compreso quello di fare attività sportive in strutture o luoghi pubblici.

Non esiste una legge che proibisce espressamente la possibilità per le donne di fare sport, ma è raro vederle all’aria aperta o in strutture pubbliche mentre si allenano. Per questo motivo aveva fatto scalpore la creazione di Bliss run, una squadra di donne saudite che si allenava ogni settimana per le strade di Gedda.

Lo scopo del progetto è la promozione della salute attraverso programmi sportivi. Punta ad aiutare le donne a cambiare stile di vita e abitudini personali, promuovendo un ambiente sano in cui possano esprimere se stesse e scaricare lo stress.

Uno degli obiettivi delle atlete è far cambiare mentalità alla società saudita affinché ciò che stanno svolgendo non sia più sconvolgente agli occhi degli uomini sauditi.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Esteri / Raid israeliano su un ospedale di Gaza: 4 bruciati vivi, tra cui bambini. Caschi blu italiani trovano ordigni vicino alla base Unifil
Esteri / L'esercito israeliano spara ancora Idf contro la base Unifil, due feriti: uno è grave. L'Idf: "Ucciso il comandante della Jihad islamica palestinese". Salta voto del governo sulla risposta all'Iran
Ti potrebbe interessare
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Esteri / Raid israeliano su un ospedale di Gaza: 4 bruciati vivi, tra cui bambini. Caschi blu italiani trovano ordigni vicino alla base Unifil
Esteri / L'esercito israeliano spara ancora Idf contro la base Unifil, due feriti: uno è grave. L'Idf: "Ucciso il comandante della Jihad islamica palestinese". Salta voto del governo sulla risposta all'Iran
Esteri / L’uragano Milton si abbatte sulla Florida: tornado multipli, case distrutte e vittime. La diretta
Esteri / Fuoco israeliano contro tre postazioni dell’Unifil: feriti due caschi blu indonesiani. Cnn: “Il governo Netanyahu voterà oggi sulla risposta all'Iran”
Esteri / Pilota della Turkish Airlines muore in volo: atterraggio di emergenza a New York
Esteri / Colloquio tra Biden e Netanyahu sulla risposta all’Iran: presenti anche Kamala Harris e Blinken. Il premier israeliano ha deciso: "Nel mirino strutture militari di Teheran". Convocato il gabinetto di sicurezza per il via libera. Soldati israeliani rifiutano di combattere a Gaza: “Troppi rischi per gli ostaggi”. Libano: altri 40 morti e 160 feriti
Esteri / Troupe del Tg3 aggredita in Libano, l'autista muore d'infarto
Esteri / L’Idf annuncia l'inizio dell'operazione terrestre limitata nella parte Ovest del Libano meridionale: “Ucciso a Beirut comandante di Hezbollah”
Esteri / Hamas lancia razzi verso Israele durante cerimonia per il 7 ottobre. Due forti boati a Tel Aviv, sono M90 lanciati dalla Striscia. Israele annuncia morte di un ostaggio: “Il corpo è a Gaza”