Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Reddito di cittadinanza: ecco cosa succede a chi non risponde all’sms dell’Inps sull’integrazione dei documenti

Immagine di copertina

Il presidente dell'Inps Tridico: "Chi non risponde perde il sussidio finché non integra la domanda"

Reddito di cittadinanza: chi non risponde all’sms dell’Inps perde il sussidio

I beneficiari del reddito di cittadinanza che non rispondono all’sms ricevuto dall’Inps sull’integrazione dei documenti perderanno il diritto al sussidio. L’avvertimento arriva direttamente dal presidente dell’Istituto di Previdenza sociale, Pasquale Tridico.

“Chi non integra la documentazione vedrà il sussidio sospeso”, spiega Tridico in una comunicazione inviata a tutti i percettori di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza. “Poi, quando arriverà l’integrazione”, queste persone “riprenderanno a percepire il sussidio senza gli arretrati”.

L’sms a cui si riferisce il presidente è stato inviato dall’Inps lo scorso 4 ottobre: nel messaggio si ricordava che, a partire da quel giorno, è possibile integrare la propria domanda di sussidio con la nuova documentazione richiesta.

La richiesta riguarda le prime domande di reddito che sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato poi cambiato in seguito alle modifiche di legge. Gli sms inviati dall’Inps sono stati 519.586 e nelle prime 24 ore sono arrivate 114.352 integrazioni.

“Si tratta di un risultato importante per un’istituzione pubblica che dimostra di avere una potenza telematica importante” ha sottolineato Tridico.

Reddito di cittadinanza: perché serve l’integrazione

Le prime domande di reddito di cittadinanza, a marzo 2019, sono state presentate utilizzando un modello che successivamente, ad aprile, è stato cambiato. Si è passati a un regime transitorio, stabilendo che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a sei mesi anche in assenza della nuova documentazione richiesta.

Le domande presentate a marzo e accolte sono state conseguentemente poste in pagamento fino a settembre. Da ottobre 2019 occorre però allineare il contenuto delle dichiarazioni rese da chi ha presentato la domanda nel mese di marzo a quello previsto dalla Legge di conversione.

Gli interessati sono stati avvertiti di questa possibilità dall’Inps tramite sms o email.

I nuclei familiari interessati potranno integrare le dichiarazioni di responsabilità presentate in domanda collegandosi al link indicato (clicca qui), per il quale non è richiesto il PIN. Il collegamento alla pagina rimarrà sempre attivo.

Reddito di cittadinanza, il pagamento di ottobre potrebbe arrivare in ritardo
Reddito di cittadinanza, arrivano gli sms di Inps: che vuol dire e che si deve fare
Ti potrebbe interessare
Economia / Innovazione protagonista agli Asecap Days 2024
Economia / Agricoltura: un’azienda di Montalcino al terzo posto nella classifica italiana delle imprese più sostenibili
Economia / L’Area Studi Mediobanca presenta il report “Le multinazionali industriali mondiali con focus sui Gruppi della Difesa”
Ti potrebbe interessare
Economia / Innovazione protagonista agli Asecap Days 2024
Economia / Agricoltura: un’azienda di Montalcino al terzo posto nella classifica italiana delle imprese più sostenibili
Economia / L’Area Studi Mediobanca presenta il report “Le multinazionali industriali mondiali con focus sui Gruppi della Difesa”
Economia / Banca Ifis: l’utile netto del primo trimestre 2024 cresce a 47 milioni di euro
Economia / Perché gli allevamenti intensivi nuocciono gravemente (anche) alla nostre salute
Economia / Nuovi Ogm: le mani delle multinazionali della chimica sull’agricoltura europea
Economia / Egemonia alimentare: i 4 colossi che controllano il mercato della carne negli Usa
Economia / Mangia, consuma, crepa: ecco quanto vale il business (iniquo) dell’agroalimentare
Economia / Giulia Innocenzi a TPI: “Vi racconto il lato oscuro dell’industria della carne, tra lobby e politica”
Economia / Welfare d’altri tempi