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Home » Economia

Più energia coi Giochi

Immagine di copertina

Non solo gare. Le Olimpiadi invernali sono anche l’occasione per migliorare le infrastrutture nel Nord Italia. Investiti circa 300 milioni di euro nel potenziamento delle reti elettriche. Opere che resteranno a beneficio dei territori anche dopo l’evento sportivo

Non solo un grande evento sportivo di portata globale. Le Olimpiadi invernali di Milano- Cortina 2026 rappresentano una delle più interessanti sfide infrastrutturali, economiche e sociali per il nostro Paese. I Giochi, infatti, sono un’occasione strategica per portare avanti investimenti e rilanciare territori strutturalmente fragili, migliorare la connettività e imprimere un’accelerazione verso processi di rigenerazione urbana e coesione territoriale che, diversamente, avrebbero richiesto decenni. Fondamentale in tal senso, allora, è il potenziamento della rete elettrica, grazie agli ingenti investimenti messi in campo da Terna tra Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. 

Gli interventi incrementeranno l’affidabilità energetica nei luoghi in cui si svolgeranno, da febbraio a marzo del prossimo anno, le Olimpiadi invernali. 

Impatto occupazionale
La società guidata da Giuseppina Di Foggia ha previsto un investimento di circa 300 milioni di euro per realizzare le infrastrutture finalizzate a potenziare la magliatura della rete elettrica di un’estesa porzione del Nord Italia e ad aumentare la resilienza in aree fortemente interessate negli ultimi anni da eventi meteorologici estremi. Opere strategiche, quelle portate avanti dal gestore della rete elettrica nazionale, e dal ridottissimo impatto paesaggistico, con ben 130 chilometri di elettrodotti “invisibili”. 

Terna d’altronde è sempre attenta a realizzare investimenti sostenibili dal punto di vista ambientale e che abbiano ricadute positive sul territorio circostante, anche per ciò che concerne le opportunità lavorative. Per queste opere sono state coinvolte 150 imprese e più di 450 tra tecnici e personale operativo.

«I Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026 rappresentano, per le infrastrutture di Terna, una sfida che stiamo affrontando con visione e responsabilità», spiega Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna. «Grazie al nostro patrimonio di competenze ingegneristiche, è stato possibile realizzare opere di valore strategico e a basso impatto ambientale. L’avvio dei Giochi è stato per Terna uno stimolo ad accelerare i tempi di esecuzione delle opere per realizzare una rete elettrica sicura e adeguata». «Si tratta di un investimento che va oltre l’evento olimpico: grazie agli interventi attuati sulla rete elettrica, in occasione di Milano-Cortina 2026, cittadini e imprese potranno beneficiare di una migliore qualità del sistema elettrico anche negli anni a venire», sottolinea Di Foggia. «Proseguiamo con impegno nella realizzazione degli interventi previsti dal Piano Industriale, a conferma del ruolo di Terna a beneficio della sicurezza elettrica del Paese». Interventi di ammodernamento che, quindi, avranno un impatto positivo per tutti i cittadini, e ben al di là del solo periodo delle Olimpiadi. 

La mappa
Venendo più nel dettaglio delle opere portate avanti da Terna, in Lombardia sono stati posati complessivamente circa 60 chilometri di nuovi cavi e rimossi 3 chilometri di linee aeree esistenti con interventi nell’area metropolitana di Milano e nella Provincia di Sondrio. 

Nel capoluogo lombardo Terna ha completato gli elettrodotti per la connessione delle cabine primarie “San Cristoforo” e “Rogoredo”. In Valtellina è entrato in esercizio l’elettrodotto Livigno–Premadio, costituito da due linee elettriche in cavo interrato, ciascuna di circa 20 chilometri, tra la cabina primaria di Livigno e la nuova stazione elettrica di Terna, situata in località Premadio, nel Comune di Valdidentro. 

Realizzata in tecnologia blindata compatta, la stazione è caratterizzata da un ridotto consumo di suolo, in armonia con il paesaggio montano circostante. L’intervento è di grande rilevanza per il territorio interessato, perché ha consentito il collegamento alla rete elettrica nazionale di aree in passato non raggiunte dall’alta tensione. 

Le opere di ammodernamento hanno riguardato anche la Provincia autonoma di Trento, dove è operativo il collegamento in cavo interrato di circa 17 chilometri che collega la cabina primaria di Campitello con la rete elettrica nazionale di alta tensione, mediante l’utilizzo di una stazione compatta a rapida installazione. Tale soluzione è stata adottata presso il sito della nuova stazione elettrica di Terna di Moena, progettata anch’essa in tecnologia blindata compatta e con scelte architettoniche funzionali a un inserimento armonico nello straordinario contesto ambientale e naturale della Val di Fassa. 

E ancora, nella Provincia autonoma di Bolzano è in funzione da settembre l’elettrodotto in cavo interrato tra Laion e Corvara lungo circa 23 chilometri, il cui tracciato segue per gran parte la viabilità ordinaria. 

In Veneto, infine, le opere hanno interessato principalmente l’area del bellunese dove Terna ha realizzato il collegamento alla rete elettrica nazionale della nuova cabina primaria “Arabba” di proprietà del distributore locale. In quest’area, inoltre, è già operativa la linea in cavo interrato, della lunghezza di 24 chilometri, tra Cortina e Auronzo di Cadore. 

Per la fornitura dei cavi Terna si è avvalsa di Brugg Cables, società del Gruppo Terna Energy Solutions, specializzata nella progettazione e realizzazione di infrastrutture interrate, il principale fornitore dell’azienda per quanto riguarda i cavi terrestri. Il procurement interno ha consentito di ridurre sensibilmente le procedure e le tempistiche permettendo di completare le opere nel rispetto dei tempi previsti. Così anche i Giochi Olimpici di Milano-Cortina avranno un’energia in più.

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