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    Manovra 2020, Quota 100 confermata nella Legge di Bilancio

    Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

    L'esecutivo non fa passi indietro sull'anticipo pensionistico

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 15 Ott. 2019 alle 15:44 Aggiornato il 15 Ott. 2019 alle 20:16

    Manovra 2020, Quota 100 confermata

    Con la manovra 2020 il governo Conte conferma Quota 100, la misura per l’anticipo pensionistico con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. È quanto emerge oggi, martedì 15 ottobre, a poche ore dal Consiglio dei ministri decisivo per la Legge di Bilancio, quello del varo del Documento Programmatico di Bilancio da inviare a Bruxelles entro mezzanotte.

    In giornata sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta hanno ribadito che non sono previste sostanziali modifiche alle norme in vigore.

    “Quota 100 rimane, questo è l’ indirizzo politico”, ha detto il premier in mattinata. Precisando: “Vogliamo rivedere le misure ma conservarle”.

    La Quota 100 per l’anticipo pensionistico – ha poi dichiarato Baretta – “non si tocca”, però, “al termine della sua naturale scadenza non la riconfermeremo. Il problema ci sarà dopo”, perché “dovremo discutere di che tipo di uscita dal lavoro realizzare”. La misura è sperimentale per un triennio, il periodo 2019-2021.

    Manovra 2020, il governo vara il documento per Bruxelles

    Quota 100 negli ultimi giorni ha anche generato qualche scontro interno alla maggioranza di governo che sostiene Conte. Nettamente favorevoli a conservare la misura sono stati gli esponenti del Movimento 5 Stelle, che hanno approvato l’anticipo pensionistico durante l’esperienza dell’esecutivo con la Lega. Contro si erano espressi i renziani di Italia Viva. Il nuovo movimento ha poi accettato la linea del governo.

    Su Quota 100 – ha detto il deputato di Iv Luigi Marattin – “nessuna barricata, abbiamo delle idee su come governare il Paese ed è giusto che vengano composte in maggioranza. Il diktat è sull’iva, sul resto discutiamo tranquillamente, senza che ogni nostra idea sia vista come un ricatto, ma anche senza che sia vista come una ricerca di visibilità”.

     

    Anche la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo si è detta espressamente contraria all’ipotesi di revisione delle finestre per Quota 100. “Quota 100 – ha dichiarato ieri – deve continuare. È una misura sperimentale che va mantenuta così come è fino alla scadenza”.

    Posizione confermata oggi. “Quota 100 resta com’è, alla fine ha prevalso la linea che ho portato avanti e che definirei del buonsenso”, ha affermato in una nota la ministra. “Il confronto e il dialogo – ha detto – pagano sempre per arrivare al miglior risultato possibile per il bene dei cittadini. Sono molto soddisfatta. Abbiamo messo in piedi una legge di Bilancio importante, che non fa aumentare l’Iva, aiuta i lavoratori con il taglio del cuneo fiscale e favorisce la crescita. Una volta approvata è mia intenzione riunire le parti sociali e discutere una riforma complessiva del sistema pensionistico per superare definitivamente la legge Fornero. In più, voglio istituire una commissione sui lavori gravosi”.

    Soddisfazione anche da parte del Movimento 5 Stelle. In una nota i deputati M5S in commissione Lavoro alla Camera hanno scritto: “Quota 100 non verrà modificata e i lavoratori prossimi alla pensione continueranno ad avere questa possibilità senza preoccuparsi di cambiamenti alle finestre di accesso. Per noi è davvero un’ottima notizia anche perché ci consentirà di valutare compiutamente l’efficacia di questa misura sperimentale nei prossimi anni”.

    E ancora, hanno concluso i deputati: “La manovra che arriverà in Parlamento sarà quindi orientata a mantenere dei diritti importanti e a stimolare la crescita. È un risultato importantissimo per noi, ma soprattutto per i cittadini che rappresentiamo”.

    Pensioni e Quota 100, le ultime notizie al 15 ottobre 2019

    Quella di oggi, 15 ottobre, è una giornata decisiva verso la manovra 2020. Il Cdm vara la Legge di Bilancio inviando a Bruxelles, alla Commissione Ue e all’Eurogruppo, il Documento Programmatico di Bilancio, il documento (diverso dal Def) che ogni anno gli Stati membri devono mettere a punto indicando un obiettivo di saldo di bilancio e proiezioni delle entrate e delle spese per l’anno successivo. Entro il 20 ottobre, poi, l’esecutivo dovrà varare con un disegno di legge la manovra vera e propria.

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